Grande Fratello: l’opinione di JenLaFlaca sulla trentasettesima puntata
Redazione Febbraio 20, 2024
Ieri sera su Canale 5 è andata in onda la trentasettesima puntata del Grande Fratello, il reality condotto da Alfonso Signorini con Cesara Buonamici nelle inedite vesti di opinionista.
A commentarla oggi per noi c’è la nostra lettrice JenLaFlaca. Eccovi la sua opinione:
“Del senno di poi son piene le fosse“, direbbe Alex non Schwazer ma Manzoni.
Questo pensiero mi ha attraversato un già provato cervello ieri sera, durante la visione di un’altra spumeggiante puntata del Grande Fratello.
Tutto un “ma se“, “ma pensa che bello sarebbe stato“, “ma chi me lo doveva dire ammè!“. Una sequenza di rimpianti e nostalgie che in un attimo mi sono vista seduta su una panchina davanti ad un cantiere a pensare ai massimi sistemi. Il brio, proprio.
Quel clima di riappacificazione generale che ha aperto la serata mi ha fatto riflettere per l’ennesima volta sul fatto che sarebbe stato bello se tutto ciò fosse arrivato molto prima, tipo due mesi fa, con un programma agli sgoccioli.
Ma voi ve lo ricordate il Grande Fratello che durava 100 giorni, sì? Il tempo di capire da dove si entra e da dove si esce e già è finito.
Adesso anche solo per imparare a memoria la planimetria del loft di Cinecittà ci vogliono 4 mesi minimo. Confessionale, Tugurio, cortiletto Tugurio, confessionale Tugurio, Mistery, Superled, giardino, passerella, Suite, stanza sponsor, magazzino, stanza Mughini, stanza Ciro. Un casino.
Abbiamo visto una Beatrice Luzzi insolitamente quieta, “prudente” come dice lei, schietta ma pacata. Quanto sia studiato questo atteggiamento e quanto sia invece frutto di un esaurimento nervoso galoppante non è dato saperlo, ma io personalmente ho gradito.
Lo dico da un pezzo che le sarebbe bastato meno, ma mooolto meno (tipo due mesi in meno di permanenza, per esempio) per emergere ugualmente su questo cast di cervelloni, scegliendo con cura le famose battaglie da combattere ed evitando con altrettanta lungimiranza i merd*ni pronti lì per essere calpestati. Sarebbe stata forse quell’edizione che doveva essere nei propositi di PierSy: via gli eccessi, via il disagio dei social, via gli occhi crepati di sonno della sottoscritta.
E vabbè. Rimpianto dopo l’altro, ma tu pensa pure che bello se Mirko Brunetti e Perla Vatiero avessero lasciato Temptation Island insieme. Aaaaah, che pacchia proprio! Non sarebbero mai entrati al Grande Fratello, o forse sì. Magari uno solo, però, e l’altro fuori a fare il tifo, a mandare aerei insieme a zia Giusy, ad aspettare per limonare duro in passerella durante una sorpresa o per fare la proposta di matrimonio.
Altro che la scena di ieri, con un Mirko ormai distrutto, pallido come un cencio pallido, dimagrito, provato da mesi di fiction. Lo stesso Mirko che a più riprese in questi mesi (avete capito, MESI!) ci ha ricordato che lui e Perlina avrebbero dovuto parlarsi in privato, senza telecamere. E poi invece te lo ritrovi sempre lì. Che entra da una porta, esce da un’altra e poi tu pensi di essertene liberata e invece lui è ancora lì.
E allora ho capito che ‘sta planimetria è articolata, ma io non posso vivere con l’ansia che se mi bussano al citofono mi ritrovo Mirko Brunetti che vuole un confronto con me.
Mesi e mesi di inutili post su Instagram, inutili tatuaggi, inutili confronti, e poi eccoli lì, te li ritrovi che si dicono che si amano e che l’amore non è mai finito. Pensarci prima no?
Tra l’altro i Perletti mi perdoneranno (e spero non mi mandino Mirko a bussarmi a casa con l’ordine Amazon delle testine di ricambio del mio spazzolino elettrico) ma io non ho mai capito il seguito che hanno questi due ragazzi, cioè come la loro storia possa appassionare tanti fans. Non trovo pathos, non trovo emozione, non trovo una narrazione avvincente. Cioè io Costantino e Alessandra o Salvatore e Paola a Buona domenica me li ricordo, era tutta un’altra cosa. Sempre ad uso e consumo esclusivo del pubblico guardone, certo, ma almeno era divertente.
Cioè io ho visto più pathos in 5 secondi di alcuni frame di Sanremo 2024 che in 8 mesi di Perletti.
Un senso di rimpianto definitivo me lo ha dato il blocco dedicato al redivivo Giuseppe Garibaldi. Un altro che esce, entra, entra, esce, sempre più magro pure lui. Povero, dispiace, ma questo è quando decidi di stare 6 mesi chiuso dentro ad un ammasso di lamiere invece di farti una bella gita all’aria aperta. Non al ristorante, per carità, che poi succedono i casini, ma al mare magari.
