Sono trascorsi 16 anni dai tempi della sua partecipazione alla prima storica edizione del Grande Fratello e oggi Marina La Rosa è ormai lontana dal mondo del piccolo schermo da anni, fatta eccezione per l'ospitata dello scorso anno al Maurizio Costanzo Show, dove aveva raccontato di essere mamma di due bambine.
Oggi, però, l'ex gattamorta torna a far discutere con una lettere inviata alla redazione di Dagospia nella quale difende Clemente Russo, espulso dalla Casa del Grande Fratello Vip lo scorso lunedì e accusato di omofobia e istigazione al femminicidio:
"Caro Dago, ho finalmente visto la puntata del 'Grande Fratello Vip' e non ho saputo resistere dallo scriverti. Credo, tra l’altro, di poter vantare una certa autorevolezza per commentare il (triste) clamore mediatico creatosi attorno a questa formula di reality. Son passati ben 16 anni da quando, insieme ad altre 9 persone, entrai nella casa più spiata. Era il primo reality in Italia e nessuno sapeva bene cosa fosse tranne lui, Sergio Volpini. Sergio, ribattezzato - come solo i geni sanno fare - l’Ottusangolo (ma tutto era tranne che ottuso), si informò, studiò cosa fosse questo programma esistente già in altri paesi e decise dunque di partecipare alla selezioni. Selezioni lunghissime, ma vi assicuro che essere scelti tra 16.000 persone fa un certo effetto. Non c’erano dubbi, noi dieci avevamo qualcosa in più, eravamo i prescelti. Subito campione di audience il programma si rivelò un successo. Non si parlava d’altro. (...) I fotografi più importanti, i giornalisti più autorevoli, i truccatori più bravi, tutti pazzi per me, la gattamorta. Ma chi fosse poi in realtà questa gattamorta nessuno se lo chiedeva realmente. La televisione è un tritacarne ed io dovevo essere lì, qui, là, qua e anche quo e sempre sorridente. Eh no dai, mi si stava chiedendo un po’ troppo ma questa è un’altra storia".
Marina ha poi continuato entrando nel merito della prima edizione italiana del GF Vip:
"L’esperimento di Orwell poteva anche andare bene una seconda, forse una terza volta ma non di certo 16 edizioni! Così il 'Grande Fratello' ha pensato bene di proporre una novità, persone già famose. Detto fatto. Mi trovo dunque a scrivere con sentimento misto: da un lato, l’infinita compassione per questi vip, nel senso di comprendere certo il loro stato di disagio e claustrofobia, dall’altro, la conferma delle loro serie difficoltà relazionali. Assistiamo infatti ad una sorta di processo di involuzione umana. Il vip all’interno della casa è man mano costretto a togliere i filtri della celebrità, del personaggio, trasformandosi in persona 'normale', ma non per questo umanamente migliore, anzi…quello che sta accadendo in questi giorni nella casa, nonostante le pailletes di Valeria Marini, altro non è che la triste realtà. (...) I nostri cari vip, una volta tolta la maschera, danno il peggio di se stessi. Si sa tuttavia che questo 'peggio' fa audience. In mancanza di scoop o altre notizie (all’infuori certo della volgarità della Mosetti senior), si è pensato bene di montare un caso inesistente: protagonisti i due energumeni muscolosi che tutto sembrano tranne che due geni. E infatti, se Bettarini da un lato ha fatto la lista delle donne che avrebbe penetrato, dall’altro Clemente Russo, in maniera poco carina, avrebbe apostrofato l’ex moglie traditrice del suddetto aggiungendo che se fosse stato lui ad essere tradito avrebbe senz’altro ucciso sua moglie".
Stefano Bettarini e il pugile, quindi, sarebbero vittime di un meccanismo degli autori:
"Bettarini non sarà stato di certo un gentleman, ma non ha fatto niente di diverso da ciò che fanno la maggior parte degli uomini, piuttosto trovo alquanto bizzarro che due delle donne all’interno della casa facciano parte della stessa lista. Ma, in tutta sincerità, fosse stato Brad Pitt, anch’io ne avrei voluto far parte. Insomma, de gustibus… In quanto all’ 'assassino', Clemente Russo per intenderci, trovo più che esagerata l’accusa di istigazione al femminicidio.. Quando è stato formulato il maldestro atto d’accusa dallo studio televisivo nei suoi confronti, lui – dopo aver pensato fosse uno scherzo - ha abbozzato una frase del tipo 'il reality è reality'. Nulla di più vero. Il campione è stato addirittura chiamato a scusarsi pubblicamente per ossequiare il finto buonismo, che deve pur sempre regnare nel tubo catodico. Più che assassino è solo la vittima sacrificale della puntata, da esporre sull’altare della sacra audience. Io non ci sto. Io sto con Clemente, nu brav’ uaglione".
