‘Gf Vip 3’, Walter Nudo racconta il dramma vissuto a Los Angeles: “In ospedale mi hanno detto che avevo un buco nel cuore. Ho visto la morte in faccia”

Qualche settimana fa, in QUESTO post, vi abbiamo raccontato della brutta vicenda che ha visto coinvolto Walter Nudo che, durante un soggiorno a Los Angeles, ha avuto due ischemie sul lato sinistro del cervello.



La brutta avventura, fortunatamente, ora è solo un ricordo e Walter, alle pagine di Chi, ha raccontato quei drammatici momenti:

All'improvviso ero bagnato, colavo, gocciolavo, avevo freddo, ma sudavo. Il letto era completamente bagnato. Volevo far uscire le parole dalla mia bocca per gridare aiuto, ma il suono era distorto. Non riuscivo a pronunciare un suono che fosse comprensibile. Ho pensato: sto morendo. [...] Provo ad alzarmi. No riesco ad allacciarmi le scarpe. Esco dalla stanza e lo faccio appoggiandomi al muro. Arrivo al piano terra dell'hotel dove alloggio e chiedo un taxi per correre dal mio amico medico. Ricordo poco., anzi, quasi nulla. Non riuscivo nemmeno a dire la lettera "r" perché mi si accartocciava la lingua. Ho pensato: "Dio, ti prego, la parola no. Non privarmi di questo".



Walter ha subito capito che c'era qualcosa di molto pericoloso in atto...

Il mio amico è un chiropratico. Capisce che qualcosa non va. Andiamo in ospedale e mi sottopongono subito a esami specifici. Il risultato? Parole forti. Parole che ancora oggi mi fanno pensare: "Lei ha due ischemie al cervelletto". Improvvisamente perdo coordinazione ed equilibrio. Ho perso un venti per cento del controllo del mio corpo in pochi secondi. Le dita della mano sinistra non seguivano i comandi del mio cervello. La nausea e il sudore freddo aumentavano. Ero da solo.



La patologia che Nudo ha scoperto di avere era in realtà latente sin dalla nascita:

"Lei ha un buco nel cuore". Mi dicono che la stessa patologia che ha avuto il calciatore Antonio Cassano. In termini medici si chiama "FOI", ovvero Forame Ovale Pervio. Una malattia, pensate un po' la vita, congenita, che potrebbe venire fuori in qualsiasi momento o forse mai.

Nonostante il dolore e la confusione alla presa di coscienza del suo stato di salute, Walter ha deciso di tornare in Italia rischiando il tutto per tutto:

Avevo paura di affrontare un intervento da solo. Volevo tornare a casa, in Italia. Tra l'altro quel giorno avevo il biglietto per ripartire. Operarsi lì da solo, no, non volevo. Anni fa mi ero già sottoposto a un intervento alla gamba e non è bello stare da soli durante la degenza in un altro Paese. Poi volevo la mia terra, il calore della mia gente. [...] Ho mentito ai medici. Ho detto che sarei rientrato in Italia dopo tre giorni, che avrei riposato e preso i farmaci. Balle. Ho firmato e sono andato in aeroporto. Ma quando l'aereo si è staccato da terra, ho ripreso a sudare e a tremare. [...] Quando sono atterrato a Milano la sera, sono corso al Centro cardiologico Monziano. Come da protocollo ho rifatto tutti gli esami. E il risultato è stato questo: doppia ischemia e traccia di una terza ischemia avuta cinque anni prima. Così dopo pochi minuti ero già sotto i ferri in anestesia locale.

Il vincitore dell'ultima edizione del Grande Fratello Vip ha raccontato i suoi pensieri durante quell'operazione improvvisa:

Le lacrime. Mi hanno infilato un ombrellino nell'inguine che è salito su fino al cuore per protezione. Ed è proprio in quel momento che ho iniziato a piangere. Mi sono commosso. Ho capito che il cuore, l'organo della mia vita, stava per essere aggiustato. È stato come rinascere. Guardavo i medici e ripetevo parlando male: "Grazie miei angeli con la mascherina". Ho rischiato di rimanere paralizzato, ho rischiato la vita, ma oggi sono qui a raccontarlo. Mi è andata bene.

