‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla sesta puntata

Forse è il mio essere stoicamente atea che condiziona la mia percezione di certe dinamiche dei reality show, e del Grande Fratello in particolare, ma che nel 2020 sia ancora in vigore un regolamento che impone l'espulsione dal gioco per chi bestemmia - anche quando l'espressione incriminata scappa nella notte, in modo assolutamente involontario come è capitato a Denis Dosio, e senza social nessuno l'avrebbe nemmeno notata - quando in quella Casa sentiamo (e vediamo) fin troppo spesso BEN DI PEGGIO lo trovo anacronistico e pure discretamente ridicolo.



Più che da Denis, per esempio, io mi sono sentita offesa dall'outing che Adua Del Vesco ha fatto a Massimiliano Morra (salvo poi ritrattare in modo imbarazzante e decisamente poco credibile). O dalle tramine da soap opera di quarta categoria che un'annoiata Contessa Patrizia De Blanck va imbastendo tra i ragazzi della Casa - single o fidanzati che siano le va bene tutto, tanto che je frega - creando coppiette fake ad uso e consumo delle copertine tanto per passare il tempo, come se tutti noi telespettatori venissimo giù dalla montagna del sapone. O ancora dai gravissimi exploit di un'Antonella Elia che non solo nella scorsa edizione non è stata in alcun modo punita (se non con blandi richiami dopo la mezzanotte), ma in quest'edizione è stata addirittura premiata e poggia le chiappe sulla poltrona da opinionista.

Ecco, sono queste le cose che mi infastidiscono davvero. Le risse sfiorate, lo SFACCIATO CONDIZIONAMENTO delle dinamiche di gioco, le palesi disparità di trattamento, il moralismo spiccio, i teatrini fasulli a favore di share. Sono questi i "fatti molto gravi", le vere "pagine spiacevolissime" che il Gf Vip ci regala. Non di certo una parola scappata nella notte ad un 19enne a cui tutto si può dire tranne che sia uno sboccato miscredente.



Ma - ahimé - c'è un regolamento e tocca rispettarlo. A qualcuno negli anni è andata meglio, e se l'è cavata in extremis coniando l'indimenticato "Camalow", a qualcun altro come Denis meno, e la Casa l'ha dovuta abbandonare senza possibilità d'appello. Onestamente mi spiace davvero tanto per lui, che trovo un ragazzo SPLENDIDO, di un'educazione invidiabile e di un rispetto che molti suoi coetanei non sanno nemmeno dove stia di casa. Tutt'altra persona rispetto a quella che traspariva dai video per le 'viziatine' sui social, ed è un peccato che un episodio del genere abbia finito col compromettere definitivamente la sua permanenza nel gioco perché proprio lui di essere bollato come 'bestemmiatore' come un Ceccherini qualunque non se lo meritava affatto. Ma sono certa che avrà modo per scrollarsi questa spiacevole etichetta di dosso, e gli auguro di riuscirci presto.

Tornando alle coppiette fake, è imbarazzante pensare che solo una settimana fa stavano tutti in brodo di giuggiole per il coming out di Gabriel Garko che "finalmente si è liberato della maschera che per così tanti anni ha dovuto portare fingendo di vivere delle favole d'amore per le copertine" e lo innalzavano a coraggioso eroe dei tempi moderni, mentre oggi gli stessi ridacchiano di fronte alle manovre della Contessa che "siccome qui vogliono le love story" accoppia gente a caso che nemmeno Queen Mary a Uomini e Donne.



E il primo è proprio Alfonso Signorini che, imparziale e professionale come suo solito, non manca mai di suggerire manco troppo velatamente ai predestinati all'accoppiamento come muoversi perché "quella di Elisabetta non la devi prendere come una porta in faccia, Pierpaolo, conoscendo lei so che la tua costanza alla lunga ti premierà, e non dico di più". Roba che 'sto presunto flirt tra Elisabetta Gregoraci e Pierpaolo Pretelli puzzava di fake già da quelle casuali interviste pre reclusione, figuriamoci ora dopo le confessioni della De Blanck. Altro che "Questo è un argomento che sta a cuore a moltissimi di noi, tutto il pubblico vi ama, lo dovete sapere questo", parla per te Alfò, che io se volessi shippare coppiette fake non accenderei Mediaset Extra ma Netflix, almeno lì il copione delle storielline d'amore lo sanno scrivere meglio.

