Mi piaceva, l’ho raccontato sui social. Dopo un po' arriva mia sorella: lo volevo provare ma non si trova più: Sold out. Ho iniziato a farmi domande. Vado nella profumeria vicino a casa - vivevo a Roma - e mi spiegano: le ragazze chiedono quello che hai usato tu. Una, due, tre volte. Non ci potevo credere. Cosa eravamo? Non so. Blogger? Io il blog non ce l’avevo: semplicemente amavo, e amo, il make up e già allora ne scrivevo sugli account.
Nei primi mesi del 2016, durante Uomini e donne, mi sono avvicinata ai social: sono un po' imbranata con la tecnologia, tuttora la uso ma senza compulsare. Il primo è stato Instagram. Le aziende hanno cominciato a cercarmi, a inviarmi prodotti. Loro stesse proponevano contratti per una promozione strutturata. Ho pensato di affidarmi a un'agenzia perché non avevo idea di come muovermi.
Audrer è totalmente autofinanziata: che possa diventare un caso di studio della Sda Bocconi è un riconoscimento importante. Investimento iniziale: intorno ai 500 mila euro. Il 2023 è vicino al pareggio, ora siamo in attivo.
Si è parecchio vociferato sulle cifre che la De Lellis può arrivare a prendere per un singolo post pubblicato sui social, a tal proposito la diretta interessata ha così commentato:
Non penso di aver mai venduto il singolo post, neanche agli inizi. Credo nelle campagne serie, le studio dall’inizio alla fine e possono essere molto diverse: includere post, contenuti video. Non ha senso dare numeri generici. Se vogliamo un ordine di grandezza posso dire che rispetto agli esordi il valore che mi viene riconosciuto è decuplicato.
Immancabile è stato poi il commento sul caso Chiara Ferragni:
Se sei così grande, così in alto, serve altrettanta attenzione per gestire la cosa. Chiara Ferragni è una bravissima imprenditrice, un’ottima mamma: spero che tutto finisca per il meglio.
Poi Giulia De Lellis ha proseguito raccontando come vive ad oggi il mondo dei social:
Non ho la leggerezza che avevo agli inizi. Ho fatto anche io errori e ho chiesto scusa. Ma dagli errori si impara e si migliora. Con i follower cerco di avere un rapporto quanto possibile diretto, apro box per dialogare. Certo, l’aggressività è aumentata.
Amo quanto faccio, il mio campo ha tante potenzialità. Ci sono critiche e pure apprezzamenti, soddisfazioni, persone con cui si instaura un dialogo, che esprimono affetto. Qualcuno oggi lavora con me. Quanto faccio mi ha aiutato anche emotivamente: il sisma di Amatrice ha travolto la mia famiglia (una zia è morta, altri parenti hanno avuto danni enormi, ndr) e in quel periodo i familiari di mia madre si sono trasferiti da noi. Vivevamo tutti insieme un momento lacerante. Accendere il pc e postare contenuti leggeri mi ha fatto andare avanti.