Questa settimana ha preso il via su Canale 5 la nuova edizione de La Talpa, il reality show condotto per la prima volta da Diletta Leotta, in cui un gruppo di personaggi famosi convive e si cimenta in prove di varia natura con lo scopo di incrementare il proprio montepremi finale.
Ma non solo, perché, tra loro si nasconde un sabotatore, chiamato “talpa”, che ha lo scopo di mettere i bastoni tra le ruote al resto del gruppo e far perdere loro il montepremi.
In attesa di scoprire il volto della talpa di questa edizione, Franco Trentalance, protagonista indiscusso della terza edizione del reality ha detto la sua su questa versione rinnovata del programma, nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage.
Per prima cosa, l'attore ha spiegato perché a suo avviso le scelte fatte rischiano di far perdere al programma il suo naturale fascino:
Una premessa: faccio gli auguri all’edizione 2024 de La Talpa perché è un reality a cui sono molto affezionato. Certo presenta, almeno in partenza, qualche criticità. Non c’è la diretta, cosa che può essere un problema perché nessun aspetto del programma potrà essere corretto in corso d’opera. Non c’è nemmeno lo studio. In più sono a Viterbo. La Talpa è un adventure-game: girarlo nel Lazio invece che su un fiume in Sudafrica dà un'impressione diversa dell'insieme. Poi magari è solo fumo negli occhi ma la location produce una differenza per i concorrenti anche a livello psicologico. Noi eravamo tagliati fuori dal mondo sotto ogni punto di vista. Restare in Italia rischia di far perdere un po’ di fascino al programma. Sono in una villa tutti vestiti bene. Noi eravamo sporchi di fango dalla mattina alla sera. La doccia di 40 minuti cronometrati che ho fatto al ritorno in Italia la ricordo ancora come uno dei momenti più belli.
E per quanto riguarda il momento della scelta della talpa, che è avvenuta senza telecamere:
Esatto. Eravamo già agitati prima di cominciare. In più, dovemmo leggere il biglietto che ci comunicava la nostra identità nel gioco e, contemporaneamente, mantenere un’espressione che non lasciasse trapelare nulla mentre le telecamere facevano un’inquadratura strettissima sulla nostra espressione. Io non avevo ancora la certezza mi avrebbero scelto ma qualche sospetto lo avevo avuto. Fu un’intuizione. Gli autori mi facevano sempre più domande rispetto agli altri e quello mi aveva insospettito. Ricordo che, mentre leggevo il biglietto, mi ripetevo velocemente in testa “Sono un concorrente normale” così da poter mantenere un’espressione neutra. Quest’anno questa parte non c’è stata e, in verità, in generale mi è sembrato più Temptation Island che La Talpa.
Trentalance ha raccontato come faceva a sabotare le prove del gruppo durante la sua edizione:
Il programma mi dava indicazioni di massima, tipo di far accadere qualcosa sul fiume eppure di sabotare uno dei cavi che avremmo usato il giorno dopo. Quelle richieste mi facevano diventare matto. Come facevo ad assentarmi senza destare sospetti? Allora ero costretto a inventare dei malori, dei finti trasporti in infermeria e cose del genere. Una volta sono riuscito perfino a vomitare pur di fingere di essermi sentito male.
Franco ha poi svelato chi è secondo lui la talpa di questa edizione:
Mentre su Diletta Leotta:Lucilla Agosti. La Talpa deve essere una persona di discreta intelligenza e con un carattere forte abbastanza da reggere la pressione e lei queste caratteristiche le ha. Tra l'altro, sarebbe la prima Talpa donna.
Promossa. Non la paragono a Paola Perego perché non credo accostarle sia ancora possibile, ma in termini assoluti mi è piaciuta. È seria, preparata, professione e molto bella. Un po' rigida forse, in mancanza della diretta risulta un po' ingessata. Però mi è piaciuta.