‘Grande Fratello Vip 4’: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Avete mai visto qualcosa di più stucchevole, ipocrita, incoerente e fintamente perbenista di questo Grande Fratello Vip 4 condotto da Alfonso Signorini? Perché io non credo proprio. E dire che edizioni becere di programmi trash ne ho viste parecchie, nella mia vita.



Dopo l'agghiacciante puntata di mercoledì speravo che il capitolo dedicato al Salvo Veneziano gate fosse chiuso definitivamente, e invece no. Hanno avuto il coraggio di riaprirlo di nuovo mostrandoci l'rvm di Patrick Pugliese, Pasquale Laricchia e Sergio Volpini in trasferta insieme a lui al centro contro la violenza sulle donne. Cioè, non era stato uno scivolone su cui ravvedersi prontamente, non si è trattato di una semplice provocazione per scuotere le coscienze. L'hanno fatto DAVVERO.

Ed è squallido come, non paghi della scorsa puntata dove questo argomento ha tenuto banco per mezza serata (buttato nel mezzo tra gli scleri di Antonella Elia contro Fernanda Lessa e il serpentello di Paola Caruso, cosa che già di per sé avrebbe dovuto far rabbrividire chi ha stilato la scaletta degli argomenti da trattare), abbiano continuato a marciare su una vicenda che PALESEMENTE c'entrava solo con l'ignoranza e NON con la violenza vera, che purtroppo certe donne hanno subito realmente e se la ritrovano banalizzata così, per qualche punticino in più di share.



E sfortunatamente non è solo un'ipotesi, la mia, perché durante la diretta di ieri ho ricevuto via social qualche testimonianza di donne che da certe esperienze terribili purtroppo ci sono passate e mi hanno confermato che - cito testualmente - "mi sono sentita più offesa e inorridita da come Signorini ha scelto di affrontare l'argomento, che dalla stupidità di colui che è stato espulso".

Salvo ha sbagliato, su questo siamo tutti d'accordo. Che fosse punito con l'esclusione dal gioco era inevitabile, che ci fosse qualche provvedimento anche per gli altri tre che delle sue frasi fuori luogo ne avevano riso era giusto. Ma doveva finire lì, con un'espulsione e - semmai - tre nomination d'ufficio. Punto. Senza imbastire un imbarazzante processo in prima serata che a tutto è servito fuorché aiutare la causa, anzi.



E se ho detto che trovo questa edizione stucchevole, ipocrita, incoerente e fintamente perbenista è perché - non appena hanno finito di strumentalizzare una VERA piaga della nostra società a favore di futile share - sono tornati a dare dei 'miti' a cui fare "un grosso in bocca al lupo perché ve lo meritate tutti e tre" a coloro che fino a due minuti prima additavano come mostri da punire con la gita al centro di recupero. A fare tanti complimenti a personaggi come Fabio Testi (che solo la scorsa settimana aveva detto con fare guascone che "le donne mi hanno nominato perché avevano paura di essere violentate") e a Barbara Alberti (che la Caruso "non la toccherebbe nemmeno con una forchetta"). E ad incitare Adriana Volpe a riappacificarsi con Giancarlo Magalli nonostante quest'ultimo abbia fatto allusioni pubbliche e manco troppo velate ai metodi alternativi con cui lei si procaccerebbe ruoli in televisione.

Sia chiaro, a me la Alberti piace moltissimo, e adorerei che in televisione ci fosse più spazio per persone con la sua cultura, il suo vissuto e la sua esperienza. Ma se apriamo la caccia alle streghe, puntando loro il dito contro in pubblica piazza alla prima affermazione fuori luogo che pronunciano, allora questo deve valere per TUTTI, senza figli e figliastri. E Barbara di sfondoni ne ha tirati diversi, in questi dieci giorni. E non solo lei, in realtà. Ma chissà perché di fronte ad alcuni dei concorrenti si ride e la si butta in caciara, mentre di fronte a quei poracci degli highlander partono i pipponi moralisti e si fanno speciali in tutte le trasmissioni del palinsesto. Eh dai, su.

Ai tempi de L'Isola dei Famosi avevo sottolineato quanto poco Alessia Marcuzzi fosse adatta ai reality show, visto che ad ogni accenno di polemica tra i concorrenti cercava di sedare gli animi anziché aizzarli sadicamente per dare una botta di vita alle dinamiche del programma. Ecco, ora nel mood del "volemose bene" a tutti i costi ci è entrato anche Signorini, peccato che ci sia una sostanziale differenza tra loro: la Marcuzzi (a parte possedere una sufficiente capacità di gestire imprevisti e tempi morti che il direttore di Chi decisamente non ha, visto che si incarta da solo e farfuglia appena qualcosa non va come previsto) è DAVVERO una buona, troppo ingenua per sguazzare nel trash come piacerebbe a noi da casa. Possiamo dire lo stesso di Alfonso? Naaaa.

Alfonso mi pare tutto tranne che troppo buono o ingenuo, ecco. E paradossalmente riusciva a rendersi più utile quando era solo un umile opinionista, proprio perché lanciava frecciatine random e faceva allusioni da vera serpe. Ora il massimo che gli riesce è spronare la Volpe a trovare un punto d'incontro con uno che ha ampiamente dimostrato quanta poca considerazione abbia delle donne, roba che andava caricato sul pulmino direzione centro contro la violenza insieme all'Ottusangolo, altro che punto d'incontro.

L'unico aspetto positivo di avere uno come Signorini al timone del Gf Vip è il cast che è riuscito ad imbastire, e che per ora sembra funzionare (ammesso che gli autori - Alfonso compreso - la smettano di ideare ridicoli siparietti per Aristide Malnati che non fregano a nessuno e inizino a preparare i coltelli, che a occhio c'è gente che non vede l'ora di iniziare ad allenarsi con quelli, Elia e Lessa su tutti).

Mi spiace che a lasciare la Casa siano stati Sergio e (soprattutto) Elisa De Panicis che, viste le premesse e il caos a cui ha dato vita - in modo diretto o indiretto - in una sola settimana, sicuramente avrebbe potuto regalarci altre soddisfazioni. Prima di rinunciare a loro mi sarei privata volentieri di Testi, tanto per fare un nome a me indigesto a caso.

Ma tra tante banalità e fin troppe brutture, la puntata di ieri almeno un momento meraviglioso ce lo ha regalato. E mi riferisco all'emozionante incontro tra Pago e la sua ex moglie Miriana Trevisan, una donna di un'eleganza e di un'educazione incredibili. Mi hanno colpita la delicatezza con cui lei ha toccato gli argomenti dolorosi che hanno segnato la sua vita, la dolcezza con cui lo ha descritto ai suoi compagni d'avventura come un uomo ricco di sensibilità ed empatia, l'affetto con cui lo ha spronato a continuare ad essere se stesso sia nella Casa che nella sua vita personale. Finalmente qualcosa di davvero bello, là dentro.