Ma come sarebbe bello se il Grande Fratello lo facesse l’Intelligenza Artificiale, eh? Mediaset risparmierebbe sui cachet e il pubblico potrebbe avere delle dinamiche finalmente ciccione, suggerite di volta in volta dal suo gradimento, e non da autori incompetenti.
Cioè io una mattina mi sveglio e decido che Anita Olivieri deve essere simpatica? Lo scrivo sui social e la settimana successiva l’AI me la trasforma in un mix fra la Cortellesi, Geppi Cucciari e Michela Giraud.
Poi voglio che, che ne so, Beatrice sia diplomatica? Pochi giorni et voilà, un incrocio fra Boutros Ghali, Carlo Conti e Amadeus (Ciao, Ama! Grazie per le gif!).
Ma vogliamo esagerare e pretendere il massimo, vogliamo per dire un Massimiliano Varrese non vendicativo, generoso e umile? Ci pensa l’AI!
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Eeeeeeeee vabbè, accontentiamoci di questo cast!
Cito quindi in ordine sparso Stefano Miele, a me è simpatico e ieri mi ha fatto scendere pure qualche lacrimuccia.
Dovrebbe essere più incisivo, un po’ meno parac*lo, ma di Zorzi ce n’è uno e tutti gli altri son nisciuno.
Paolo Masella e Letizia Petris io li citerei pure, ma non riesco. Sono felice per loro perché finalmente hanno consumato in Suite la loro divorante passione, ma io qui ho un cantiere da seguire che mi appassiona di più e quindi scusate.
Nota di merito a Simona Tagli versione kamikaze. Ho trovato ipocrita la ricostruzione del caso Greta Rossetti nella scorsa puntata (scusa Isa cara ma per la prima volta non sono stata d’accordo con la tua opinione, ora vado ad inginocchiarmi sui ceci).
Ha ragione da vendere.
Tutti in Casa in queste settimane hanno consigliato a Greta di essere più chiara, di evitare certi atteggiamenti con Vittorio Menozzi o Sergio D’Ottavi perché il rischio di essere fraintesa c’era, e va bene se sei una persona “fisica” ma certe confidenze magari è meglio risparmiarsele in un contesto del genere, soprattutto se vieni da mesi di sh*tstorm che a tuo dire ti hanno fatto soffrire come non mai. Nessuno critica le curve, vere o di plastica che siano, non è che bisogna essere una sciattona e trascurare la propria femminilità (come ci tiene a sottolineare Anita l’empatica), ma si può vivere anche senza stare costantemente appiccicata tet*e in faccia a qualcuno.
Perla, che ora fa la bestie di Greta, una volta, guardandola arrivare in salone, sibilò ad una delle sue compari “ma questa la gonna se l’è dimenticata?“. E anche in questa puntata non le ha risparmiato commenti acidi con il fido Marco Maddaloni. Non è che non si possano avere due tett*ne, due labbroni e sbattere continuamente gli occhi da cerbiatta, è il MODO in cui si usa tutto ciò che è legittimo commentare.
Brava Beatrice ad usare la parola “seduttiva” che è ben diversa da “seducente” e racchiude l’essenza di cucciolo Greta. La Tagli mostrava le curve in tv, è vero, si è proposta lavorativamente parlando in quel modo, ma poi nella vita privata saranno stati straca**i suoi com’era veramente. Che cavolo c’entra parlare di solidarietà fra donne! Al massimo non è stato elegante fare certi commenti, certamente, e le parole hanno un peso, certamente. Le parole di TUTTI però, allora. Alzi la mano chi trova che nel cast di quest’anno del Grande Fratello ci sia qualcuno di elegante, verbalmente e non. Essù.
E in fondo è quello che pensiamo tutti, essù di nuovo. Se fai la fatalona poi è normale che alla gente passi un po’ la voglia di scavare in profondità, perché è quello il modo in cui ti proponi. E a me già fa fatica dire buongiorno di prima mattina al panettiere, sai che cac*hio mi frega di scoprire quanto in realtà sia profonda e sensibile Greta Rossetti.
Comunque via Vittorio, dentro Alessio Falsone. Dentro Sergio, pure, Peccato perché io ho una particolare predilezione per Sergio, e invece al netto di tutto, dei suoi occhi bellissimi, della sua gentilezza, della sua profondità d’animo, della sua leggerezza, pure lui appena vede patate volare in campi di tuberi… no, aspetta com’era la metafora che ha usato?
Chiudono la puntata delle nomination senza sorprese, a parte quella ridicola scenetta di Rosy Chin, a proposito di eleganza e sguaiatezza. In buona compagnia di Perla che fondamentalmente, volente o dolente, non ha mai sentito in vita sua il detto “fare l’elefante in un negozio di cristalli“. Daje a ride, proprio, da sganasciarsi!
E chissà perché, sempre a proposito di nomination, non hanno fatto vedere la clip in cui in settimana Anita e Letizia si dicono pronte a votare proprio Perla, prima o poi, per salvaguardare i veterani. Sarebbe esplosa la Casa. In un’altra vita, dai. In un altro Grande Fratello, quello artificiale magari.
Mò vado che mi si è fatta ‘na certa e sennò per tirare avanti tutta la giornata mi ci vuole ben altro, di artificiale. Vi attendo per una nuova ed entusiasmante puntata tra meno di 72 ore. L’impazienza.
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