Alfonso Signorini, alla conduzione del Grande Fratello per il quinto anno consecutivo, si è raccontato in una recente intervista rilasciata a Il Corriere.
Parlando dell'attuale edizione del reality, il giornalista ha confessato che la concorrente Beatrice Luzzi "mi fa un certo effetto", ammettendo: "Becco di più con le donne che con gli uomini e lo dico con dispiacere". Da direttoriale editoriale di Chi, Signorini ha detto la sua su alcuni personaggi televisivi, partendo da Fedez, che nel 2013 pubblicò il brano Alfonso Signorini (Eroe Nazionale):
Una presa per i fondelli straordinaria. Credeva che mi fossi arrabbiato. Mi chiese: "Ma tu lo faresti il video vestito da supereroe?". "Mi metto la tutina aderente, ma solo se posso imbottirmi là sotto". Non sa quanto ho beccato.
Sulla separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi (che ha raccontato la sua verità nel docu-film Unica, uscito su Netflix il 24 novembre), il conduttore ha detto:
A Ilary voglio un bene dell’anima, ma anche Francesco è una gran brava persona. Fatti l’uno per l’altra. Mai avrei immaginato questa fine. Qui una riconciliazione è impossibile.
Invece, sulle possibili future nozze tra Belen Rodriguez e il nuovo compagno Elio Lorenzoni:
Lei è loca, potrebbe farlo. Vive la passione senza protezioni. E spesso ci ha rimesso.
Signorini ha poi raccontato l'inizio della sua storia d'amore ventennale con l'attuale compagno Paolo Galimberti:
L'ho conosciuto su una chat di Tiscali, sezione incontri. Il mio nickname era Perlage, il suo Traveller68. Mi contattò lui. "L’unico perlage che amo è quello del Blanc de Blancs". Mi incuriosì. Era il 2002, lavoravo con Chiambretti. Scoprimmo di abitare entrambi a Milano. Mi disse: "Ora sono in barca". E io sfacciato: "Ma è tua?". Sa, avevo certe aspirazioni. "E che auto hai?". "Una Aston Martin". "Ah". Pensai mi prendesse in giro. "Rientro stasera, se ti va ci vediamo più tardi", propose. Non potevo, ero ospite al Maurizio Costanzo Show. "Se ti va guardami in tv". Mi guardò. Portavo una giacca rosa, dissi una serie di scemenze. E lui sparì. Mi bloccò pure sul cellulare. Una settimana dopo si rifece vivo. "Scusami, sono stato maleducato, però mi hai un po’ scioccato, troppo esuberante. Eppure vorrei conoscerti". Ci siamo visti e da allora non ci siamo mai più lasciati.
Lo scorso anno, per qualche mese, i due si sono presi una pausa in quanto Signorini era "in un momento negativo ma non avevo il coraggio di parlargliene".
In pratica l’ho lasciato con un’intervista al Corriere. Si è arrabbiato molto. Però poi mi ha perdonato e siamo di nuovo insieme, felicemente. Se ci sposeremo? Paolo me lo aveva chiesto prima che ci lasciassimo, io ero contrario: "Non capisco perché noi omosessuali dobbiamo prendere il peggio degli etero". Ora sono più possibilista. Se me lo proponesse lo prenderei seriamente in considerazione.
Lo scrittore, che il 12 dicembre presenterà la riedizione del suo libro "Troppo fiera, troppo fragile. Il romanzo della Callas", ha poi parlato delle prime relazioni sentimentali. "Il primo bacio vero l’ho dato a 23 anni, a una ragazza", ha confessato, aggiungendo:
Presi una scuffia per la zia di un allievo, più grande di me, aveva 31 anni. Eravamo terrorizzati che scoprissero la tresca. Dovevamo sposarci a Sant’Ambrogio. Un giorno, davanti a un passaggio a livello, l’ho baciata. E ho scoperto l’attrazione fisica, quella vera. Vendeva condizionatori, mi tradì con un rappresentante egiziano. Mandammo indietro i regali, tra cui un corredo della Rinascente. Non volevo più saperne dell’amore. Dentro di me lo sentivo che i miei veri interessi erano altrove, ma i condizionamenti esterni erano troppo forti. Reprimevo. Quando c’era sciopero dei mezzi, andavo a piedi fino a Bruzzano. Sulla strada c’erano le prostitute. Mamma si raccomandava: "Non fermarti dalle donnacce". Quel tratto, per paura, lo facevo di corsa.
Poi, conobbe Laura su un pullman: "Ragazza stupenda, romana, diretta al mio stesso albergo. Fu amore. E con lei ho passato sette anni da dio. Ero innamorato pazzo. Intelligente, mi ha dato parecchio filo da torcere. Ogni weekend venivo a Roma in treno, con la gabbietta del gatto". Signorini ha spiegato che "se vedevo un bell’uomo lo guardavo e basta. Ero affettuoso, facevo i mestieri, la spesa, preparavo la cena". Però, anche Laura lo tradii:
Il nostro rapporto entrò in crisi, io avevo mollato la scuola per fare il giornalista. A Laura quel mondo non piaceva. Ci siamo allontanati. Finché un giorno ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti con grande onestà che era meglio chiuderla lì per non farci del male. Mi tradii con il maestro di tennis. Ci ho sofferto, ero preso anima e corpo. E forse anche per ripicca - cornificato due volte su due - ho fatto il salto della quaglia, tra mille turbamenti. Avevo trent’anni e passa, non ero mai stato con un uomo, pur convivendo con certi pensieri. Mi sono detto: "Se sono stato un fallimento come fidanzato è perché non ho voluto ascoltare quella voce dentro di me". Però non sapevo come assecondarla, non ero pratico.
Dopo un po', ebbe la prima relazione sentimentale con un uomo:
Risposi ad un annuncio su Seconda mano di Robert, modello. Appuntamento in aeroporto. Bellissimo, ma truzzo. Jeans, canotta, cicca, valigia con adesivi. "Certo che Pariggi è sempre Pariggi". In hotel si buttò sul divano a guardare le partite. "Se famo du spaghi?". Mi crollò la libidine. Lo mandai alla tour Eiffel. Lasciai i soldi sul comodino e me ne andai. Poi ho scoperto Cuba, lì andavi a colpo sicuro. Avevo la tessera della Lauda Airways, partivo 2 o 3 volte al mese. Il mio primo uomo fu Ulisse, durò un anno. Voleva venire in Italia, col cavolo che ce lo portai. Era soltanto sess0.
Signorini ha anche ammesso di aver tradito, avendo avuto però "l’onestà intellettuale di ammetterlo":
L’ho fatto per esigenza fisiologica, non con il cuore o la testa. Certo, se lo fai, devi essere disposto a subirlo.