Giacomo D’Apolito a IsaeChia.it: ‘Ecco come sono andate davvero le cose tra me e Isabella Falasconi’

Nelle ultime puntate del Trono over di Uomini e Donne han tenuto banco delle confidenze intime che lo riguardavano, e che la sua ex Isabella Falasconi avrebbe riferito nel corso di un appuntamento a Samuel Baiocchi, il quale a sua volta le avrebbe poi raccontate durante una chiacchierata telefonica ad Elga Profili.



Giacomo D'Apolito, che ha da tempo abbandonato il programma, ha scritto oggi una lunga lettera in esclusiva per IsaeChia.it nella quale svela tutti i retroscena della sua storia con la bionda dama di Ancona. Che non coincidono esattamente con ciò che i più avevano potuto immaginare..

Ora basta, ora si è superato il limite, finora sono stato in silenzio senza intervenire perché mi reputo una persona educata e rispettosa, ma adesso sono costretto a svestire i panni del bravo ragazzo e a scendere al livello infimo di questa spregevole persona. Non sarei MAI arrivato a questo, non mi sarei mai permesso di rendere pubbliche delle confidenze fatte con fiducia ad una persona, e di questo me ne scuso pubblicamente, ma a quanto vedo la discrezione non fa parte della personalità di questa persona superficiale e irrispettosa, quindi mi trovo costretto a rispondere, a difendermi da stupide e infondate illazioni. Io non seguo più Uomini e Donne, l'ho lasciato di mia spontanea volontà perché molte cose che vi succedevano non le sentivo più mie e spesso mi sentivo fuori posto, ma da più di una parte mi è stato riportato il continuo riferimento a me e ad un non ben precisato problema che io avrei, credo a livello intimo. Il problema è questo: in un rapporto di coppia per me la prima cosa, la più importante, sono i sentimenti, su questo sono radicale. Ma ci sono persone, come la vipera dalla faccia d’angelo che tutti conoscete, che a differenza mia al primo posto in un rapporto di coppia mette il sesso, non il fare l'amore, non i sentimenti, ma il sesso arido e crudo, e non lo nasconde, anzi, lo mette subito in chiaro. Ricordo sue testuali parole in riferimento a ciò, diceva che per lei “il sesso rappresenta tutto in una coppia, è la base di tutto, se non va bene quello, la storia non può nemmeno cominciare, prima il sesso poi i sentimenti”. Lungi da me da voler giudicare… Lei è una che valuta anche le “dimensioni”, se non sono consone ai suoi standard o alle sue aspettative… la cosa non può funzionare. Per mia fortuna (!) a suo dire le mie dimensioni erano ben più che soddisfacenti, dico per fortuna perché posso solo immaginare cosa avrebbe riferito nelle sue “confidenze intime” se non fossi stato all’altezza… Visto che siamo in vena di confidenze, mi disse una volta, proprio in riferimento alla sfera sessuale, che era rimasta davvero male e totalmente sconcertata quando fu lasciata da un suo ex fidanzato (anche lui poverino caduto nella sua tela di insoddisfazione sessuale), perché la definiva una n********… Il mio “problema”, chiamiamolo così, deriva da questa sua ossessione… Una persona rivolta esclusivamente alla pratica sessuale, una persona impossibile da soddisfare, una persona che non pensa ad altro, in modo quasi patologico. L'atto sessuale, a questo punto, diventa un mero atto fisico, che non implica né emozioni né sentimenti, ma diventa un atto di dovere verso una persona che già sai che non si sentirà soddisfatta, malgrado il numero di volte che lo si fa o per quanto possa durare. A questo punto, a livello inconscio, dentro di me scatta un rifiuto, ed ho difficoltà, non mi vergogno mica a dirlo. Sfido chiunque a reggere dei ritmi sessuali improbabili (forse solo il mitico Rocco ce l’avrebbe fatta, ma con lui parliamo di fantascienza!) sempre tesi a dover soddisfare l'altra persona varie volte al giorno e senza sentimenti. Se queste sono le mie problematiche, i miei reconditi problemi intimi, allora sono ben felice di averli, perché per me rappresentano un campanello d'allarme verso la persona che ho di fronte, perché io, lo ripeto per l’ennesima volta, davanti a tutto metto sempre e solo i sentimenti e sono orgoglioso di non riuscire a farlo a comando, come