‘Grande Fratello Vip 2’: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Se la quarta puntata della seconda edizione del Grande Fratello Vip è stata difficile per Ilary Blasi e Alfonso Signorini, figuratevi per noi poveri telespettatori da casa. Un brutto spettacolo, onestamente, per molteplici ragioni.



Partiamo dall'affaire Marco Predolin, espulso in pompa magna dopo una bestemmia proferita nella notte. E qui devo subito fare una premessa. In uno Stato laico quale dovrebbe essere il nostro ho sempre trovato abbastanza assurda l'incredibile disparità di trattamento riservata - nella storia dei reality show nostrani - ai bestemmiatori piuttosto che ai concorrenti maleducati e/o aggressivi e/o verbalmente violenti. Per quanto mi riguarda, una bestemmia mi infastidisce né più né meno di un qualsiasi insulto o di una qualsiasi offesa verso altre persone. Quindi che dopo 'mannaggia' uno faccia il nome di una divinità o della vicina di casa, almeno per quanto mi riguarda, il problema è il medesimo. Non si fa (o almeno non si dovrebbe fare...), punto.

Ma siamo in Italia, la laicità è sempre un concetto abbastanza utopico da queste parti e pertanto a Predolin andava riservato il medesimo trattamento che hanno subito, negli anni, i vari Massimo Scattarella o Guido Genovesi. O a tutti o a nessuno, e ormai va così.



Che poi il Grande Fratello ieri sera abbia calcato la mano su Marco e sulla sua espulsione alla ricerca di qualche punticino di share in più è evidente, però da qui a fare di lui un martire anche no, ecco. Perché personalmente non avrei manco aspettato la bestemmia per cacciarlo fuori dalla Casa, ma l'avrei rispedito da dove era venuto già una settimana fa. Un concorrente così sgradevole poche volte l'ho visto. Maleducato, irrispettoso e veramente ma veramente stupido. Se non fosse stato per la panza e i capelli bianchi, avrei faticato a distinguerlo da un Luca Onestini o un Ignazio Moser quanto ad immaturità e bimbominkiaggine. Anzi, probabilmente mi sarebbero sembrati più adulti e ponderati questi ultimi.

Predolin di sparate fuori luogo, aberranti e di dubbio gusto ne ha inanellate sin dall'inizio del programma una dopo l'altra insieme al suo degno compagno di merende Jeremias Rodriguez (oh, manco il tempo di apprezzarlo nella seconda puntata che mi ha costretta ad un repentino passo indietro... come non detto, avevo preso un bel granchio mi sa!), e per quanto mi riguarda sarebbero stati entrambi da sbattere fuori senza appello per l'inammissibile aggressività che - pur essendo consapevoli di essere ripresi 24 ore su 24 - hanno tirato fuori in più di un'occasione. E se lo fanno lì dentro, in diretta tv, figuriamoci che begli elementini che sono fuori...



E a proposito di inammissibili aggressività, ho trovato disgustoso l'attacco di Alfonso Signorini ai danni di Giulia De Lellis. Troppo facile sbraitare contro la più detestata della Casa per racimolare qualche applauso dagli haters che non vedevano l'ora di vedere la Lelli messa alla gogna in diretta nazionale. Troppo facile attribuirle parole non dette per fare del becero populismo. Troppo facile farlo a distanza di sicurezza, quando a te è concesso tutto il tempo che vuoi e lei al massimo la silenziano dalla regia.

E anche qui devo fare un'altra premessa: a me Giulia piace moltissimo, chi ci legge lo sa, ma non per questo ho condiviso le sue esternazioni riguardanti l'omosessualità e dintorni. Anzi, le ho trovate di un'ignoranza abissale, roba che forse forse qualche libro in più - anche se si annoia già scorrendo la quarta di copertina, come ci ha ricordato qualche giorno fa - converrebbe se lo leggesse che sicuro male non le farebbe. Però sottolineo ignoranza, non omofobia, e c'è una bella differenza.

Pensare che se un bimbo cresce con due genitori gay da grande si riscoprirà sicuramente gay mi fa sorridere, tanto è un pensiero sciocco. Quello che fa specie è che non arrivi da un'ottantenne vissuta sulle montagne ma da una ventenne di mondo, però è il suo pensiero. Lo si può criticare, contestare, ci si può ironizzare sopra, ma alla fine non ha offeso nessuno. Se non la sua intelligenza, probabilmente.

Diverso il discorso sui bicchieri e sulle sigarette che, qualora condivisi con "un drogato, un gay", non vorrebbe ricevere indietro. Qui più che di ignoranza Giulia ha peccato di estrema leggerezza, non ponderando adeguatamente le parole. Bastava fermarsi ad un "non metto in bocca nulla che prima sia passato dalla bocca di un estraneo", sigaretta o panino del Mc Donald che sia, e non sarebbe nato tutto questo putiferio. Anzi, avrei pure condiviso il suo discorso, perché sono la prima che non beve manco dal bicchiere dei suoi amici, figuratevi. E' l'elenco che Giulia ha fatto che andava a stridere, e poteva essere frainteso. Bastava farle chiarire il suo pensiero, farla riflettere sul peso che hanno le parole soprattutto in un contesto come quello e sarebbe finita a tarallucci e vino.

E invece no, invece Signorini ha voluto guadagnarsi qualche follower facile in più massacrando una ventenne in diretta tv e mettendole in bocca paroloni, come l'HIV, da lei mai menzionati, pur di beccarsi l'applauso degli haters dei Damellis. Qualcuno informi Alfo che - senza arrivare all'AIDS (che non si trasmette bevendo dallo stesso bicchiere di qualcun altro, tra l'altro) - uno potrebbe semplicemente volersi evitare di prendere anche solo un herpes (e quelli sì che si trasmettono con la saliva...), e ne avrebbe tutto il diritto per altro.

Che Giulia abbia usato termini errati con troppa leggerezza è sicuro, che abbia idee strampalate riguardo la sessualità umana anche, ma da qui a crocifiggerla con quella veemenza anche no, ecco. Anche perché criticare l'ignoranza sfoderandone altrettanta fa ridere, davvero.

Che poi tutta questa aggressività, Alfonso, come mai non l'hai riservata anche a Jeremias e alle sue poco velate minacce dei giorni scorsi? Ah già, lui di cognome non fa De Lellis ma Rodriguez. Poi come porti a casa la pagnotta se ti giochi Belen e tutto il cucuzzaro, effettivamente?

L'unica luce in fondo al tunnel di questa puntata oscena è stato lui, Daniele Bossari. Emozionante l'incontro con la figlia Stella, un momento di estrema verità e di puro amore. Un uomo a cui invidio cultura, pacatezza e intelligenza. E se ogni tanto gioca anche lui, in un reality show, ben venga oh.

Sono contenta che sia scampato alla nomination (anche se a farne le spese è stata la povera Carmen Di Pietro, benefattrice per eccellenza della Gialappa's nonché antidoto naturale a qualsiasi malumore), e dopo ieri sera è senza dubbio alcuno il mio personale candidato alla vittoria finale. Amen.