E a proposito di EliGreg, io PIENA dell'immeritata beatificazione della piccola fiammiferaia, così incredibilmente provata dalla grande solitudine e dall'assenza di leggerezza che la storia col tizio del prostatite le ha causato. Ma PIENA sul serio. Per carità, nessuno mette in dubbio che anche lei abbia attraversato momenti di sofferenza nella sua vita - del resto "anche i ricchi piangono", "non è tutto oro ciò che luccica" e bla bla bla - ma sentirla ogni puntata lamentarsi di fronte ad un pubblico che - in media - è già bello se arriva a fine mese non è una gran mossa, ecco. E Pierpaolo, gioia di zia, io ti voglio anche bene ma spiegami perché devi sottolinearci quanto "Elisabetta è molto semplice, molto umile", di grazia? Cioè, perché mai EliFromTheBlock non dovrebbe esserlo, più che altro? Non stai parlando di Queen Elizabeth, e non vedo né premi Oscar né alcun Nobel nella vetrinetta del salotto della casa da 1000mq di Londra. Anche meno, sometimes.

Ma torniamo al capitolo 'outing a Massimiliano Morra', vero fulcro della puntata del Gf Vip di ieri sera. Non so se Adua sia stata più imbarazzante quando - nel confidarsi con Matilde Brandi e Dayane Mello (un'altra che non passa reality che non cerchi di accoppiarsi random pur di far parlare di sé, santo cielo) a proposito del suo ex fidanzato - ha sussurrato alla brasiliana nell'orecchio un inequivocabile "è gay" o quando durante la diretta - avendo capito di essere stata presa in castagna - ha cercato di difendersi affermando di aver semplicemente dato a Morra dello "stratega" per la storiellina fake con Guenda Goria.

Che Massimiliano sia gay o meno è qualcosa che lui, e SOLO LUI, potrebbe - se e quando lo reputasse opportuno, ovviamente - confessare, nessun altro aveva diritto di farlo al posto suo. Adua è stata PESSIMA, davvero pessima, e stupisce questa totale mancanza di rispetto verso una persona alla quale - in ogni caso - dice di aver voluto molto bene. Altro che bestemmie, queste sono le cose DAVVERO brutte da vedere, persone che brandiscono un rosario e lacrimano amareggiate dopo aver tradito la fiducia di un proprio affetto e averlo pugnalato alle spalle in mondovisione a non si sa che pro.

Ma Tommaso Zorzi - che da quando ieri sera è piombato tronfio nel Confessionale nominando Adua perché "anche a me in albergo aveva detto che Massimiliano è gay" viene osannato ovunque - NON E' DA MENO, regà. Facile, ieri, cogliere ipocritamente la palla al balzo per fare il moralizzatore indignato perché "gli outing forzati non sono belli" e "nessuno si può prendere certe libertà", peccato che Zorzi sia LA STESSA PERSONA che l'outing l'ha fatto sia a Gian Maria Sainato ai tempi di Riccanza che a Garko nella Casa, prima che ci pensasse quest'ultimo a confermare tutto. E che era solo questione di tempo ma - se Adua non l'avesse preceduto levandogli l'impiccio - l'avrebbe fatto anche a Morra.

O ve lo siete dimenticato il momento nomination di qualche puntata fa, quando Signorini gli ha chiesto "C'è qualcuno nella Casa che magari potrebbe sembrare (gay) ma non lo è?" e lui ha risposto divertito "Che stron*zo! Ne parleremo..." e alla successiva richiesta di un nome e una motivazione ha aggiunto "Attaccata così suona malissimo, ma nominino Massimiliano perché c'è qualcosa che non sappiamo", con le risatine maliziose di entrambi in sottofondo? E dai, su, che qua il più pulito c'ha la rogna.