Francesco Facchinetti: “Ecco perché non sono in ansia per i miei figli!”
Edicola Ottobre 5, 2015
Solo pochi giorni fa, Francesco Facchinetti ha reso pubblica la notizia di una nuova gravidanza della compagna Wilma Helena Faissol, che lo renderà padre del terzo figlio, dopo Mia, avuta da Alessia Marcuzzi, e Leone. Ma, oltre a questo, per lui, che è appassionato di cartoni animati come sua figlia Mia, arriva anche un nuovo ruolo: dal lunedì al venerdì, alle 19.55 su DeAkids (canale 601 di Sky), introduce le puntate e canta la sigla della nuova serie Tutti pazzi per Re Julien, celebre protagonista di Madagascar, idolo dei baby telespettatori: “Uno dei cartoni cui io e mia figlia siamo più legati è Madagascar. Mia ha cominciato a vederlo quando era molto piccola e ha iniziato a parlare anche grazie a questa favola. E, ovviamente, il mio personaggio preferito è Re Julien, che è folle quasi quanto me. Quando mi hanno detto che avrei dovuto introdurre con delle clip divertenti gli episodi della serie Tutti pazzi per Re Julien e cantarne la sigla italiana, ero al settimo cielo. Una serie di coincidenze stanno rendendo questa esperienza davvero indimenticabile. Mia è felicissima. Per lei ‘esisto’ a livello televisivo solo grazie a questi meravigliosi progetti, a lei così vicini. E un po’ quello che mi è successo anni fa con mia nonna quando ho avuto la fortuna e l’onore di presentare Striscia la notizia. Solo allora si è il accorta di che cosa facessi. Ora, agli occhi di mia figlia, sono mitico proprio perché faccio un cartone. Io sono cresciuto con i cartoni animati, così come tanti della mia generazione. Poi, quando diventi più grande, un po’ meno scanzonato e un po’ meno leggero, i cartoni li lasci per strada. Finché diventi genitore. In quel momento allora tornano a occupare una parte fondamentale della tua vita. Cambia ovviamente la modalità di fruizione: e ti ritrovi a vedere lo stesso cartone animato per ore, giorni. Persino per anni. Oltre ogni limite! Non vedevo l’ora di diventare genitore non solo per le immense gioie che questo stato di grazia ti regala, ma anche per poter vedere i cartoni animati a raffica senza essere scambiato per pazzo!“. Così, quando gli si chiede se c’è un personaggio dei cartoni animati con il quale si identifichi in modo particolare, risponde: “Tutta la vita Capitan Uncino! L’ho trovato sempre molto più simpatico di Peter Pan. Eccezion fatta per la versione cinematografica in cui Peter Pan viene interpretato da un superlativo Robin Williams. In generale, è più divertente Capitan Uncino che, come me, può essere compreso appieno solo se lo conosci bene e non ti fermi in superficie. Sono figlio della generazione telefilm e delle consolle per videogiochi. Ci si sentiva parte della rivoluzione tecnologica, fatta dai primi pc, dai videogiochi portatili, che cominciava a mettere radici. Ma non ho passato tutta l’infanzia e l’adolescenza davanti alla tv. Tutt’altro. Ho vissuto tanta vita vera: l’oratorio, il muretto, il campetto, le scampagnate con lo scooter, la gelateria, il cinema“. Infine, quando gli si chiede se spera che sia così anche per i suoi figli, l’ex naufrago dell‘Isola dei famosi dice: “Ho la fortuna di abitare in campagna e per me è normale che i bambini vivano la natura, giochino e si divertano in giardino. Ho abitato in grandi città, da Roma a Londra, da New York a Tokio, ma non cambierei Mariano Comense con nessuno di questi posti. Perché, quando saranno adolescenti, i miei figli potranno andare in giro con gli amici e io sarò tranquillo“.
Fonte: Top
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