Grande Fratello, Beatrice Luzzi svela le due cose che vorrebbe fare adesso che è fuori dalla Casa. E su Giuseppe Garibaldi…

Beatrice Luzzi è stata indubbiamente - volenti o nolenti - LA protagonista dell'ultima edizione del Grande Fratello. Odiata dalla maggior parte dei suoi coinquilini e amata invece dal pubblico e dal popolo social (anche se poi sul filo di lana hanno dato la vittoria a Perla Vatiero), l'attrice romana ha animato per sei lunghissimi mesi le dinamiche del reality show di Alfonso Signorini.



Apprezzata per la sua tenacia, la cultura, e - diciamola tutta - anche per le sue analisi, con il tempo sono stati compresi anche i suoi spigoli.

In una lunga intervista rilasciata a Chi, il settimanale diretto proprio dal padrone della Casa di Cinecittà, la Luzzi ha raccontato di essersi allontanata dai riflettori in seguito alla maternità:



Il mondo dello spettacolo è per antonomasia poco prevedibile, non puoi programmare la tua vita familiare. Ma la sfida più difficile è mentale: esprimere arte in forma di emozioni, di pensiero e di attività quando si hanno i figli non è semplice. Perché essere madre ti regala una felicità divina, ma richiede un’attenzione costante all’organizzazione della giornata, degli imprevisti ed è necessaria una visione pragmatica. Adesso che i ragazzi sono cresciuti, hanno 13 e 15 anni, posso approfittare di tutta la meraviglia dell’infanzia che mi hanno trasmesso e finalmente tornare alla mia natura artistica. E, quell’investimento, posso riscuoterlo.

Nonostante non abbia calcato i set, ha continuato comunque a lavorare:

Ho fatto lavori nell’ambito della comunicazione, della direzione creativa, della regia che non mi chiedevano di apparire. Se sei madre non puoi doverti truccare sempre, stare attenta ai capelli, andare in palestra. Sono stata una madre devota, ho messo i ragazzi al primo posto. E l’ho fatto perché sapevo che doveva essere così, è il motivo per cui ho aspettato tanto ad avere figli. Ho avuto la fortuna di trovare l’uomo giusto al momento giusto, quando ero pronta a dedicarmi ad altre vite.



La Luzzi ha parlato poi del papà dei suoi due figli: il giornalista Alessandro Cisillin:

Sono molto soddisfatta di quello che io e Alessandro abbiamo fatto: sono solidi, sicuri, abbiamo un rapporto di grande confidenza, intimità, libertà. Hanno avuto la fortuna di avere due genitori che non li hanno mai traditi. Abbiamo mantenuto tutte le promesse: li abbiamo accompagnati a scuola, a fare sport, abbiamo letto loro le favole tutte le sere per dieci anni. Ci siamo stati con amore

Come coppia ci ha logorato, perché non eravamo più due, siamo diventati quattro. L’amore si è sublimato in una forma genitoriale di connessione, di visione, di lealtà che, però, non si traduce in termini di passione di coppia, condivisione di interessi, divertimento. Siamo i parenti più stretti: affidabili come famiglia, ma non come coppia.

La Luzzi ha continuato:

Nella Casa ho fatto quello che sapete, ma non era mai successo prima e questo è il grande punto di domanda, oggi. Dopo che io e Alessandro ci siamo lasciati, ci siamo dovuti riorganizzare e non abbiamo avuto il tempo o la voglia di distrarci. Adesso che i figli sono grandi e ho avuto questa parentesi al Gf, non so cosa succederà. Non ho avuto ancora il tempo di mettermi davvero in ascolto. Non ho capito se siano mutati gli equilibri, ma penso, in ogni caso, che siamo pronti a un eventuale cambio di rotta da parte mia o di Alessandro.

L'attrice di Vivere ha poi confessato cosa la Casa ha rappresentato per lei:

Per me la Casa, insieme con tante difficoltà, è stata anche una sorta di ricreazione. Al Gf devo una cosa importante: ho potuto prendere una pausa dalla responsabilità del quotidiano. I primi giorni, fino a quando non sono diventata bersaglio degli altri concorrenti, sono stata bene. Poi, in un certo senso, per difendermi, ho ripreso a lavorare.

E su Giuseppe Garibaldi:

Certamente la storia con Giuseppe avrei voluto viverla con spensieratezza, perché, stando lì dentro, provavo meno senso di colpa nel tradire la devozione verso la famiglia. Ed ero amareggiata quando ho capito che non c’erano le condizioni per farlo. Io e Giuseppe ci stavamo perdendo momenti belli che non avrei potuto recuperare fuori. Lui non lo sapeva, ma io sì: la leggerezza, la possibilità di distrarmi da quelle che sono le responsabilità della vita... era difficile da capire per un ragazzo.

I miei figli hanno conosciuto una parte del mio carattere che non conoscevano. Mi hanno detto che li ho resi fieri perché sono stata autentica. E mi hanno augurato di fare ciò che mi rende libera e felice. Non hanno pensato al giudizio degli altri, ma al mio bene.

La Luzzi ha parlato di quello che vorrebbe fare una volta uscita dalla Casa:

Per prima cosa vorrei fare un grande ritrovo con le persone che mi hanno sostenuto in questi mesi. E poi mi piacerebbe condurre un programma tutto al femminile. Amo le donne e, non avendo figlie femmine, quando i miei figli portano a casa le loro amiche ci parlo per ore: hanno velocità, ritmo, ti raccontano le cose in maniera dettagliata, mentre i maschi ci mettono molto di più a dire mezza parola.

Nella Casa Bea ha perso suo padre.

Aveva 86 anni e, da 4-5 anni, viveva in una camera, si muoveva meno, non era lucido e non ne poteva più. È stato un padre che ho amato molto, che mi ha cresciuta con grande indipendenza, mi ha parlato di tutto, mi sono anche scontrata con lui, ma mi ha permesso di non avere la sensazione o il rimorso del “non detto”. Ho un rapporto particolare con la morte, sono convinta che ci sia ben altro dopo la vita, che siamo infiniti e connessi. Credo che a una certa età sia auspicabile andare a vedere cosa c’è di là. È stato straziante prima, quando mio padre ha cominciato a stare male, quando ho visto che non aveva la forza nemmeno di vedere i suoi nipoti, che amava tantissimo.