"Credo fossero le 3 e 16 minuti di notte. Stavo dormendo. Ricordo l’orario perché hanno bussato violentemente alla mia porta e appena ho aperto gli occhi, ho visto l’orario. Mi è rimasto impresso. Ho aperto la porta e c’erano due amici miei e di mio fratello Lucas. Le loro facce erano scavate, rigate dalle lacrime. Immediatamente ho pensato che fosse successo qualcosa a papà. Loro mi hanno guardato e con un filo di voce mi hanno detto: 'Lucas è morto'. Ho sentito il crollo e il mio cuore si è spezzato".
Sono parole strazianti quelle con cui Juliano Mello, fratello maggiore di Dayane, racconta la terribile tragedia che ha colpito la famiglia nelle ultime settimane con la scomparsa del giovanissimo Lucas, di soli 26 anni.
Intervistato dal settimanale Chi, il brasiliano ha ripercorso quei drammatici momenti, ormai impressi nel suo cuore e nella sua anima, che gli hanno strappato dalle mani quel giovane ragazzo con un'immensa voglia di vivere:
Un camion si è portato via mio fratello. Ha maciullato la sua auto, non c’era nemmeno la speranza, nemmeno una possibilità. Se ne è andato via in un colpo. Le cause dell’incidente non sono state ancora confermate dalla Polizia stradale federale. Ma sappiamo che in giro c’è un uomo, un camionista, di cinquantacinque anni, illeso, che si è portato via il nostro Lucas (piange, ndr). [...] Lucas era un bravo ragazzo. Lavorava nel negozio di parrucchiere insieme con nostro padre. Il destino ha voluto così... se non fosse stato per il Covid, forse tutto questo poteva non accadere. Io e lui avevamo deciso di volare in Italia da Bubi (Sofia, figlia di Dayane e del suo ex Stefano Sala, ndr) e da nostra sorella per seguire la fase finale del Gf Vip. Ma i voli sono stati bloccati e non eravamo in sicurezza. Per questo abbiamo rimandato a tempi migliori.
Anche Dayane, non appresa la notizia, ha deciso di rimanere nella Casa del Grande Fratello Vip 5, circondata dall'affetto dei suoi compagni d'avventura, con la consapevolezza di non poter raggiungere il Brasile per presenziare ai funerali. Scelta ampiamente condivisa da Juliano:
Le ho detto che doveva continuare a rimanere in gioco e vincere per nostro fratello! Lucas era il primo tifoso di nostra sorella. Noi tre eravamo una cosa sola. Lui era molto orgoglioso che in Brasile si parlasse di Dayane e dei “Mello”. C’è tanto amore intorno a Dayane. Non so se questo concetto possa essere compreso da tutti. Mi basta che Dayane lo abbia capito. Non è tattica, è il volere di Lucas che ci guarda dall'alto. [...] Noi tre eravamo “famiglia”. Che cosa non dimenticherò mai? Beh, il viaggio che abbiamo fatto in Cile. Eravamo felici con poco. Ma eravamo noi. Ci siamo fatti tutti lo stesso tatuaggio, anche papà. Quattro parole sul braccio io, mio padre e Lucas, mentre Dayane ha scelto di tatuarle dietro la schiena: “Fede, pace, bene, amore”.
Noi di IsaeChia.it non possiamo che esprimere ancora una volta il nostra cordoglio nei confronti dell'intera famiglia per la grave perdita subita.