Gigi D’Alessio festeggia dieci anni d’amore con Anna Tatangelo: “C’è soltanto una cosa che ci fa litigare…”
Edicola Aprile 23, 2015
Hanno festeggiato dieci anni insieme Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, eppure le voci sulla loro rottura si susseguono continuamente. “Io mi sono totalmente dedicata a lui, alla nostra casa, al nostro rapporto. Poi serve pazienza. Le crisi ci sono ed è normale. Ma bisogna affrontarle. Magari litighiamo e non ci parliamo, prima anche una settimana. Adesso, dopo cinque minuti dico ‘Basta!'” dice la cantante di Sora. “Mi sentivo sempre come se dovessi dimostrare di essere capace di gestire la tensione che avevamo addosso all’inizio della nostra storia, dimostrare che i vent’anni che abbiamo di differenza non si sentivano, dimostrare che ero abbastanza matura ai miei genitori e ai suoi figli, e alla gente che era un rapporto vero. Una lotta continua. E come ho sofferto io, avrà sofferto anche lui, ma non ce lo siamo detti. L’amore è la cosa che più di tutte ti fa tirare fuori risorse che neanche pensavi di avere; nel mio caso, la grinta: in dieci anni ce n’è voluta tantissima per resistere ai bersagliamenti del pubblico nei nostri confronti“. I due, infatti, sono anche genitori del piccolo Andrea, che ha da poco compiuto 5 anni: “La mia rivincita è stata Andrea, voluto, anche se avevo 22 anni. Mi sento ripetere ‘potevi divertirti un po’ di più’, ma questa sono io. Se i miei mi avessero lasciata andare in discoteca a 14 anni, oggi sarei un’altra Anna, che pensa ad andare in vacanza con le amiche. Sento di aver mancato dei passaggi, ma posso recuperare e se voglio andare a ballare, ci posso andare con mio figlio. Mi piace essere una mamma giovane. Allargare la famiglia? E’ chiaro: quando sarò vecchia, i miei figli mi dovranno accudire! Il matrimonio? Quando lo faremo, lo saprete a cose fatte!” sono state le dichiarazioni dell’ex giudice di X Factor.
Il cantautore napoletano, invece, intervistato in occasione della presentazione del libro Ciro vive, scritto da Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il ragazzo napoletano ucciso da un tifoso della Roma durante una partita, commenta: “E’ stata una dolorosa vicenda, che non dovrebbe più toccare nessuno. La mamma di Ciro ci ha fatto fare bella figura, perché da subito ha cercato giustizia e non vendetta. Perdere la vita per un incontro di calcio è una cosa inconcepibile e per questa violenza la gente si allontanerà dagli stadi e non porterà i figli a guardare le partite. Antonella è stata mia ospite anche in occasione del concerto di Capodanno perché era giusto festeggiare, ma anche riflettere e portare un messaggio di pace. Per l’occasione è stata realizzata una maglia con i simboli della Roma e del Napoli accompagnati dalla parola ‘Pace’ al centro. Mi dispiace quando i tifosi della Roma non possono partecipare ad una partita del Napoli e viceversa: parliamo di sport e non di guerra. Io non porto ancora mio figlio Andrea allo stadio: è ancora troppo piccolo e ci vorrà ancora un po’ di tempo“. Infine, chiedendogli se gli piacerebbe affrontare questo tema anche nella sua musica, Gigi risponde: “Attraverso la musica affronto diverse tematiche. Tutti dovrebbero capire che con la violenza non si va da nessuna parte: se andiamo avanti così, gli stadi rimarranno vuoti. In Inghilterra tutti guardano la partita seduti, in Italia continuano a verificarsi episodi come quello degli olandesi che hanno distrutto dei reperti archeologici! E’ ora di dire basta a questa violenza“.
Fonte: Vero
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