‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Isa sulla quarta puntata
Isa Settembre 26, 2020
Faccio fatica a ricordare qual è l’ultima volta che un reality show mi ha davvero emozionata. Ormai tutto ciò che si vede in tv è così artefatto, così poco spontaneo e così studiato che immedesimarmi realmente in ciò che vedo in onda mi risulta difficile, quasi impossibile.
Eppure ieri mi sono emozionata. In tutto il momento dedicato a Gabriel Garko, Adua Del Vesco (e di sfondo anche Massimiliano Morra) ho tenuto il fiato sospeso, ho ascoltato, sono stata investita dalle emozioni, dalla sofferenza, da quel senso di soffocamento e privazione e, alla fine, ho tirato un sospiro di sollievo, come se mi sentissi un po’ più leggera anche io.
Non si è trattato solo del coming out di Gabriel Garko, quella è una questione personale e in fondo nessuno dovrebbe sentirsi in obbligo di dover per forza urlare al mondo quali siano i propri gusti in amore, si è trattato, piuttosto, di un racconto oscuro, a tratti macabro. Il racconto di persone la cui vita è finita in mano ad altri, altri che decidevano per loro, altri che stabilivano chi dovessero essere, i ruoli che dovevano interpretare davanti alla cinepresa e dietro, altri che muovevano le fila della tua esistenza come se tu fossi una marionetta. ‘A Sanremo ho finalmente deciso di fare di testa mia e rivelare la mia vera età‘, ha confessato Garko. Prima non poteva farlo, evidentemente qualcuno gli imponeva di non farlo perché era importante che per l’opinione pubblica lui fosse Gabriel, eternamente giovane, eternamente bello, eternamente etero, eternamente dongiovanni.
“Ma come ti sei potuto ridurre così?“, ” Sei voluto scendere a compromessi per fare successo, te la sei cercata!“, questi alcuni dei commenti che ho letto ieri all’indirizzo di Garko. Semplice, troppo semplice. Un giovane ragazzo (o una giovane ragazza nel caso di Adua) che cerca di inseguire il proprio sogno, cerca di sfondare e si rivolge a qualcuno che può aiutarlo, si affida, fa quello che gli viene detto, può anche sbagliare ma magari pensa di potersi poi tirare indietro con facilità. E invece può non essere così, si può finire in un gioco più grande, si può entrare in un circolo vizioso pericolosissimo dal quale uscire diventa poi difficile. Così succede che non ne esci, succede che Adua diventa anoressica, succede che Morra finisce dallo psicologo, succede che Garko deve aspettare di arrivare quasi a 50 anni e aver la forza (mediatica, e non solo) per poter parlare superando la paura di ripercussioni.
Gabriel non ha fatto nomi, ha usato delle metafore, ma nelle sue parole c’era tutto. E di tutto quello che ha raccontato il fatto che lui sia gay è davvero, ma davvero, la cosa sulla quale dovremmo soffermarci meno perché è sostanzialmente la meno rilevante.
Chiudo questo capitolo con una battuta: sui social qualcuno ha detto che la scena era finta e tutta recitata, beh, se Gabriel, Adua e Morra fossero attori così bravi avrebbero recitato in Breaking Bad e Lost piuttosto che in Furore e L’onore e il rispetto. Mi spiace, lì non c’era recitazione, c’era un macigno di merda che queste tre persone (e chissà quante altre più o meno famose) hanno ingoiato per anni. E io auguro davvero a tutti loro di poter respirare, di poter vivere liberi da condizionamenti. La libertà. La serenità di poter essere quello che si è. Magari è una cosa sulla quale non ci soffermiamo e diamo per scontata, ma non ha prezzo, va tenuta stretta e va apprezzata ogni istante.
Chiuso il capitolo serio veniamo a noi e veniamo al cazzeggio (oddio mi sto sentendo tipo Barbara D’Urso quando passa con nonchalanche dal caso di cronaca nera ai duroni nei piedi di Nadia Rinaldi).
