Francesco Facchinetti: “Essere il figlio di ‘Roby dei Pooh’ è una figata pazzesca!”
Edicola Giugno 19, 2015
Se pensate di offendere Francesco Facchinetti definendolo “un figlio di” e insinuando che sia raccomandato e senza talento, vi sbagliate di grosso, non solo perché lui il successo l’ha raggiunto, ma soprattutto perché è orgoglioso di essere figlio di ‘Roby dei Pooh‘: “La verità è che non ho mai nascosto di essere un ‘figlio di’. Anzi, a parte un periodo durante l’adolescenza, l’ho sempre detto apertamente perché penso che essere figlio di Roby Facchinetti sia una figata pazzesca. Mio padre ha fatto la storia della musica. Non ho mai vissuto male questa cosa. anzi, per me è stata sempre uno stimolo e una sfida. Quando mi hanno proposto di mettermi in gioco l’ho sempre fatto, senza temere né il confronto con papà, né il giudizio del pubblico“. Quando gli si chiede se è per questo che ha deciso di partecipare a The Voice of Italy nei panni di giudice in coppia con suo padre, Francesco risponde: “Quando ce l’hanno proposto, pensavamo di essere su Scherzi a parte. Non avevamo neanche capito che ci sarebbe stata la doppia poltrona. E’ stata una bella esperienza, ci siamo divertiti molto e abbiamo sfruttato l’occasione per portare in tv il nostro rapporto padre-figlio”. Ma quello che non tutti sanno è che ora Francesco sta seguendo una nuova strada: quella da imprenditore. E’ infatti socio di Stonex, azienda tecnologica del Monzese, con la quale ha stanziato milioni di euro per i giovani: “L’idea è di aiutare i giovani con belle idee imprenditoriali a realizzarsi. Parte dei soldi è ricavata dalla vendita di Stonex One, lo smartphone realizzato dall’azienda. Nella mia scelta di schierarmi con i giovani ha inciso molto il fatto di avere due figli (Mia, avuta da Alessia Marcuzzi, e Leone, avuto da Wilma Helena Faissol): le cose che faccio sono anche per loro. Avrei potuto vivere in ogni parte del mondo, ma ho scelto di rimanere in Italia e ho il dovere di contribuire a rendere questo Paese migliore anche per i miei bambini. L’Italia è il Paese dei paradossi: da un lato chi si lamenta che le cose non funzionano, dall’altra chi non fa nulla per farle funzionare, mentre bisognerebbe avere il coraggio di fare. Con la paternità cominci a porte tante domande e a rimettere tutto in discussione. Ma quello che mi ha cambiato davvero è stato l’incontro con mia moglie: prima pensavo solo a me stesso, invece lei mi ha fatto capire che si può trarre gioia dalla condivisione e che se si può fare qualcosa per gli altri, è bene farlo. Anche da questa consapevolezza è nata l’idea di investire 500.000 euro nei giovani“. Infine, quando gli si chiede di progetti presenti e futuri, l’ex naufrago dell’Isola dei famosi risponde: “Il libro La tana del Bianconiglio è la prima cosa che ho fatto davvero solo per me. E’ nato dopo un periodo di riflessioni e sofferenze, in cui mettevo tutto in discussione. Non mi ero mai fatto tante domande prima. Per esorcizzare paure e timori ho messo tutto per iscritto e così è nato il libro. Il Francesco di domani sarà un Francesco che continuerà a fare e saprà vivere la vita in continua evoluzione. Un altro figlio? Mai porre limiti alle gioie. Può darsi che qualche cicogna tornerà a volare”.
Fonte: Nuovo
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