Giulia De Lellis salirà in cattedra alla Bocconi per spiegare il suo successo: quanto guadagnava da commessa e come ha capito di poter lavorare sui social

L’ex corteggiatrice ha anche detto la sua sul caso Chiara Ferragni

Valeria Marzo 15, 2024

Giulia De Lellis salirà in cattedra alla Bocconi per spiegare il suo successo: quanto guadagnava da commessa e come ha capito di poter lavorare sui social

Giulia De Lellis è sicuramente una delle più grandi influencer del panorama italiano.

In una recente intervista al Corriere della Sera l’ex corteggiatrice di Uomini e Donne ha raccontato come ha iniziato a lavorare in questo settore grazie ad un semplice rossetto:

Mi piaceva, l’ho raccontato sui social. Dopo un po’ arriva mia sorella: lo volevo provare ma non si trova più: Sold out. Ho iniziato a farmi domande. Vado nella profumeria vicino a casa – vivevo a Roma – e mi spiegano: le ragazze chiedono quello che hai usato tu. Una, due, tre volte. Non ci potevo credere. Cosa eravamo? Non so. Blogger? Io il blog non ce l’avevo: semplicemente amavo, e amo, il make up e già allora ne scrivevo sugli account.

Nei primi mesi del 2016, durante Uomini e donne, mi sono avvicinata ai social: sono un po’ imbranata con la tecnologia, tuttora la uso ma senza compulsare. Il primo è stato Instagram. Le aziende hanno cominciato a cercarmi, a inviarmi prodotti. Loro stesse proponevano contratti per una promozione strutturata. Ho pensato di affidarmi a un’agenzia perché non avevo idea di come muovermi.

Da quel momento Giulia ha capito che questa sua passione poteva essere un vero e proprio lavoro e così si è rivolta a un’agenzia di management:

Il primo contratto l’ho firmato per il brand Urban Decay. Grazie a questo lavoro a maggio ho coronato il sogno di lanciare un mio brand di prodotti per la pelle, Audrer.

Inarrestabile il successo avuto da quel momento in poi che ha portato Giulia De Lellis oggi ad avere enormi soddisfazioni. Una su tutte, la più recente, ha attirato l’attenzione niente di meno che della Sda Bocconi. La Business school dell’università milanese ha infatti invitato l’influencer a raccontare di come è nato il suo successo. La prima lezione (riservata agli studenti) è stabilita per mercoledì 20 marzo. Ecco come ha commentato Giulia presentando proprio il suo brand Audrer e svelando quanto guadagnava nel suo primo lavoro da commessa:

Prima dell’esperienza in televisione facevo la commessa in un negozio di abbigliamento a Pomezia: 1.200 euro al mese. Quando sono arrivati i primi contratti grazie ai social quasi mi vergognavo: con un pacchetto di post potevo andare oltre quanto prendevo stando in negozio un mese intero. Ho cominciato a mettere da parte i risparmi, pensavo: ho questa fortuna, voglio usarla per creare qualcosa di mio. Alla fine è nata Audrer.

Audrer è totalmente autofinanziata: che possa diventare un caso di studio della Sda Bocconi è un riconoscimento importante. Investimento iniziale: intorno ai 500 mila euro. Il 2023 è vicino al pareggio, ora siamo in attivo.

Si è parecchio vociferato sulle cifre che la De Lellis può arrivare a prendere per un singolo post pubblicato sui social, a tal proposito la diretta interessata ha così commentato:

Non penso di aver mai venduto il singolo post, neanche agli inizi. Credo nelle campagne serie, le studio dall’inizio alla fine e possono essere molto diverse: includere post, contenuti video. Non ha senso dare numeri generici. Se vogliamo un ordine di grandezza posso dire che rispetto agli esordi il valore che mi viene riconosciuto è decuplicato.

Immancabile è stato poi il commento sul caso Chiara Ferragni:

Se sei così grande, così in alto, serve altrettanta attenzione per gestire la cosa. Chiara Ferragni è una bravissima imprenditrice, un’ottima mamma: spero che tutto finisca per il meglio.

Poi Giulia De Lellis ha proseguito raccontando come vive ad oggi il mondo dei social:

Non ho la leggerezza che avevo agli inizi. Ho fatto anche io errori e ho chiesto scusa. Ma dagli errori si impara e si migliora. Con i follower cerco di avere un rapporto quanto possibile diretto, apro box per dialogare. Certo, l’aggressività è aumentata.

Amo quanto faccio, il mio campo ha tante potenzialità. Ci sono critiche e pure apprezzamenti, soddisfazioni, persone con cui si instaura un dialogo, che esprimono affetto. Qualcuno oggi lavora con me. Quanto faccio mi ha aiutato anche emotivamente: il sisma di Amatrice ha travolto  la mia famiglia (una zia è morta, altri parenti hanno avuto danni enormi, ndr) e in quel periodo i familiari di mia madre si sono trasferiti da noi. Vivevamo tutti insieme un momento lacerante. Accendere il pc e postare contenuti leggeri mi ha fatto andare avanti.

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