La sua permanenza all'interno della Casa del Grande Fratello Vip 3 non è durata molto ma Eleonora Giorgi pare invece che sia molto apprezzata all'estero.
L'attrice ha infatti rivelato al programma radiofonico Un giorno da Pecora su Rai Radio1 che tempo fa era negli Stati Uniti e chiamò Jack Nicholson con il quale era in contatto e a cui voleva far leggere il suo ultimo lavoro ma il protagonista di Shining aveva tutt'altre intenzioni.
La Giorgi per un periodo ha vissuto a Mullholland Drive a Los Angeles, i suoi vicini erano Marlon Brando e appunto Nicholson con il quale aveva scambiato qualche parola:
Lo capivo poco perché aveva un accento forte. E ci provava sempre… L’ultima volta che andai a Los Angeles, sei anni fa lo chiamai per dirgli che stavo partendo e che avrei voluto lasciargli un film che avevo girato, per farglielo vedere. Lui disse 'Del film non me ne frega niente, io voglio vedere te'. Mi disse 'I just want to…', una cosa un po’ più intensa che sleep. Usò il termine inglese che inizia per 'f', voleva andare a letto con me. Ma io stavo arrivando all’aereoporto e ho fatto finta di niente.
Una rivelazione anche su un altro attore, Warren Beatty:
Lui invece ebbe un’approccio spiritoso, fu diverso.
La donna ha parlato anche di quando vide per la prima volta lo scrittore Alberto Moravia:
Avevo solo 21 anni, ero pazza di Moravia, avevo letto i suoi libri. Facemmo un’intervista, lui mi invitò a prendere un thé. Se ci provò? No, assolutamente. E io scappai come una ragazzina.
La Giorgi, da giovane, incontrò anche il regista Federico Fellini, in spiaggia a Fregene:
Stavo facendo delle foto col mio fidanzato di allora, avevo 16 anni. Lui passò, mi guardò e mi disse 'Tu farai l’attrice!'.
Le è stato chiesto, inoltre, se abbia mai subito avances da qualche figura politica:
Sì, da alcuni grandi politici. Una via di mezzo tra una avances molto esplicita e un rovesciamento sul divano. Se anche da politici del livello di un Ministro? Forse molto di più ma il nome non lo dico nemmeno morta. Io gli dissi di no ma capii che erano pletore quelle che non si negavano.
Tra le sue conoscenze anche Giulio Andreotti ("Mi accolse nel suo studio, che sembrava un reliquiario. Si incurvò più del solito e mi chiese cosa ne sapessi del passaggio di azioni dal vecchio al nuovo Ambrosiano") e Bettino Craxi ("Mi diede del tu, mi offrì dei tramezzini e mi parlò del film Borotalco) ma nella sua memoria c'è anche un incontro con Silvio Berlusconi:
Fu molto carino. Prese a telefonarmi una volta a settimana chiedendomi se avessi bisogno di qualcosa. Fu l’unico a farlo.
Un ricordo che, invece, le è rimasto nel cuore quello con l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini:
A lui avrei dato carta bianca. Chiedeva a mio marito Angelo Rizzoli di portarmi quando andava da lui. Era un uomo elegante, di modi, d’animo, di una sobrietà straordinaria. Mi salutava da nonno, in maniera paterna. Mi abbracciava e poi un po' scendeva con le mani, arrivava fino ai reni ma non mi toccava il sedere, sia chiaro. E diceva a mio marito 'Lei Rizzoli mica si innervosisce vero? Io mi divertivo da morire'.
Voi cosa ne pensate di queste rivelazioni inedite?