La forza di volontà sembra essere il segreto della velocissima ripresa di Walter:

Mi sono salvato da solo e le spiego il motivo. Il giorno dopo l'operazione avevo già recuperato il trenta per cento della mobilità del mio corpo. Poi il cinquanta e così via. Infatti, l'allenamento continuo e una buona alimentazione sono stati fondamentali. Quei venti minuti nel letto in cui sudavo freddo ho avuto una paura fottuta. Dicevo: "Dai che ce la fai, dai, dai, Walter". Po la lingua si bloccava. Temevo il peggio. Mi è successo perché la vita mi ha detto che dovevo cambiare. Non è un qualcosa che è accaduto contro di me, ma per farmi capire che bisogna cambiare qualcosa. Non so cosa ancora. Ma so che è così. È stato un viaggio pieno di nuovo speranze. Dopo l'operazione ho scelto il silenzio, ho deciso di parlare solo nel momento in cui mi fossi sentito pronto a tornare me stesso, o quasi. L'ho preso come un regalo. Il messaggio va veicolato positivamente. Oggi studio il cervello e il cuore, voglio approfondire quello che mi è successo. Ho pensato a quanto tempo ho perso nella vita dietro a sentimenti sbagliati come l'invidia, la rabbia, l'odio, ho pensato al tempo sprecato per superare le avversità che gli altri ci creano. Bisogna vivere con l'amore. Io sono stato travolto dall'affetto della gente. Ecco, il buco del mio cuore è stato riempito dai messaggi di tutti.

L'ex gieffino ha confessato infatti di essere stato contattato da moltissime persone e ha raccontato di aver sentito, particolarmente, la presenza di una...

Mi hanno scritto i ragazzi del Grande Fratello, ma soprattutto mi ha scritto gente che ho sentito o visto solo una volta: grazie a tutti. Grazie a Paola Barale, Caterina Balivo, Silvia Toffanin, Eleonora Daniele, Tiberio Timperi, potrei andare avanti per ore. Non ho ancora le energie per rispondere a tutti. Ancora oggi non riesco. Ma c'è una persona in particolare a cui devo dire grazie. Fabrizio Frizzi. Non so perché, ma in questa circostanza l'ho sentito molto vicino. Io credo in queste cose. Ricordo che quando Fabrizio stava male, all'inizio della malattia, gli ho mandato un messaggio, e lui mi ha risposto dopo tre mesi, ma quel gesto mi ha fatto sentire importante. Ho sentito Fabrizio dentro quella risposta e l'ho sentito in questa situazione (si commuove, ndr).

Nudo non ha dubbi sul dove ripartire per superare questo brutto momento:

Dall'amore per i miei figli, che ho chiamato quando stavo per entrare in ospedale, in America, e non so come sono riuscito a digli: "Va tutto bene". Riparto dall'ennesima caduta per rialzarmi. Adesso devo rientrare diritto sulla mia strada. Manterrò i miei impegni di lavoro. Ma lo farò piano, piano. Ho bisogno di ritrovare il sorriso, di suonare, di divertirmi. Ma non sarà come prima. [...] Dopo l'operazione mi sono isolato in montagna. Ho preso il mio smartphone e gli ho detto: "Sono ventitré anni che siamo insieme, ti stoppo per un po'". Così lo uso solo in due orari precisi della giornata. Al mattina e alla sera. E sto benissimo.

Questo malore pare abbia aperto gli occhi a Walter che ha voglia di rialzarsi più forte di prima, magari, trovando la sua metà della mela:

No voglio che nessuno soffra per me, non voglio scaricare rabbia e dolore verso chi non se lo merita. Sono sentimenti che fanno male, al corpo e alla mente. Dovremo cancellarli dentro di noi. La vita è gioia e noi ne dobbiamo esserne portatori. Se sto male, non posso far stare bene chi ho accanto. Ma arriverà il tempo della bellezza per una vita in due. Me lo merito. E oggi ci credo molto più di ieri.

E voi cosa ne pensate delle parole di Walter?