Giorni davvero duri quelli che sta affrontando Selvaggia Roma dopo la notizia della perdita della sua prima figlia.
Solo pochi giorni fa, infatti, l'ex vippona del Grande Fratello Vip aveva confidato ai suoi fan attraverso i social di essersi sottoposta all'amniocentesi a causa di un virus contratto a inizio gravidanza, il citomegalovirus. Dopo qualche settimana, la stessa, sempre tramite Instagram aveva comunicato di essersi nuovamente sottoposta ad una visita di controllo e fu proprio lì che ha scoperto la tragica notizia. Il cuore della sua piccola infatti, non batteva più. Una notizia tremenda che ha subito fatto il giro del web.
Tra chi ha accusato Selvaggia, offendendola sotto il post della notizia, qualcun altro invece le ha dimostrato grande affetto e vicinanza. Tra queste anche Andrea Nicole Conte che ha speso delle parole di supporto per la Roma e per il momento che sta attraversando.
Da quel momento più nessuna apparizione sui social e nemmeno nessun comunicato da parte di Selvaggia Roma, solamente tanto silenzio. Ma qualcuno, ancora oggi, le continua a scrivere per avere notizie e per sapere cosa sia successo. Ad intervenire dunque è stata proprio la diretta interessata che, attraverso una storia su Instagram, ha fatto sapere:
ULTIMA RIFLESSIONE. Quando una donna perde un figlio, in qualunque epoca dell'attesa, deve affrontare un percorso che, con i suoi tempi e i suoi modi, la porterà a elaborare la perdita. Quantificare questo tempo, naturalmente non è possibile. Ogni donna è diversa. C'è chi nell'arco di alcune settimane si sente pronta per cercare una nuova gravidanza e chi sente di aver bisogno di un periodo di lutto più lungo. Ma in una società cha va di corsa come la nostra, sembra quasi che questo tempo non ci sia. Bisogna riprendersi, mostrarsi forti, in gamba, efficienti, al più presto. La perdita? Un incidente di percorso. Si riproverà. Ci saranno altri figli. Inutile rimuginare. Ma non è così che funzionano la mente e il cuore.
C'è un momento per soffrire e un momento per stare meglio. Cercare di accelerale le cose, spingere la donna a saltare le tappe, non risolve il problema più rapidamente. Anzi. Le emozioni ignorate o negate restano lì, in sospeso, a pesare sul cuore che non ha avuto modo di sfogarle e rielaborarle. Dar voce al dolore. Cara Mia, sei nei nostri cuori. Mamma e Papà.