Aida Yespica, ex concorrente del Grande Fratello Vip, ha finalmente potuto riabbracciare suo figlio Aron.
Il bambino, ormai quattordicenne, avuto dalla relazione con Matteo Ferrari, vive con il padre a Miami da ormai parecchi anni. Dopo due anni e mezzo di lontananza, qualche giorno fa, finalmente mamma e figlio si sono riabbracciati. Il momento tanto emozionante, immortalato dalla stessa donna attraverso un video poi condiviso sui suoi canali social.
Aida, finalmente in Florida dal figlio, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del settimanale Chi. A loro ha raccontato cosa l'ha tenuta separata per così tanto tempo dal figlio Aron che ha visto l'ultima volta nel lontano 2019:
Nel dicembre 2019, due anni e mezzo fa. A inizio del 2020 aspettavo il passaporto venezuelano per partire. Quando è stato rilasciato, a Marzo, la pandemia era esplosa in tutto il mondo. Ho chiesto il visto per gli Stati Uniti. Ma in tutto questo tempo mi è stato cancellato per quattro volte a causa del Covid. Il calvario è finito due settimane fa. Quando ho ottenuto il visto sono scoppiata a piangere.
Il bambino, non essendo vaccinato purtroppo non poteva entrare in Italia. E la mamma ha sofferto particolarmente tutti questi anni senza poterlo vedere e condividere con lui i momenti importanti:
È stata la sofferenza più grande. Sono sempre stata molto presente nella vita di mio figlio. Anche quando abbiamo deciso che sarebbe andato a vivere con il padre, a Miami, nel 2016. Io una volta al mese venivo in Florida a trovarlo. Non potevo fare a meno di averlo vicino a me. E invece ho trascorso senza Aron due Natali, due estati, due suoi compleanni. Quante lacrime.
Finalmente però tutto ha avuto un lieto fine e Aida Yespica, lo scorso 6 Luglio ha preso il primo volo per raggiungere il figlio in Florida. L'ex gieffina però ha anche tenuto a precisare di non essersi mai pentita della decisione di aver affidato il bambino al padre:
E' stata una decisione saggia. Quando abitavo a Los Angeles, Aron andava alla scuola americana, così ha potuto proseguire gli studi, è uno studente molto bravo. Sono orgogliosa di lui. Poi, nel 2016, stavo passando un periodo difficile: affidarlo a Matteo è stata la scelta migliore. Suo papà è presente, severo ma tenero, responsabile. Se Aron è un ragazzo felice, è anche merito di suo padre Matteo, al quale devo dire grazie.