un robottino che schiaccia il pulsante. Non sono mai stato una persona da storie di una notte, proprio non ci riesco, se non c'è un'implicazione sentimentale o un trasporto emotivo non ci riesco. Non ho parole per definire questa persona, nemmeno in un mondo che gira alla rovescia ci si sognerebbe di mettere in piazza delle cose così delicate, magari solo per mettere in cattiva luce l'altro, solo per mancanza di argomenti personali di cui parlare. Una persona che da subito avevo intuito come fosse, con un pessimo carattere e delle “abitudini” a dir poco… strane, ma ho voluto andare oltre e provarci comunque. Nel momento in cui ho avuto la conferma di chi davvero fosse, persona vuota e arrogante, ho deciso di mollarla, non c'era altro da fare. Esempio ne è il fatto che già precedentemente aveva messo in giro la spregevole voce di una mia eventuale ritrosia nel rendermi cavaliere ed offrirmi di pagare tutte le volte che uscivamo… La verità anche in questo caso è un’altra. La signorina in questione è da sempre abituata alla bella vita, a frequentare locali alla moda e persone altolocate (vedi attori famosi, imprenditori, etc), e sentendosi giustificata dai sui pregressi accompagnatori, senza vergogna non ha mai tirato fuori un centesimo, perché appunto abituata a gente che lo faceva per lei incondizionatamente. Puntualmente, ogni volta che ci si avvicinava alla cassa, lei faceva la vaga, ed ogni volta, ogni volta toccava a me pagare! A volte diceva che doveva fare una telefonata, altre volte andava in bagno, fatto sta che ogni volta mi lasciava da solo alla cassa. I miei amici, a cui avevo raccontato la cosa o di cui erano stati anche testimoni, quando sapevano che dovevo uscire con lei la prima cosa che mi chiedevano l'indomani era: “Ha pagato stavolta?”, ed io sistematicamente dovevo deluderli, dicendo che anche quella volta era toccato a me. Non capisco questo suo modo di agire: sai che stai in difetto, che hai torto marcio, e tiri fuori un argomento che ti si ritorce contro! Segnale di poca intelligenza. Ha messo semplicemente le mani avanti per giustificare questa sua avversione a contribuire alle spese. Visto che lei non pagava, e a suo dire nemmeno io pagavo, ma allora chi pagava? Cito un solo esempio, per far capire, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto questa bella personcina si sia approfittata di me e della mia generosità. Dopo essere stati svariate volte insieme in ristoranti, serate in discoteca, cocktail, aperitivi, dove puntualmente mi “toccava” pagare, perché la principessina non era abituata a tirare fuori i soldini visto che c'era sempre qualcuno che lo faceva per lei e quindi per lei il mondo girava così, senza tenere conto che dall'altra parte c'era una persona che faceva enormi sacrifici per pagare il mutuo, le bollette, e quant'altro, mentre lei andava in giro in SUV super accessoriato e si lamentava di non poter arrivare a fine mese, e dicendo a me che offrirle le cene era un atto di galanteria nei suoi confronti. Va anche bene, ma una, due, tre, quattro volte, ma non sistematicamente SEMPRE! Nemmeno il buon senso di fare il gesto di prendere il portafogli, in qual caso avrei apprezzato il gesto e mi sarei offerto comunque di pagare, ma sarebbe stata troppa grazia… Una persona senza il minimo pudore. Mi sono sempre prodigato a non farglielo pesare, perché mi diceva che arrivava a fine mese quasi sempre in rosso, essendo un periodo di grave crisi per la sua attività. Dicevo, una sera mi dice di voler andare a cena da un suo amico ristoratore di Roma, in un ristorante frequentato da gente di spettacolo, e dalla cucina sopraffina. Io accetto, pensando che almeno per questa volta, visto che era un suo amico e che mi aveva invitato lei, almeno per una volta sarei stato suo ospite. Belle speranze… A fine cena, avviandoci verso la cassa, mi accorgo che devia verso il bagno, e anche questa volta tocca a me pagare… Una volta usciti, non mi permetto di farle le mie rimostranze, e come sempre faccio il galantuomo, le faccio solo notare che, essendo un suo amico, almeno poteva trattarci un po' meglio e farci un po' di sconto, visto che