‘Grande Fratello 14′: l’opinione di Chia sulla finale
Chia Dicembre 11, 2015
Per fortuna che è stata Federica Lepanto a vincere il Grande Fratello 14, perché in una finale così piena di orrori e brutture come quella di ieri sera almeno una gioia ci è stata concessa.
Dico ‘per fortuna‘ perché, nonostante la bella salernitana fosse la vincitrice annunciata fin dal 1 ottobre scorso (giorno in cui, dopo aver trascorso la prima settimana di gioco in Garage insieme ad Alessandro Calabrese, i due -tra i quali in quei sette giorni era nato un chiacchierato flirt- salirono finalmente in Casa dove ad attenderli -tra gli altri inquilini- c’era la ex di lui, Lidia Vella, un incontro che ha segnato l’intera edizione tra rvm, accuse reciproche, liti, pianti e baci…), quando Alessia Marcuzzi ha annunciato che il terzo classificato del Gf14 era Simone Nicastri, lasciando Federica a giocarsi il montepremi di 200 mila euro con un miracolato quanto inaspettato Domenico Manfredi, per qualche istante ho temuto il peggio.
Io ve lo dico: mai e poi mai crederò che uno come Manfredi -simpatico, per carità, ma in Casa quasi più invisibile di Livio Parisi nonostante la storia d’amore con Barbara Donadio– abbia ricevuto più voti di Simone, mai. E non lo dico perché il Nicastri è stato il mio favorito assoluto sin dal video di presentazione, ma perché (stranamente, visti i miei gusti solitamente impopolari 😛 ) a sto giro la mia preferenza è stata condivisa da molti, e bastava aprire un social network a caso per verificarlo. Forse il 24 settembre eravamo effettivamente in pochi ad averlo notato in quel marasma di neo concorrenti carichi a molla (giusto io, suo fratello Marco e papà Gaetano me sa…), ma col passare delle settimane il #TeamNicastri è cresciuto a vista d’occhio, senza bisogno di storie d’amore a favore di telecamera o ruffianerie varie, ma semplicemente grazie al nostro super eroe, che dietro alla corazza da freddo calcolatore nascondeva il cuore più grande che abbiamo mai visto in azione in quella Casa.
I ‘preferiti del pubblico‘, ha annunciato la Pinella poco prima dell’ingresso in studio di Federica e Manfredi in attesa della proclamazione del vincitore. Peccato che per essere ‘preferito dal pubblico‘, il pubblico dovrebbe prima accorgersi che tu esista, ecco. Persino quel pasticcino di Kevin Ishebabi a tratti è stato più determinante di Manfredi in queste settimane, e ho detto tutto.
Mi immaginavo (ed avrei amato, sono sincera) una sfida finale tra Federica e Simone: per quanto l’esito sarebbe stato ugualmente prevedibile, a contendersi la vittoria sarebbero stati i due concorrenti più autentici dell’intera edizione, gli unici ad essersi mostrati sin dall’inizio per quello che realmente sono, nel bene e nel male. Ed invece nulla, dopo aver scoperto che Simone era solo terzo (e dico ‘solo‘ perché per me il vincitore è sempre stato e sarà sempre lui) mi sono stracciata i maroni tra un siparietto di dubbio gusto e l’altro per ulteriori 60 minuti, in attesa dell’asfaltata finale di Federica, l’unica cosa che mi restava da godere.
Perché, siate onesti, avete mai visto una finale più brutta di quella di ieri? A partire dal momento della proclamazione della vincitrice (al quale han conferito meno suspense di quella che crea Maria De Filippi prima dell’ingresso di Tina Cipollari a Uomini e Donne nei panni di una cantante a caso, e meno gloria di quella che Silvia Toffanin riserva agli attori de Il Segreto quando scendono dalla scalinata di Verissimo) per finire a tutte quelle comparsate senza senso che sono servite unicamente ad allungare la puntata, io mai avevo visto un abominio simile.
Tra Leonardo Pieraccioni armato di piccone che sfonda la parete della cucina e per mezz’ora fa credere ai finalisti di aver vinto il Grande Fratello Vip e bla bla bla, il tutto solo per promuovere il suo ultimo film, un indispensabile balletto di Barbara e Valentina Bonariva fuori la porta rossa per comunicare a Manfredi che ‘in realtà Claudio Amendola ci aveva scherzato su, ma la sua fidanzata non aveva mai messo a repentaglio la loro storia in questo periodo di separazione forzata‘ (…e tipo un ‘chissene‘ non sarebbe stato più breve ed incisivo?) e la performance dei The Kolors sulle note del loro ultimo singolo, che per quanto io ami Stash Fiordispino -bisogna essere obiettivi- ieri c’entrava come i cavoli a merenda, io iniziavo a temere che la proclamazione del vincitore sarebbe stata interrotta dall’ingresso di Maria e Gonzalo intenti a giocare a nascondino con Esperanza, per dire.
La sagra della perdita di tempo, tipo che senza ste pagliacciate inutili saremmo andati a nanna alle dieci e mezza, per la gioia delle nostre occhiaie odierne.
A dare un senso a questa infinita serata, tutto sommato, due primi piani che -se non fosse che, passata l’enfasi del momento, potrebbero mettermi paura- sarebbe da farci un poster. Mi riferisco ovviamente a quello di Rebecca De Pasquale (che è riuscita a dimostrarsi una voltafaccia imbarazzante nei confronti di Simone persino nella serata finale, tra l’altro…) quando ha scoperto che tutte le carognate di cui si è resa protagonista in questi mesi non le son servite a nulla se non a regalarle una pazzesca figura di menta, e a quello di Alessandro che ancora sta digrignando i denti dalla rabbia di fronte a quel misero 5% di poveretti che lo volevano vincitore. Tra i due, comunque, il meno peggio alla fine è lui visto che, se ci fosse stata una come Rebecca al suo posto, nell’udire il primo applauso scrosciante nei confronti di Federica altro che rinnegarla in favore della ex, ci si sarebbe buttata a pesce creando la perfetta love story mediatica pur di arruffianarsi il telespettatore medio… Al Calabrese va quanto meno dato atto di aver fatto di testa sua senza farsi condizionare dal pubblico, e se il grande business amore con Lidia sarà davvero ‘per sempre‘ non potrò che essere contenta per loro (e per tutti quelli che si salveranno dall’interagire con due disagiati del genere, certo…).
In conclusione volevo fare un personale e sentito ringraziamento a tutti gli ex inquilini di questo Grande Fratello 14 che ieri sera sono stati fondamentali e indispensabili, giuro. Se qua e là leggo insoddisfazione per il trionfo di ‘quella furbetta di Federica, che ci ha marciato alla grande sul vittimismo altrimenti non avrebbe mai potuto vincere‘, sono stati proprio gli altri concorrenti, non degnando né lei né Simone della benché minima considerazione evitando non solo di salutarli al loro ingresso in studio, ma guardandosi bene dal congratularsi con lei per la vittoria, a dimostrare quanto -tra tutti- se la meritasse davvero.
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