Grande Fratello, Massimiliano Varrese e l’avvicinamento a Beatrice Luzzi: “Dall’altra sera è scattato qualcosa, mi piacerebbe conoscerti”

Nella Casa del Grande Fratello, sembra essere almeno temporaneamente archiviata la faida tra Beatrice Luzzi e Massimiliano Varrese.



I due attori, complice la realizzazione del cortometraggio su Romeo e Giulietta, si sono avvicinati lasciandosi andare a confidenze sul loro percorso. "Grazie per questi tre giorni" ha esordito Massimiliano, confessando alla coinquilina di volerla conoscere meglio:

Presi dalle cose ci siamo sfogati l’uno sull’altra. Io nel momento in cui ti dovevo chiedere scusa ti ho chiesto scusa sinceramente. Alcune volte sono andato in eccesso però il peso di quello che vivo non era facile, ma non torniamo sul discorso. Nelle ultime settimane ho cercato proprio di smorzare sta cosa nostra, poi magari ci siamo beccati in puntata perché era inevitabile su certe cose anche se potevamo evitare. Veramente, dall’altra sera in poi per me è cambiata la cosa, è scattato qualcosa. Lo sento proprio. E conoscerti mi farebbe molto piacere, piano piano con i nostri tempi.



Intenzionato ad approfondire la conoscenza con Beatrice, l'attore ha fatto presente che, quando in Confessionale gli hanno chiesto la sua opinione sulla donna, lui ha risposto: "Sono molto contento, poi lei dice che è imprevedibile quindi vediamo". Difatti, la Luzzi ha ammesso di essere "molto alla giornata", sottolineando:  

Io sono imprevedibile ma non cattiva, non ho fatto strategie contro nessuno se non contro me stessa. Faccio tutto in maniere estemporanea e ti può mandare fuori strada.



Quindi, Massimiliano le ha confidato di percepire la coinquilina molto simile a lui: "A volte ci diamo la zappa sui piedi da soli perché siamo focosi e passionali. Siamo molto simili su certe cose come carattere". Dal canto suo, Beatrice ha evidenziato come queste similitudini si siano palesate nei rapporti con Giuseppe Garibaldi e Heidi Baci:  

Essendo stati così coinvolti dai nostri figli ed essendo abituati ad uno scambio così sensoriale e profondo, inevitabilmente abbia ricercato persone molto giovani. Io ho avuto un rapporto quasi materno perché glie ne ho fatte passare tante, come può fare una madre, fino a quando ho dovuto fare i conti con l’evidenza. Siamo tornati liberi. 

Parlando del bidello calabrese, Beatrice ha aggiunto che non ha alcuna intenzione di tornare sui suoi passi alla luce delle frasi pesanti pronunciate dal 30enne:

Sono un po’ dispiaciuta di una cosa: la mia imprudenza - mia mamma non sarà sorpresa - ha mandato un messaggio sbagliato. Le ragazze non possono permettersi quello che mi sono permessa io. Non ci si può lasciar andare con una persona che non si conosce minimamente bene perché quando la smascheri…Mi sono resa conto che c’era un doppio, triplo, un quadruplo gioco in atto. Da quando sono cominciate le incursioni, al di là della confusione sua che è comprensibile, ne ha dette tre o quattro pesanti che raccontano di qualcuno che non è come lo credevo.

Quindi io mi posso permettere questa imprudenza, un po’ per l’età, un po’ perché sono un personaggio particolare, ma le ragazze di 20/30 anni dovrebbero essere più prudenti di me. Non avremmo avuto lasciarci andare così. Bisognerebbe tornare come eravamo, più liberi. Poi a me dispiace se si interrompe il suo percorso per questa faccenda, mi sento responsabile. Però effettivamente ne ha fatte troppo grosse, non può non prendersene la responsabilità. 

Di tutta risposta, Massimiliano le ha fatto notare che Giuseppe è in cerca del suo perdono, giustificando l'atteggiamento del calabrese:

L’uomo a 30 anni è meno attento, gli servirà per crescere. Gli ho detto che ha sbagliato con te. Secondo me il fatto che tu non lo abbia scusato a lui pesa come un macigno. 

Beatrice, però, è sembrata piuttosto ferma sul punto: non può perdonarlo perché non ha intenzione di mandare un messaggio sbagliato, anche se le dispiacerebbe se, a causa della situazione venutasi a creare con lei, venisse eliminato:

Non posso perdonarlo. Intimamente lo perdonerei ma non siamo in una vita privata qua, abbiamo una responsabilità morale molto più alta.