Georgette Polizzi ospite in radio: “Ecco come ho scoperto di essere malata di sclerosi multipla!”

Georgette Polizzi è stata ospite ieri pomeriggio della trasmissione radiofonica Non Succederà Più su Radio Radio.



La conduttrice Giada Di Miceli ha iniziato la chiacchierata con l'ex protagonista di Temptation Island 3 parlando della malattia che l'ha colpita due mesi fa circa: la sclerosi multipla.

La vicentina ha voluto spiegare i motivi che l'hanno spinta a raccontare il suo calvario:



È stata una scelta dura da fare, ma ho voluto farla perché credo che i social non siano solo una vetrina per le cose belle (...) Sono una ragazza normale come tante, che può cadere nella vita, che può ammalarsi di una malattia importante. Allo stesso tempo l'ho voluto farlo per dare un messaggio di positività a chi mi segue. È stato un percorso duro, perché inizialmente ho passato un mese in ospedale e non sapevo cosa avevo, mi sono paralizzata dal collo in giù. Sentivo di dover lanciare questo messaggio, il mio cuore mi diceva questo.

La 35enne ha poi raccontato come si è manifestata la malattia:



Io sono andata a letto, ero normalissima. Mi sono svegliata e ho perso completamente la sensibilità del busto, è come quando vai dal dentista che ti fa l'anestesia e non senti più niente. Io non sentivo più niente, ho detto sarà lo stress e dopo due giorni sono andata in pronto soccorso e nel giro di qualche ora non camminavo più e mi sono paralizzata completamente. Il mio è stato un esordio importante (...) la sclerosi generalmente colpisce in maniera diversa, è una delle poche malattie al mondo soggettive, quindi può colpire un occhio, una mano, un braccio. Io l'ho fatta tutta, l'ho fatta bene (sorride, ndr) mi ha preso tutto il corpo. Come vivo? Vivo due vite parallele perché adesso c'è la Polly creativa e la Polly malata: la mattina vado in ospedale, faccio fisioterapia, le terapie e poi mi concentro sul mio lavoro e sul Momo (il fidanzato Davide Tresse, ndr). È una vita diversa, è cambiata. Esco, ma esco in maniera diversa perché poi verso le dieci di sera comincio a non camminare più e quindi scappo a casa.

La Polizzi ha spiegato nel dettaglio il suo difficile percorso:

I medici mi dicevano che ci sarebbero voluti almeno sei mesi prima di tornare a camminare, invece io sono riuscita in undici giorni, ci ho messa tutta me stessa, con tutto l'impegno che avevo nel cuore. Ad oggi cammino... fino a qualche giorno fa avevo un limite perché già alle dieci di sera non riuscivo a camminare più, da due giorni a questa parte cammino, cammino sempre. Muovo bene le braccia. Sono felice nel male, perché poteva andarmi peggio.

La ragazza ha poi confidato i suoi timori:

La gente mi dice 'Ma come fai?' Come faccio? Io sono qua al telefono con te, parlo, rido, sto con il mio uomo, mangio, faccio tutto quindi perché dovrei deprimermi? Il mio cuore batte quindi ci sono! (...) La mia paura più grande è la perdita di sensibilità delle mie mani completa. Ad oggi non sento niente con i palmi delle mani, però ho paura di perderne il controllo. Le mie mani sono il mio lavoro. Sembra paradossale, ma preferirei perdere le gambe ma non le mani perché la mia pittura e il mio lavoro sono le cose che mi hanno salvato da questa malattia. I dottori mi davano i permessi in ospedale per andare nel mio Lab a dipingere perché hanno capito che era terapeutico.

A starle sempre vicino è stato il compagno Davide, il quale gli ha chiesto di sposarlo recentemente:

Io credo, dopo la malattia, di essermi innamorata di nuovo del mio fidanzato. Per la terza volta mi sono rinnamorata follemente, ha avuto un controllo della situazione pazzesca. Mi è stato vicino, mi ha aiutato. Ha fatto cose che magari un uomo non farebbe, tipo spingere la carrozzina, lavare la propria donna. Ha fatto tanto e alla fine mi ha anche chiesto di sposarlo. Quale miglior regalo?

QUI l'intervista integrale di Georgette a Non Succederà Più.

Che ne pensate delle sue parole?