‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla settima puntata
Chia Ottobre 6, 2020
Mai come in questa quinta edizione del Grande Fratello Vip mi sta sembrando evidente quanto urgente sia la modifica di un regolamento stantio che – seppur spesso venga applicato a convenienza, facendo come sempre figli e figliastri – esiste da vent’anni e risultava obsoleto e anacronistico già allora.
Che la Contessa Patrizia De Blanck non sarebbe stata squalificata nonostante quella sparata sulla “voce da froc*o” dell’altra mattina era più prevedibile della pioggia in autunno, ma ad essere SUPER IMBARAZZANTE è stata la motivazione che Alfonso Signorini ci ha dato ieri sera (con caaalma, passata la mezzanotte, quando svegli erano rimasti tre gatti, mica dopo la sigla di Striscia la Notizia come accaduto a Denis Dosio).
“L’espressione infelice tu l’hai rivolta a te stessa, come hai detto tu giustamente, e quindi proprio per questo non è stata presa nemmeno in considerazione l’idea della squalifica, perché chiaramente l’hai fatto rivolta verso te stessa, era una considerazione tua personale, non era rivolta a nessuna persona tra virgolette sensibile a questo genere di termine“.
E sia chiaro che per me la Contessa non andava espulsa, eh (come non andava cacciato Tommaso Zorzi solo per aver aperto in preda ad una crisi la porta rossa, del resto)… ma perché Denis sì? A lui era scappata (nella notte, tra l’altro, non alle quattro del pomeriggio quando i bimbi fanno i compiti davanti alla tv) un’espressione che – nello specifico – offendeva la comunità cristiana, alla De Blanck ne è sfuggita un’altra che offende la comunità Lgbt. Qual è la differenza, di grazia? Tanti bei pipponi ipocriti sull’evitare discriminazioni varie ed eventuali, e poi coi fatti ci dimostrate solo che per voi una comunità è più importante dell’altra (e un concorrente è più tutelato dell’altro), a quanto pare.
Se Dosio per giustificarsi avesse detto “Eh ma io mi credo Dio, quello era un termine rivolto a me stesso, amici come prima” era tutto apposto, quindi? Se Fausto Leali avesse esclamato “Guarda qua che roba, mi sono abbronzato come un neg*o” sarebbe ancora in Casa perché stava parlando di se stesso e non di Enock Barwuah?
Finché ‘sto regolamento ridicolmente moralista rimarrà in vigore, situazioni come queste – nelle quali per i concorrenti più imprescindibili si troverà sempre una scappatoia, mentre a quelli con le spalle meno coperte toccherà la pubblica gogna – continueranno a ripetersi.
La squalifica è un provvedimento così drastico che andrebbe preso solo in casi di CHIARA violenza fisica o verbale, di comportamenti REALMENTE equivoci e immorali. Non certo per delle frasi – seppur inopportune – scappate in contesti leggeri e goliardici, che devono sì essere condannate ma con una punizione proporzionata alla ‘colpa’, santo cielo.
Non sarebbe più semplice (e meno opinabile, per altro) se CHIUNQUE (senza i soliti figli e figliastri) si macchiasse di esternazioni di dubbio gusto finisse AUTOMATICAMENTE al televoto settimanale, e a giudicarlo ci pensasse il pubblico?
Tornando a noi, che Signorini “non abbia ancora imparato a fare bene questo lavoro” ci pare più che evidente dall’incredibile dimestichezza con cui imperterrito continua ad ammazzare ogni dinamica succosamente trash a favore di siparietti strappalacrime di cui al telespettatore medio fregacazzi.
Quando avevano annunciato l’ennesimo faccia a faccia in diretta tra Adua Del Vesco e Massimiliano Morra io mi ero preparata i popcorn pregustandomi un momento (finalmente) epico, e invece si è concluso tutto (incredibilmente) a tarallucci e vino. Avremmo potuto fargli vedere l’rvm di Alberto Tarallo da Giletti chiedendo all’attrice quali erano state le accuse gravissime con le quali aveva fatto cacciare Morra dalla Ares, avremmo potuto domandarle perché se ne era uscita con quello spiacevole outing notturno, avremmo potuto mostrare loro la lettera della sorella di Rosalinda a Barbara D’Urso dando vita ad un inevitabile catfight con Zorzi.
