Grande Fratello: l’opinione di Ebuc sulla quarantunesima puntata

Ieri sera su Canale 5 è andata in onda la quarantunesima puntata del Grande Fratello, il reality condotto da Alfonso Signorini con Cesara Buonamici nelle inedite vesti di opinionista.

A commentarla oggi per noi c’è Ebuc, uno degli storici utenti del nostro sito. Eccovi la sua opinione:

Sinceramente, quando quando quando finisce quest’edizione del Grande Fratello?

Oggettivamente non è più un reality. E’ un lapalissiano accanimento contro la tenuta dei nervi della gente da casa.

Così come un telespettatore non dovrebbe vedere anno dopo anno, da quindici anni a ‘sta parte, Gemma Galgani in tv sublimare in un aerosol di polvere nell’aere, al contempo un programma, al cui interno è reclusa della gente h24, non può (e non deve) durare 8 mesi.

Una cosa così già c’è, e non si chiama Casa del Grande Fratello a Cinecittà ma Casa Circondariale a San Vittore.

Anche perché quando chiudi all’interno di uno spazio ristretto l’equivalente della popolazione di un paesello molisano, poi succede quello che stiamo vedendo in questi ultimi mesi: gente che sta male e viene portata in ospedale o ancor peggio un susseguirsi di lutti, che tutto sono fuorché quello che ti aspetti di vedere quando accendi la tv, ti vuoi rilassare e svagare.

Diciamocela tutta. Se io guardo il Grande Fratello non voglio vedere una donna piangere il padre morto, un uomo il suocero dipartito o il bidello calabrese cadere come un 80 enne ad agosto perché si è scordato di prendere il Polase. Io voglio vedere Katia Pedrotti e Patrick Pugliese che si sputano dello champagne in faccia (previo rutto) in suite, voglio vedere una Mascia Ferri che chiama a sé uccelli o un Lorenzo Flaherty che alle 5 di mattina raschia il fondo di una pentola di fagioli con salsiccia.

Seriamente, ma quest’anno c’è gente là dentro che ha lasciato a casa figli che imparavano la tabellina del 7 e che ora, uscendo, se li ritrovano a chiamare il commercialista per chiedere se il Gaviscon è detraibile dal 730, eddai su. Però questo passa il convento e questo tocca commentare.

Inizio di puntata con Beatrice Luzzi vs Grecia Colmenares, che riassumerei così:

Perché era anche ora che Beatrice facesse cadere questo ultimo briciolo di buonismo che preservava nei confronti di Grecia e gliene dicesse quattro.

La venezuelana, con la scusa dei fraintendimenti (cit. Chiara Ferragni) dovuti alla lingua italiana, sono MESI che tira stilettante al vetriolo mica da ridere. La cosa peggiore, poi, sono i suoi racconti dettagliati, conditi con una dovizia di particolari da far impallidire la buonanima di Jessica Fletcher ma che puntualmente vengono commentati così: “Ma Grecia questa cosa non è mai successa!“. Oh, TUTTI ogni santa volta dicono questa frase. Ma allora è lei che inventa le cose, perché detta papale papale, al netto di questi battibecchi la Colmenares in quella Casa ha la stessa utilità del secondo membro degli 883 che Max Pezzali si portava in giro per l’Italia unicamente per bilanciare la macchina e garantire un’uniforme consumo dei pneumatici.

E quando pensi che al peggio non c’è fine, ecco che compare il banner in sovraimpressione “in studio sta per entrare Perla per chiarire con Mirko“, e tu ti fai il segno della croce e chiami Olga Fernando per farti tradurre quello che di lì a poco dirà la Vatiero.

Piccola premessa. Perla non la sopporto, ma non la sopporto come personaggio televisivo, non umanamente. Alla fine è una ragazza come tante messa in un contesto che proprio non fa per lei. La cosa che non capisco è il seguito che ha. Detto tra noi, ma come puoi avere come idolo una che parla come buonanima di Don Lurio fumato di crack? Boh.

Ma torniamo alla puntata. Mirko e Perla… Perla e Mirko (Ah, i Perletti giuro che gli hanno pure dedicato una canzone!):

Fondamentalmente non sono mai usciti da Temptation Island. Loro solo quello hanno fatto in tv, quello è il loro curriculum e quello continuano a fare: la coppia in crisi. La prova ne è stata la scorsa sera.

Si erano riappacificati 7 giorni fa? Era riesploso il bruciante amore come testimoniavano gli occhi del Brunetti?

Eccalá che siamo da capo a dodici.

