Paolo Brosio doveva fare il suo ingresso nella Casa come concorrente ufficiale della quinta edizione del Grande Fratello Vip insieme a tutti gli altri gieffini nel corso della seconda puntata del reality ma nelle scorse settimane era stato Alfonso Signorini a far sapere che Brosio non sarebbe entrato nella Casa per motivi di salute, senza specificare altro.
Oggi compio 64 anni da solo in ospedale nel reparto isolato off limits anticovid dell'Istituto Clinico Casalpalocco di Roma. Stanotte alle ore 02:05, dopo nove tamponi negativi, tre positivi, una infezione virale allo stomaco e ai polmoni sono tornato negativo dopo 9 giorni di ricovero proprio nel giorno del mio 64esimo compleanno. L'infermiera di turno mi ha avvisato: ‘Tanti auguri Paolo sei negativo' e io giù a piangere. Oggi è il giorno più bello della mia vita, sono triste, felice, piango, rido dalla gioia, non ho mai mollato, ho sempre confidato in Dio, ho pregato tanto la Madonna e San Pio.
Per Brosio quella vissuta in ospedale è stata un'esperienza molto dura, così come ha rivelato durante il suo racconto:
È stata durissima. Ho visto morire quelli che avevano la stanza vicino a me. Non sentivo più parlare la signora e mi chiedevo come mai. Era morta. Mi teneva compagnia la notte, bussavo alla parete e una mattina non c'era più.
Adesso, visto e considerato che l'ultimo tampone è risultato negativo, il giornalista non ha nascosto la voglia di poter tornare a lavorare prima possibile e di abbracciare i Vipponi che da qualche settimana ormai stanno vivendo nella Casa più spiata d'Italia:
Grazie a Endemol e Mediaset che mi hanno seguito con pazienza e affetto facendomi sentire sempre protetto. Grazie ad Alfonso Signorini e ai ragazzi del GF Vip che mi hanno incoraggiato in questi giorni tremendi dove ho visto e sentito i malati soffrire vicino a me. Vipponi vi ho seguito sempre quando ho potuto, grazie per il vostro applauso, mi avete commosso e dato forza. Forse ci vediamo, dai non litigate. Siate sereni, gioiosi e pensate che qui è dura per davvero. Ho visto morire, soffrire, ve lo dico con il cuore in mano. Siate grati a Dio per l'esperienza che state vivendo, fatene tesoro e non vi dimenticate mai di pensare almeno un minuto al giorno ai malati, a chi soffre. Un abbraccio a tutti, spero di potervelo dare di persona. Se Dio vorrà, ora un altro tampone poi torno a vivere.
QUI potete riascoltare il racconto di Brosio
E voi cosa ne pensate delle sue parole?