Non vi so dire se mi mancasse più il Grande Fratello, la busta brutta brutta brutta o Barbara D'Urso al timone di un reality show, so solo che ieri sera in un colpo solo abbiamo recuperato tutto insieme dando il via alla trashata più colossale dell'anno. Già lo so.
Barbarella è tornata, col cuore che le scoppiava ma è tornata. E, se chi ben comincia è a metà dell'opera, la sobria mise da lei scelta per la prima puntata suggerisce sicuramente imminenti soddisfazioni.
Insieme a lei, in studio, Simona Izzo e Cristiano Malgioglio, ovvero la crème de la crème del Grande Fratello Vip 2. Opinionisti più scassaballe e con meno peli sulla lingua di questi due penso non si potessero trovare, e - giusto per non deludere le grandi aspettative che riponiamo su di loro - hanno iniziato sin da subito a lanciare perfide frecciatine qua e là agli elementi più discutibili del cast. La meraviglia.
Ecco, il cast. Vi leggevo, ieri sera, a lamentarvi sui social network del cast di questo Gf 15. "Eh, ma li conosciamo già tutti", "A che serve fare i casting se entrano i soliti noti", "Mi pare una succursale di 'Pomeriggio 5' però!" e così via.
E non posso darvi torto, dato che paradossalmente ci sono più volti noti in questo Grande Fratello Nip che al Grande Fratello Vip qualche mese fa (Carla Cruz, pace all'anima sua, su tutti).
La nuora di Gino Bramieri, il fidanzato di Nina Moric, l'ex di Paola Di Benedetto, la figlia di Bobby Solo, il flirt di Gianluca Vacchi, il Ken italiano, la palla al piede di Marco Ferri, il compagno della senatrice Stefania Pezzopane. Mancano giusto nani e ballerine, e il circo è al completo. Un variegato gruppo di casi umani che vuole sostituire l'etichetta di 'fidanzato di' o 'parente di' con quella di 'tizio del Grande Fratello'. Un salto di qualità non indifferente, oh.
Ma vi dirò che non mi viene manco da storcere troppo il naso all'idea che non siano 17 emeriti sconosciuti ad abitare la Casa di Cinecittà. Contenti loro di immolarsi quale carne da macello all'altare del sacro trash, che ce frega a noi se li conosciamo già o meno, alla fine?
Capisco la stizza delle migliaia di persone che hanno perso tempo coi provini per poi vedersi scavalcati da gente che bazzicava già nei salottini di Barbarella, però nella storia dei reality show giusto il Grande Fratello 1 aveva un cast interamente composto da volti ignoti. Dalla seconda edizione in poi s'è spalancata la botola dei soliti noti, e quelli che non avevano precedenti nel mondo dello spettacolo si potevano contare sulle dita di una mano. Monca.
Il punto forte di una trasmissione come questa, tuttavia, non è il grado di popolarità dei suoi partecipanti, quanto l'incastro delle loro svariate personalità, obbligate a convivere in uno spazio ristretto e a fare i conti con una serie di privazioni che possono determinare attriti e conflitti. E non c'è macellaio o superstar che tenga, se la selezione è fatta come si deve lo spettacolo è assicurato.
Anche a Uomini e Donne, del resto, vengono invocati ogni anno 'volti nuovi' sulle poltrone rosse, quando abbiamo gente già nota come Andrea Damante o Oscar Branzani che ha dato vita a dei signori troni e sconosciuti come Amedeo Barbato o Lucas Peracchi che hanno fatto percorsi imbarazzanti costellati da figuracce colossali. Come vedete la notorietà influisce relativamente, sono i caratteri a fare la differenza.
E secondo me di materiale succoso in questo Gf 15 ce n'è a sufficienza, tra bei ragazzi single che possono scatenare le fantasia delle shippers seriali e urlatori folli che esaspereranno il clima tempo tre giorni.
E' presto per esprimere delle preferenze, ma quelli che mi hanno colpita di più sono stati Matteo Gentili (altro che quei tre 'super boni' che hanno abitato nel Casale in questi giorni, qua sì che c'è del materiale interessante...), Baye Dame Dia (quel folle che intonava stornelli romani ed, entrando per la prima volta in Confessionale ed osservando il divanetto in pelle, ha esclamato "Nero su nero, per fortuna che ho la giacca colorata!"), Veronica Satti (la figlia di Bobby Solo che non vede il padre da 15 anni) e, ça va sans dire, Danilo Aquino che è già diventato la mascotte della Casa.
La palma del caso umano, invece, la assegno senza dubbio alcuno a Simone Coccia Colaiuta, quello che da anni le sta provando tutte pur di emergere. Con scarsi risultati, però. Vanta 1500 donne, più di 100 tatuaggi... numeri grossi, insomma, per compensare i centimetri che - a giudicare da quel ridicolo costumino verde che gli ha fatto indossare Barbarella - gli mancano da qualche altra parte, immagino. Come potesse fare lo spogliarellista con quel misero bagaglio che si porta appresso lo sa solo lui, poraccio.
Ma spero abbia lunga vita all'interno della Casa, che questi tizi disposti a tutto pur di emergere (compreso mandare messaggi hot nella notte a Lucia Bramieri pur di far parlare di sé), questi catalizzatori di naturale cinismo, questi generatori di estremo disagio finiscono sempre col diventare i miei preferiti.
In conclusione, va bene che Barbarella fa il 22% anche senza i Rodriguez, che è l’unica conduttrice a non aver bisogno della cartellina e che sa gestire le situazioni di panico come nessun’altra (tipo ieri con Aida Nizar, che ha liquidato e rimandato a settimana prossima nel bel mezzo del suo delirio, roba che la Marcuzzi si sarebbe impanicata e avrebbe iniziato ad urlare “Alviiiiin” a caso), ma se per le prossime settimane fanno in modo di farci andare a nanna prima delle due gliene sarò grata.