Gf Vip 7, un’ex gieffina si schiera dalla parte di Marco Bellavia: “Io ero entrata nella Casa con la depressione e sono arrivata in finale!”

Continuano ad arrivare attraverso i propri social network messaggi di solidarietà e di vicinanza nei confronti di Marco Bellavia. Nelle ultime ore dopo Karina Cascella si è esposta anche un'ex protagonista del Grande Fratello 15, andato in onda nel 2018: Veronica Setti.



L'ex gieffina ha preso le distanze da chi all'interno della Casa ha dichiarato che una persona che soffre di un disturbo psicologico non possa partecipare al reality show. La stessa Veronica ha sofferto di depressione proprio nel periodo in cui ha deciso di partecipare al Gf:

Marco Bellavia si è ritirato dal Grande Fratello immagino per lo schifo che ha dovuto subire, di cui è stato vittima. Io ricordo che chi è depresso non deve non fare il Grande Fratello, perché io sono entrata con la depressione maggiore al Grande Fratello e sono arrivata in finale. Leviamoci dalla testa questo becero stereotipo, inutile, pleonastico e pletorico. Marco mi stanno scrivendo in tantissimi che ti vogliono abbracciare, che ti vogliono bene. Qua fuori ti vogliamo bene e comunque io mi sento molto più offesa vedendo quelle cose, le persone che dicono quelle cose su persone con psicopatologie come me che da una bestemmia. Per una bestemmia c'è l'eliminazione e per questo schifo?



Come raccontato dalla Setti, la differenza l'hanno fatta i concorrenti. Se Marco Bellavia è stato isolato dai suoi coinquilini, Veronica ha invece ottenuto dai suoi ex compagni di avventura tanta solidarietà ed empatia:

Ho ancora tante cose da dire, anzi ne avrei tante.  Sono scioccata, indignata, delusa, arrabbiata per quello che ha detto Giovanni Ciacci: "se prende psicofarmaci non dovrebbe stare qui". Ho già detto che ci soffre di depressione non è costretto a stare in un ospedale.

Non ci sono malati di serie A o di serie B.



Non doveva uscire Marco ma tutto quel branco dove ha dilagato l'ignoranza che non va legittimata. Dobbiamo abbattere lo stigma. Non alimentarlo.