La tentatrice tubero munita (Greta Rossetti) scompare e viene sostituita dal tentatore legume munito (Alessio Falsone), la coppia va in crisi, si lasciano ma forse anche no e via di infiniti chiarimenti centellinati puntata dopo puntata, come una goccia cinese che ti logora il sistema nervoso.

Perché ditemi tutto, ma per piacere non esaltiamo Mirko dandogli “dell’asfaltatore” per 3 frasi preconfezionate dette contro Perla ieri. Mirko ieri era così tanto infervorato dalle attenzioni della sua perlina per Alessio che mentre lei era in studio, e parlava, lui era così:

… a chiedere che fare all’autore di turno ed a sistemarsi il vestito della serata in #ADV.

Sono creature nate dall’incubatrice Elios, una cosa sanno fare: procrastinare il più possibile. Perché qualcuno ha capito se Mirko e Perla si son mollati? No. Quando lo sapremo? Nelle prossime puntate.

Altro giro altra corsa, e venne il momento della Gesù Cristo degli atenei. Di chi parlo? Ma ovviamente di Anita Olivieri. Se l’altissimo moltiplicava pani e pesci, lei fa lo stesso con lauree.

Tralasciando il modo becero in cui ha scaricato quel boccalone di Giuseppe Garibaldi, che seriamente credeva di piacerle, la sua nuova fobia di firmare autografi all’orda di fans che la seguiranno al cinema, e le lacrime da 12enne usate per uscire dal KO tecnico inflittole dall’immarcescibile Luzzi, eccola in quattro e quattr’otto scaricare il suo unico amore Edoardo (a cui pensa da 7 mesi) per lui, il nuovo tombeur de femme italico, un uomo il cui sorriso si vede dallo spazio al pari delle cave di Marmo a Carrara… Ladies and Gentlemen: Alessio Falsone!

Improvvisamente son tutte innamorate del 31 enne milanese, tutte pazze di lui. Ma forse forse che arrivati alla fine quando tutti sono utili ma nessuno indispensabile, le coppie hanno più chances di sopravvivere? Nel dubbio io come Bea un saluto ad Edo lo mando.

Mi son tenuto l’argomento più ostico alla fine per due motivi. Essendomi sfogato le righe precedenti, viene fisiologicamente edulcorato e soprattutto perché essendo un’opinione pubblica serve anche tenere toni educati e pacati.

Esimia Cesara Buonamici, la prego legga queste frasi:

Alla luce di queste auliche terzine rivolte per mesi contro Beatrice dalla Casa le sembra ancora che la Luzzi sia esagerata, livorosa e cattiva?

In caso di risposta positiva me lo dica nell’orecchio, la odia mica perché la parte di Eva Bonelli in Vivere era stata offerta a lei e poi soffiatale via dalla rossa? Perché davvero io un odio così atavico di Cesara nei confronti della Luzzi non me lo spiego.

Smettendo di fare il minchi*ne io una risposta me la sono data, o almeno c’ho provato.

La Buonamici soffre tantissimo Beatrice, accusa il fatto di non riuscire a sovrastarla per dialettica, intelletto e soprattutto POPOLARITÀ. La lettura che io ne do è come se fosse entrata in competizione con lei, malcelando questo sentimento goffamente con sporadici finti complimenti che assolutamente non pensa, ma che sa che deve fare, una sorta di contrappasso impostole dal ruolo di opinionista.

Perché, detta tra noi, Cesara Buonamici è la peggiore opinionista della storia dei reality italiani. Averle dato quel ruolo è un po’ come se un funambolo assumesse Joe Biden per farsi dare lezioni di equilibrismo: follia.

S’è fatta ‘na certa, e mentre Massimiliano Varrese litigava con Letizia Petris protetta da Paolo Masella che per tutta sera ha avuto la stessa mobilità di un lichene sotto Fentanyl, ecco arrivare il verdetto televoto che vede il trionfo della serafica asfaltatrice Simona Tagli.

Le altre due l’han presa bene direi.

In nomination va praticamente mezza casa, con Simona votata da tutti ma che tutti farà fuori giovedì.

Direi che ho detto tutto, no? Cioè è stato un po’ come cavare il sangue da una rap… Oh no, suonano di nuovo e so già chi sono!

A ‘sto giro però son preparato. Se l’aglio accoppa i vampiri e la Bibbia accoppa Satana, secondo me questo…

… dovrebbe fermarli.

Ps. Vi farò sapere se alla fine han vinto loro o se abbiamo RESTAURATO un rapporto civile.