‘Gf Vip 2’, Serena Grandi contro il suo ex compagno: “Da quando ho concluso la nostra relazione è un continuo ricevere chiamate mirate a farmi impazzire!”
Stefania Luglio 7, 2019
E’ un grido d’aiuto quello che traspare dalle parole di Serena Grandi, impresse nel suo ultimo post su Instagram. L’attrice, premio Oscar per il film di Paolo Sorrentino La Grande Bellezza, sta vivendo un momento di grande tensione a causa di una relazione che non si è conclusa nel migliore dei modi ed ha deciso di rompere il silenzio.
Sui social si è lasciata andare ad un lungo sfogo contro il suo ex compagno, che pare non abbia accettato la decisione di chiudere la loro storia d’amore e stia tempestando di telefonate notturne con un numero privato la donna, che non ha ottenuto nemmeno l’aiuto sperato delle forze dell’ordine. Infatti, nonostante abbia denunciato più volte il comportamento disturbante dell’uomo, non è stato preso alcun provvedimento disciplinare a tutela della romana, che si è vista costretta ad intervenire sul web.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, in cui casi come quelli della Grandi sono diventati all’ordine del giorno, è vietato tacere, anzi bisogna fare qualcosa per far sì che queste situazioni non si ripetano più.
L’ex concorrente del Grande Fratello Vip 2, che già lo scorso anno ha dovuto combattere un tumore al seno, di cui ha parlato sulle pagine del settimanale Chi (QUI le sue parole), è molto preoccupata non solo per la sua incolumità, ma anche per quella di suo figlio Edoardo Ercole, che vive a Milano, lontano da lei, per motivi lavorativi.
Eccovi le sue parole:
Oggi ho deciso di tralasciare la mia educazione e il mio estremo senso della privacy, perché sento la necessità di dover mostrare questo screenshot, uno dei tanti purtroppo. Da quando ho concluso la mia storia con quest’uomo (poiché la sua vicinanza non ha fatto che ledere alla mia vita), questo è il risultato insieme ad altre cose squallide e prive di ogni ritegno. Pensare che ogni sera mi ritrovo costretta a dover spegnere il telefono poiché è un continuo di telefonate mirate probabilmente a farmi impazzire e a violare la mia intimità e quello delle mie mura. Io ho i miei affetti lontani, mio figlio a Milano, e trovo una violenza il dovermi privare di un mezzo che è adibito alla comunicazione, non all’ossessionare qualcuno poiché non si rassegna. Tralasciando il fatto che quest’uomo ha cercato di entrare più di una volta in casa mia, e quando mi sono rivolta alle forze dell’ordine mi è stato detto qualcosa che somigliava a “ingaggi qualcuno per difenderla” ma in tono rivolto ad affidarmi alla malavita per tutelarmi, e la cosa la trovo di una tristezza infinita. […] Chiedo aiuto a voi, non voglio più vivere nella paura che le mie parole non vengano ascoltate, e che le mie mura vengano violate… Io sono nata libera e la mia libertà non la potrà arginare nessuno, se non quel qualcuno che dall’alto ci osserva.
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