Il portale web allora ha raggiunto l'ex gieffina per approfondire il suo punto di vista con un'intervista, nella quale non ha avuto peli sulla lingua, a partire dalle accuse di omofobia rivolte a Russo:
"Ho difeso Clemente Russo, ma non sulla questione del 'friariello'. In tutta sincerità, penso che i gay debbano farla finita con questo vittimismo. Non se ne può davvero più. Questo continuo dire: 'Sono gay e mi stanno trattando male' sta diventando stucchevole e persino controproducente. Più si ha questo atteggiamento, più esisterà l’omofobia. Tornando a Clemente, penso che il suo caso non c’entri nulla con l’omofobia. Ha dato del friariello a Bosco, ma l’ha fatto per scherzo. Anche io chiamo i miei amici gay in un modo piuttosto colorato, così come chiamo anche le mie sorelle. Clemente Russo non sa neanche cosa sia l’omofobia, e posso dirle la verità? Nella casa questi 'vip' non hanno contenuti che vadano oltre le paillettes di Valeria Marini, e gli autori dovevano inventarsi qualcosa. Questa situazione, per loro, è stata un miraggio. Mi riferisco agli autori, ovviamente. Con la mia lettera volevo solamente dire che la tv è fatta di nulla e si sono attaccati a questa stupidaggine per far uscire il pugile".
Per poi spiegare cosa c'era davvero dietro il suo personaggio della 'gattamorta':
"Era una ragazzina di ventitre anni con, alle spalle, pochissime esperienze fuori casa. Sono stata via da Messina per due mesi, con altri sconosciuti, in una casa del tutta nuova. Per una come me, abituata ad un contatto morboso con la famiglia, fu un trauma e mi rese molto fragile. Questa fragilità si concretizzò, all’interno della casa, nella ricerca di rapporti umani fisici e non, che venne vista, agli occhi del grande pubblico, come un atteggiamento da gatta morta. Tutto lì".
E i motivi che l'hanno spinta ad allontanarsi dalla tv:
"La vita pubblica prese davvero il sopravvento. Non avevo più una vita privata. Non sono riuscita a gestire questa cosa nel migliore dei modi. Volevo riuscire ad andare, in un qualsiasi bar, a prendere un caffè senza dovermi trovare in situazioni imbarazzantiDalla tv mi sono allontana per scelta. Non era l’ambiente che credevo fosse. Non mi sentivo più a mio agio. Iniziai a fare teatro, poi rimasi incinta del mio primo figlio e dopo neanche un anno dalla nascita del primo, ne è arrivato un altro. Insomma: ho avuto altre priorità, ecco".
I Vip che sono in Casa adesso le fanno tenerezza, sostiene la bella siciliana - "Penso che per loro debba essere molto difficile. Quando entri lì dentro, da non famoso, ti porti dietro quello che sei, mentre loro hanno un personaggio, volente o nolente, da portare avanti" - che rivela che la sua preferita è indubbiamente Elenoire Casalegno: "Una donna bellissima, equilibrata ed intelligente. Se fossi un uomo le farei una corte spietata!".
Oggi Marina è una psicologa, pur non esercitando, e quando le è stato chiesto un commento professionale sul rapporto tra Antonella Mosetti e sua figlia Asia Nuccetelli non si è di certo tirata indietro:
"Si è ribaltato tutto, forse per colpa della globalizzazione che ha portato tanta incertezza e confusione nell’animo umano. Una volta i figli cercavano conferme nei genitori, oggi, invece, ci sono genitori che cercano conferme nei figli e questa è una cosa totalmente sbagliata. Un figlio deve essere solamente guidato e con questo rapporto di amicizia si crea solamente un gran casino".
E voi siete d'accordo con le dichiarazioni di Marina La Rosa?