Vi dico subito che sono NERA per la nomination in corso, ma proprio NERISSIMA. In pratica io dei quattro nominati non farei uscire nessuno: Adua e Massimiliano perché sono i miei protetti, guai a chi me li tocca, amatevi platonicamente da qui alla fine dei vostri giorni e inviatevi lettere ingiallite scritte con la piuma di gabbiano intinta nell’inchiostro, FranceskawithK si è chiaramente studiata il suo personaggio ed è entrata lì proprio con lo scopo di mettersi al centro dell’attenzione battibeccando con tutti ma, intanto ne apprezzo la scaltrezza perché alla fine da #ChiCazzèQuesta si è trasformata subito in una delle protagoniste centrali del programma e senza bisogno di denudarsi/fare finte love story/spettegolare sui tutti i vip del mondo (ciao Dayane, i’m speaking about you), e in secondo luogo ci regala comunque del trash godibile quindi – SoRpReSoNe– io la salvo, e infine Fulvio Abbate che è un cobra velenoso e che proprio per questo può creare scompiglio, aizzare le liti, far saltare gli equilibri e potrebbe regalarci altro preziosissimo materiale per fare salotto. Sono nera, nera, nera e avanzo subito una mozione affinché alla nomination venga aggiunta per acclamazione popolare anche la Mello. Anzi, facciamo così, ditele che Mario Balotelli è tornato single e vediamo se Daianuzza fiuterà a sufficienza l’odore dei money e si auto-botolerà da sola.
Note sparse:
– Denis Dosio, almeno per ora, si sta rivelando una piacevole scoperta, a ulteriore che conferma che i social, su ogni piano, non ci danno MAI la misura di chi siano realmente le persone. Ci sono persone che sui social appaiono carinissime e alla mano e nella realtà sono le peggio stronze che vi possa capitare di incontrare nella vita, e poi c’è Denis che sui social è un coglionazzo montato, nella realtà è semplicemente un ragazzino bonaccione, di compagnia e con tutte le debolezze della sua età
– I siparietti su Giada De Blank contesa tra Pretelli e Enock Balotelli sono spassosissimi
– la contessa Patrizia mi è sembrata un po’ sottotono, speriamo possa tornare a sfanculare tutti in diretta quanto prima perché un giorno senza 10 vaffanculo della De Blanck in prima serata è un giorno perso
– il Gf sta chiaramente spingendo per la coppia Elisabetta Gregoraci/Pierpaolo Pretelli (e lo avevo già intuito dalle interviste pre-reality dell’ex velino), certo che Elisabetta passando da Briatore a Pierpaolo emulerebbe le gesta del nostro Sirius che nel giro di due giorni è passato in scioltezza da Gemma Galgani alla corteggiatrice fresca di esame di maturità
– stiamo sottovalutando fin troppo Stefania Orlando. Quella donna ha una carica interiore di acidità che dobbiamo solo darle modo di tirare fuori a dovere e contro le vittime giuste. Quando durante le liti degli altri la vedo godersi lo spettacolo sgranocchiando patatine penso sempre che potrebbe essere lei la Maleficent che ci meritiamo
– Francesco Oppini è un meme che cammina e quindi va preservato a priori perché a me e Chia servono le sue gif per le opinioni del 2021, del 2022 e pure del 2023
– Tommaso Zorzi è la portinaia della casa, spesso è sopra le righe, spesso è fuori luogo ma, piaccia o meno, senza di lui volerebbe una fetta enorme di trash.
Tutti gli altri fin qui non menzionati non sono stati menzionati perché fino ad ora non mi sono accorta della loro esistenza.
P.s Ma Paolo Brosio sta venendo a piedi da Medjugorje? Ma si vuole sbrigare ad entrare che io non aspetto altro che il momento in cui la contessa in piena notte gli bisbiglierà i bestemmioni all’orecchio?!
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