il conto era ben salato… Non l'avessi mai detto! Lei non voleva proprio sentir parlare di queste cose, era da pezzenti chiedere lo sconto, che differenza potevano fare cinque o dieci euro in meno? Un'altra volta, in un ristorante vicino casa sua, ero stato invitato da lei ad una cena con i suoi amici. Pensavo, ovviamente sbagliandomi, che per una volta mi avrebbe offerto una cavolo di cena, visto che quando era a Roma pagavo sempre io (che argomenti squallidi di cui parlare, mamma mia…) ma anche questa volta mi ero sbagliato: ognuno pagava per sé! Ed io l’ho fatto ovviamente, solo che alla fine mi sono sentito dire che ero un taccagno perché avevo pagato solo per me. Era quella la sera in cui mi aveva tirato un tovagliolo in faccia e aveva fatto scenate davanti a tutti… Invece nelle sue “confidenze personali” aveva riferito, prendendo spunto da questo, la perfida, che pagavo sempre solo per me! Senza parole… Di tutto questo la redazione è sempre stata al corrente, ne ho parlato con loro svariate volte, ma di tutto questo non ho mai avuto la possibilità di parlare in trasmissione, visto che appena aprivo bocca venivo letteralmente assalito dagli astanti, primo fra tutti Gianni Sperti che ha difeso a spada tratta la succitata persona come se fosse la sorella, senza sapere tutti i retroscena o almeno porre il beneficio del dubbio, evidentemente mosso a commozione da finte lacrime di circostanza atte solo ad accattivarsi le simpatie di tutti e a portare più clienti al suo negozio. Ultima nota a margine, giusto per chiarire fino in fondo che persona sia… Dopo essere stata ospite a casa mia, mi aveva detto di sentire delle negatività, che casa mia era infestata, che aveva bisogno di un esorcismo, che in bagno c'erano i demoni, e mi aveva suggerito dei riti di purificazione, offrendosi di farli lei stessa. I riti consistevano nel mettere dei bicchieri d’acqua e sale in ogni stanza, e se l’indomani si fossero formate delle bollicine allora stava facendo effetto e bisognava rifarlo! Un rito degno della grande Wanna Marchi! Altro rito era quello di fare pipì su tutti i muri di casa per marcare il territorio ed allontanare i demoni… Cos'altro aggiungere se non che i demoni ce li aveva lei in testa, visto che più di una volta mentre parlava con me guardava in alto, oltre le mie spalle, al che io le chiedevo perché guardasse in quella direzione, e mi rispondeva di parlare con un'entità non meglio specificata, che aveva anche un nome, ed era il suo angelo custode (!), che faceva cenni di assenso nei miei confronti, dicendole che ero la persona giusta… A me venivano i brividi lungo la schiena a sentire queste cose… Ora invece mi vengono al pensare che persona assurda io abbia fatto entrare in casa mia… Non ho altro da aggiungere. Mi pento di averle parlato di alcuni problemi familiari, fino ad arrivare alle lacrime mentre gliene parlavo… Sì, di questo mi pento, perché mi ero fidato di lei, e invece ha usato in modo meschino anche questo per buttarmi fango addosso. Ma poi si è visto che persona orribile fosse, buttandosi addosso al primo che passava in trasmissione, mentre invece la sera dopo le sue famose lacrime in tv, già si faceva consolare da un suo amico attore in una discoteca delle sue parti, testimoniato da tanto di foto. Mi rincresce profondamente aver dovuto sviscerare tutte queste cose che dovevano rimanere private. Io sono una persona discreta, e non mi sarei mai sognato di spiattellare queste cose pubblicamente, ma mio malgrado mi sono visto costretto a farlo, andando contro la mia natura riservata. Ora la principessa dei miei stivali potrà aggiungere quello che vuole, potrà smentire, potrà inventarsi di tutto, ma tant'è, questa è la pura verità, verità che la redazione ha sempre saputo, e di cui ha anche una registrazione fatta in camerino. Spero che con questo l'argomento sia definitivamente chiuso, e volevo avvisare la strega bionda che qualora continuasse a parlare di me in pubblico sarò costretto ad adire le vie legali e a denunciarla per diffamazione. Un caro saluto, Giacomo D'Apolito



P.S. Solo ora ho capito chi era a pagare le cene… Il suo “angelo custode”…