Giorgia Soleri torna a parlare di Damiano David: “Mi è stato diagnosticato l’ADHD ed è stata la causa della fine della mia ultima relazione”

L’influencer ha condiviso la diagnosi del deficit di attenzione e iperattività e ha spiegato perché questo ha inciso anche sulla sua vita sentimentale

Valeria Febbraio 22, 2024

Giorgia Soleri torna a parlare di Damiano David: “Mi è stato diagnosticato l’ADHD ed è stata la causa della fine della mia ultima relazione”

Giorgia Soleri è tornata a parlare della relazione con Damiano David. I due, dopo una storia d’amore che ha appassionato numerosi fan durata circa 4 anni, si sono lasciati a Giugno dello scorso anno.

Ieri, l’influencer ha risposto ad alcune curiosità su Instagram ed è tornata a svelare uno dei tanti motivi che ha inciso sulla rottura con il cantante dei Maneskin. Ma non solo. In particolare infatti la Soleri ha svelato di aver diagnosticato l’ADHD (disordine dello sviluppo neuro psichico del bambino e dell’adolescente, caratterizzato da iperattività, impulsività, incapacità). Ecco come ha risposto ad un’utente che le chiedeva come faceva a gestire casa da sola con cane e gatti:

Risponderò onestamente a questa domanda, forse per la prima volta, perché è un argomento che mi imbarazza terribilmente.

Io sono disordinata a livelli spaventosi e patologici. Non quel tipo di disordine che fa ridere quando la gente dice “oddio non sai Giorgia quanto è disordinata”, e nemmeno quello del “scusa per il casino” quando le persone entrano in casa tua. Un disordine pervasivo e invalidante, che è stato causa di infiniti litigi e traumi nella mia famiglia (mia mamma, tra le tante cose, ha smesso di lavare e stirare i miei vestiti quando avevo 14 anni perché non aveva il coraggio di entrare in camera mia) ma è stato anche causa della fine della mia ultima relazione.

A quasi 30 anni, ho capito una cosa (che mi fa malissimo ammettere): ho bisogno di una mano. Non sono in grado di gestire una casa, nonostante viva sola da 10 anni.

Oggi ho compreso, grazie al mio bravissimo psichiatra e alla meravigliosa psicoterapeuta, che anche questo fa parte dell’ADHD. E’ semplicemente il mio funzionamento. Questo significa accettarlo e conviverci a prescindere? Ovviamente no. Grazie alla terapia sto imparando a conoscere anche questo lato di me, e a trovare delle strategie per gestirlo. Ma ci vorrà tempo e e ora, volente o nolente, le priorità da affrontare in seduta sono altre. Quindi sì, c’è una persona che mi aiuta a gestire la casa.

Poi Giorgia ha precisato:

Fermi tutti! I motivi per cui una relazione finisce possono essere molti, e in questo caso lo sono stati. Non sento la necessità di condividere nel dettaglio quali sono state le motivazioni e cose è successo, anche per rispetto dell’altra persona coinvolta. Ho condiviso uno dei tanti, tantissimi lati – come ho condiviso quello con la mia famiglia – solo per far comprendere quanto possa essere pervasivo e invalidante l’ADHD senza una diagnosi (lo è anche con una diagnosi, figuriamoci sera).

Ma soprattutto il problema non è che sono “messy”. Ma letteralmente ogni cosa che tocco viene lasciata in giro. Sono in grado di tornare a casa e spogliarmi nel tragitto dall’ingresso alla camera lasciando i vestiti a terra. Andare in bagno e abbandonare scarpe e mutande sul tappetino, mettermi sul divano a sgranocchiare qualcosa e lasciare carte e cartacce tra cuscini e pavimento. Cucinare e dimenticare la cucina disordinata con pentole e stoviglie in giro per giorni. Comprendo che convivere con questo grado di disordine possa essere complesso purtroppo – senza una motivazione valida. Non voglio giustificare nessuno, ma davvero l’ADHD è molto più di “ho una pila di vestiti sulla sedia”.

L’influencer ha poi lanciato un messaggio di speranza per chi si trova a dover affrontare situazioni analoghe alle sue:

Se mi chiedi se c’è speranza in senso generale la risposta è Sì! E io ne sono l’esempio lampante. Ho iniziato il mio percorso di psicoterapia nel 2008 – avevo 12 anni – per importanti attacchi di panico e ansia costante. Il tutto è evoluto in una depressione per me devastante culminata in un modo veramente terribile (di cui non mi sento di parlare) nel 2017. All’inizio del 2022 ho avuto una ricaduta e da allora sono in terapia farmacologica. Oggi ti posso dire che sto molto, molto meglio. La quotidianità non è più un peso e la vita ha ritrovato senso di esser vissuta. E’ stato difficile e dolorosissimo. Non voglio sembri un racconto motivazionale perché ci sono stati momenti – tanti – in cui mi sono sentita esattamente come te: senza speranza e senza forze. Ma si può arrivare a un buon compromesso generale per ritrovare la serenità.

Infine, Giorgia Soleri ha anche risposto a chi le chiedeva se con Federica Fabrizio è nata una storia d’amore. Ricordiamo infatti che le due hanno partecipato in coppia (con il nome de “Le attiviste“) all’ultima edizione di Pechino Express. In molti sui social, dopo aver visto la loro sintonia, hanno iniziato a dubitare possa essere nata una relazione tra le due. Ma a precisare che si tratta solamente di grande amicizia ci ha pensato Giorgia Soleri:

Instagram - Giorgia Soleri 1

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