E' tornata ieri sera, registrando ottimi ascolti, la terza stagione di Doc - Nella tue mani, la serie tv di successo con Luca Argentero, Matilde Gioli e Pierpaolo Spollon. Nel cast anche uno dei volti più amati degli ultimi anni: Giacomo Giorgio.
L'attore napoletano, salito alla ribalta nel 2020 grazie a Mare Fuori, la fiction in onda su Rai Due e Netflix diventata presto un fenomeno di costume, è un'attesissima new entry del medical drama italiano.
Giacomo interpreterà Federico Lentini, uno dei nuovi specializzandi della struttura ospedaliera di Milano. Una professione, come raccontato dall'attore nel corso di un'intervista sulle pagine di Sorrisi, fortemente voluta dal padre. Federico è infatti un giovane medico benestante, dal futuro assicurato, costretto dal padre a intraprendere la carriera nel mondo della medicina. Successivamente però, grazie ai sei mesi di specializzazione accanto ad Andrea Fanti si renderà conto di cosa significhi fare, o meglio essere un medico.
Al secondo intervento a cui ho assistito, in cui asportavano un neo, sono svenuto.
Per entrare meglio nella parte, il giovane attore aveva infatti deciso di assistere a veri interventi chirurgici. Al secondo però, le cose non sono andate come sperava!
Nelle scorse settimane Argentero sulle pagine di Vanity Fair ha dato qualche anticipazione in merito alla terza stagione:
Nel primo anno ci siamo concentrati sulla vicenda di Doc. La seconda stagione è stata tutta incentrata sul covid e questa emergenza che abbiamo vissuto tutti. Nella terza stagione gli sceneggiatori hanno raccontato un altro tema incredibilmente attuale, sono stati precursori di quella che è la realtà. La stagione gravita attorno al potere, al denaro, il rapporto tra il bene delle persone e la gestione del potere.
Alle informazioni dell'ex concorrente del Grande Fratello si sono aggiunte anche quelle dello sceneggiatore della serie tv, Francesco Arlanch:
Questa terza stagione parlerà anche di Intelligenza Artificiale, di libertà di cura, di gender gap, di abuso di farmaci, del valore della sanità pubblica, di dipendenza da social, di scontri culturali, di dilemmi bioetici, di disabilità, di conflitti sociali, della solitudine dei più anziani e dell’ansia dei più giovani.