Sono stata indecisa sull'opportunità di scrivere questa opinione. Per un momento ho ritenuto che forse non scrivere nulla sarebbe stato il modo migliore per dissociarmi da quanto andato in onda ieri.
Poi, però, ho pensato che non scrivere nulla non avrebbe cambiato le cose, il programma andrà in onda lo stesso, il carrozzone di business e interessi proseguirà lo stesso e quel punto tanto vale approfittare di questo piccolo spazio di web per poter quantomeno levare un grido di sdegno.
Premessa d'obbligo: io NON ho visto la puntata. Mi toccava vederla, sapevo che avrei dovuto scrivere l'articolo, ma non ce l'ho fatta. Nell'esatto momento in cui è stato mandato in onda DI NUOVO il confessionale in cui Dayane Mello ha appreso la notizia della morte di suo fratello, io non me la sono sentita di andare avanti, ho provato un tale senso di disagio e vergogna che ho spento immediatamente. Mi sono sentita colpevole di aver violato un momento intimo, tragico, che doveva sacrosantemente rimanere privato.
Posso esprimere il mio parere sulla puntata anche senza averla vista, per una semplice ragione: in qualunque modo l’avessero confezionata non sarebbe andato bene, qualunque cosa avessero fatto sarebbe stata inopportuna, non esisteva un modo per rendere accettabile questa puntata perché quello che da qualche giorno sta andando in onda su Mediaset extra e su Canale 5 è semplicemente inaccettabile e mai, mai nella vita, può essere argomento da trattare in prima serata all'interno di un reality show trash.
Io penso che realmente si sia superato ogni limite, ogni limite di decenza, di decoro, di buongusto. Un tragedia immensa, la scomparsa improvvisa e sconvolgente di un ragazzo di 26 anni, è diventata oggetto di spettacolo, strumento televisivo, materiale per clip da reality.
E, caro Alfonso Signorini, qui nessuno si sogna di giudicare Dayane. Dayane è una donna che è stata sottoposta a uno choc inimaginabile, una donna già segnata da una vita traumatica, una donna che qui in Italia non ha i suoi affetti e che in questo momento si sente persa. Noi Dayane non la giudicheremmo mai perché nel vortice di dolore in cui si trova, e che molti di noi non possono neanche ipotizzare, ogni sua scelta e ogni sua reazione è comprensibile. Non usate Dayane per giustificare le VOSTRE scelte. Perché Dayane è una donna che sta vivendo un trauma, voi siete persone terze, che di quel trauma dovrebbero avere rispetto. Siete VOI che state strumentalizzando il dolore di una persona per farci sopra uno spettacolo. E state lucidamente scegliendo di farlo.
Dayane è voluta rimanere? Bene, quello che è successo è troppo grande per poterlo accantonare con un 'ok, dai, adesso voltiamo pagina e parliamo del novantesimo parente incazzoso di Andrea Zenga', quello che è successo è così grande che l'unica cosa da fare era anticipare la finale e chiudere prima. E sì, lo so che la programmazione di una rete come Mediaset non è una robetta da poco, che dietro ci sono soldi, interessi, contratti di lavoro e tutto quello che vi pare, ma a questo giro è successa una cosa così enorme che a me l'idea che da qui al 1 marzo si debba continuare a parlare di minchiate mentre c'è una ragazza che ha perso suo FRATELLO in un incidente stradale, fa accapponare la pelle.
Lucas è morto. Dayane non potrà mai più riabbracciare suo fratello. E ha scoperto questa cosa dentro la casa del Grande Fratello. E il Grande Fratello andrà avanti a parlare dei limoni di Pierpaolo Pretelli e degli ex di 30 fa di Maria Teresa Ruta. Io provo imbarazzo, disagio. Esiste un confine di decenza? Esiste qualcosa di fronte a cui gli interessi economici vengano messi in secondo piano in nome dell'umanità?
No, a quanto pare no, purtroppo. E' stata mostrato il confessionale in cui Dayane ha ricevuto la notizia, nel corso della diretta sono stati inquadrati i suoi sfoghi, le sue lacrime di disperazione, sono state fatte inquadrature sceniche da film drammatico (la sera in cui Dayane ha saputo della morte di Lucas è andata a dormire con accanto una candela e la regia faceva questi zoom sulla candela e su Dayane, come se fosse una scena di un film di Hollywood e non il dolore vero di una persona vera per un fratello che è morto davvero), e queste clip, a quanto ho letto, le sono state pure mostrate nella puntata di ieri, giusto per non farci mancare niente, giusto per continuare a marciare sul dolore, giusto per mostrare, ancora una volta, la totale assenza di sensibilità.
Dayane sarebbe dovuta uscire? Sì, secondo me sì, perché comunque, a prescindere da tutto, un reality con una reclusione forzata e l'impossibilità di distrarti anche solo andando a fare una passeggiata, non è certamente il luogo migliore in cui elaborare un lutto di questa portata, ma io non posso pretendere lucidità da una persona che nel giro di un'ora è passata dal raccontare di aver fatto un sogno bellissimo in cui andava in bici col fratello a scoprire che quel giro non potrà farlo mai più, io la lucidità la ESIGO da chi, seduto nelle sue stanze costosamente arredate e infilato nei suoi completi firmati, ha la responsabilità di decidere che messaggi mandare al pubblico a casa. E il messaggio mandato ieri è stato tremendo, disumano.
Pornografia del dolore, spettacolarizzazione del dolore e anche mancanza di rispetto verso questo dolore che è stato trasformato in un blocco televisivo da posizionare tra una sorpresa a Samantha De Grenet e un lite tra Tommaso Zorzi e Giulia Salemi.
E paradossalmente una delle cose più tristi è che il potere di influenza che la tv ha sul pubblico è tale che dopo una fase iniziale piena di commenti indignati, poi il pubblico si è fatto facilmente 'veicolare' e ha ripreso a commentare le dinamichelle del gioco come se nulla fosse dando ragione a loro, dandola vinta a loro.
The show must go on, e in generale è vero. Ma ci sono i giusti modi e i giusti tempi. E in questo caso sono stati disperatamente sbagliati entrambi ed è stata scritta, a mio avviso, una delle pagine più tristi della tv d'intrattenimento degli ultimi anni.