Qualsiasi altro conduttore sarebbe riuscito agilmente a campare sull’Ares gate per tutta la puntata, andando a snocciolare punto per punto tutte le più spinose questioni che stanno tenendo banco sui media da settimane, e invece l’unica verità che Signorini ha estorto (senza troppa fatica) ad Adua e Morra in questo mal gestito siparietto è anche l’unica che ci era già chiara da giorni, ossia che “non sono mai stati davvero insieme“. Sorpresona.
Chissenefrega se “siete entrati con due maschere e invece uscite da persone libere“, noi ci aspettavamo extension strappate, sangue a fiumi e stridore di denti, e invece alle dieci e mezza stavamo già cambiando argomento passando all’imperdibile lettera di Flavio Briatore per Elisabetta Gregoraci. Ma siamo seri?
Con un cast così perennemente sull’orlo di una crisi di nervi (e quell’improvviso mental breakdown di un’insospettabile Matilde Brandi ieri sera l’ha dimostrato) si potrebbe fare uno share che manco Sanremo, e invece Signorini si perde sempre gli spunti migliori per chiedere a Maria Teresa Ruta chi le fa i capelli, o per informarci che “a modo suo anche Dante era un influencer“.
Ma la vuole capire che non ce ne frega una mazza se Guenda Goria “è una grandissima musicista, ne parleremo presto“? Noi guardiamo il Grande Fratello perché vogliamo, desideriamo e agogniamo il TRASH, quello becero e sordido. Per i momenti stracciapalle dedicati ai buoni sentimenti ci basta Queen Mary con C’è Posta per Te.
Comunque, tornando a Morra, Del Vesco e Zorzi, io non salvo nessuno dei tre, ve lo dico. Adua la trovo di una falsità disarmante, spara così tante fregnacce – e in modo quasi credibile, che manco me lo aspettavo da un’attrice scarsina come lei – che ormai mi stupirei solo nel sentirle dire qualcosa di vero. Smetterei però di incensare Tommaso solo per andare contro di lei, ecco, perché la stoffa è la medesima. Falsa lei e falso lui, che persino al momento della nomination si è inventato che Adua gli aveva poco prima negato che avrebbe fatto il suo nome (cosa non vera, e ci sono anche i video a dimostrarlo) per giustificare il proprio voto nei suoi confronti. E oggettivamente – scambio segreto di pomate a parte, che è l’unica cosa che dimostra lo screen della loro conversazione su Instagram – è decisamente più verosimile che sia stato lui in albergo a chiedere a lei la verità sui rumor riguardanti il suo ex, che lei che prende uno sconosciuto e va a fargli confidenze random, eh.
Pessimi entrambi, comunque, la prima nel fare la vittima e quell’altro a cavalcare il momento solo per ottenere facili consensi, quando di outing non richiesti è maestro (citofonare a Gian Maria Sainato e a Gabriel Garko per la conferma).
Ma nemmeno Massimiliano mi pare tanto meglio di loro, anzi. Di fronte alla gravità dei comportamenti di Adua non si è mai scomposto, anzi, poco dopo l’ha sempre abbracciata e consolata, ma si è letteralmente mangiato la Goria a cui non ha perdonato quella cazzata del sogno erotico. Ma vi pare normale? Anche no, su. Chissà da dove nasce tutta questa tutela nei confronti della Del Vesco, e cosa avrà mai in mano lei per renderlo sempre così mansueto al suo cospetto…
Comunque passano gli anni ma io ancora mi stupisco della scarsa sagacia del pubblico dei reality show quando arriva il momento di televotare. Con tutto che trovo Andrea Zelletta un ragazzo d’oro, senza dubbio il più sano e pulito tra i quattro che erano in nomination questa settimana, è innegabile che – ai fini delle dinamiche di gioco – fosse il più sacrificabile in mezzo a Zorzi, Del Vesco e Franceska Pepe. E invece a farne le spese (anche grazie agli amici spagnoli) è stata incredibilmente quest’ultima, l’inizialmente insospettabile (ma poi inesauribile) fonte di tre quarti dei disagi di queste prime settimane.
No, ma complimenti regà. Voi vi meritate una Casa piena di Carlotta Maggiorana, Martina Hamdy e Carla Cruz da vedervi in loop per tutta la vita, altro che avere diritto di voto.
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