Grande Fratello Vip 6: l’opinione di Chia sulla prima puntata
Chia Settembre 14, 2021
Ma in che senso, in un’Italia che PALESEMENTE ancora non si è ripresa dal Gf Vip 5, è già cominciato il Gf Vip 6? Cioè, ma aiuto! Ma polizia!
Qua il webbe sta ancora appresso alle inesauribili lotte social tra agguerritissimi fandom, analizza ogni minimo dettaglio delle stories pubblicate dai protagonisti dell’anno scorso per scovare indizi su presunte crisi o improvvise riappacificazioni con una dedizione che manco Joe Goldberg in You e manda in tendenza #TzVip #Mellos e #Prelemi un giorno sì e l’altro pure, lo stesso Alfonso Signorini gnafatta a non chiamare sul palco un povero Tommaso Zorzi che – infilata la prima zanzariera che aveva trovato in giro per casa – stava bazzicando nel backstage facendosi i fatti suoi, e noi impavidi buttiamo altra gente in quella Casa. Questo è masochismo, eh.
A parte che finire una prima serata all’1.45 dovrebbe essere ILLEGALE in almeno 87 nazioni (e finirla all’1.45 solo per riuscire a battere la concorrenza di Montalbano su RaiUno da galera immediata, proprio), ma poi fare l’alba appresso alla puntata per forza di cose più carente di argomenti di ogni edizione (eccezion fatta per il drama di Francesca Cipriani sadicamente appesa per ore all’altalena, mentre si alternava tra il pacchetto di Tuc da scofanarsi e le urla all’operatore che anziché farla scendere la tirava ancora più su, certo…) è follia, dai.
Quattro ore di trasmissione per vedere entrare 16 persone in una Casa. Non c’era altro in scaletta, non poteva esserci altro. Giusto qualche clip di presentazione utile a preparare il terreno alle assolutamente imprevedibili sorprese e agli inaspettati polemicozzi che ci attendono nei prossimi mesi (a quanto sono quotati l’intervento di Mario Balotelli ed una sfuriata di gelosia random di Delia Duran di fronte ad una Sophie Codegoni che – dopo essere andata a scuola dal migliore – se n’è uscita con un malizioso “So che Alex Belli è sposato, ma è lui che deve essere fedele“, secondo i bookmakers?) e niente più. E sono riusciti a tirarla avanti quattro ore. QUATTRO ORE. Roba che non so dire se sono stati più bravi gli autori a diluire caparbiamente il nulla, o noi a resistere a Morfeo.
Per fortuna ci ha pensato Soleil Sorge a dare una sferzata di vita ad una puntata altrimenti discretamente soporifera. Che c’è poco da fare, quando si tratta di reality show Soleil è UNA CERTEZZA. E’ una che o la ami o la odi (e, ad occhio, sui social va più di moda la seconda), ma è INNEGABILE che sia una macchina da guerra per qualsiasi programma trash. Un po’ come il buon Zorzi, uno che divide ma che sicuramente fa il suo. E pure quello degli altri, oggettivamente.
Pungente, provocatoria, sempre sul pezzo. Non si tiene un cecio in bocca, non ha paura ad esporsi ed è armata di quella carriolata di cinismo che sono certa ci darà di che parlare. Tono di voce mellifluo da fatina dei boschi, sorriso dolce da amica premurosa e poi… boom!, ti sgancia improvvisamente una stilettata che ti coglie impreparata e ti manda in crash in diretta.
Un po’ com’è successo ieri sera a Raffaella Fico con quel “Bye, Bit*h!” nel momento delle nomination che l’ha presa in contropiede. E dire che nella sua clip stava pure cercando di fare inutilmente la misteriosa su chi fosse il coinquilino che mal sopporta. Tana per lei. Non che ci volesse molto a capirlo, comunque. Un tale pezzo di ghiaccio difficilmente potrebbe mai andare d’accordo con un fuego come la Sorge.
Quella di ieri sera era solo una sobria preview delle succose catfight che ci potremmo gustare da qui alla finale. Un piccolo ed innocuo antipasto, in attesa delle portate principali. Che arriveranno, oooh se arriveranno. A ripetizione, una via l’altra che manco ai pranzi di nozze. Ed è per questo che ALMENO stavolta spero che il pubblico sia più lungimirante di quanto non fu ai tempi dell’Isola, quando botolò Soleil anzitempo privandoci ingiustamente di valanghe di trash. Che la amiate o – più probabilmente – la detestiate, il Gf Vip 6 ha BISOGNO di una capace di scannarsi anche coi comodini. Letteralmente e pure metaforicamente, tra l’altro.
Venerdì, intanto, faranno il loro ingresso nella Casa gli ultimi 8 concorrenti ed il cast sarà al completo. E se c’è qualcosa in cui Signorini è obiettivamente un fuoriclasse, è proprio l’abilità nel mettere insieme un gruppo assolutamente eterogeneo dove ce n’è un po’ per tutti i gusti.
Ci sono i nomi forti che è impossibile non conoscere, come Katia Ricciarelli o Aldo Montano. Le vecchie (per modo de dì, s’intende) glorie dello spettacolo in attesa di un riscatto, come Miriana Trevisan e Manila Nazzaro. Poi ci sono quelli che vanno forte sui social, come Belli, Soleil e la Codegoni. La quota trash, capitanata da Francesca Cipriani seguita a ruota dalle già iconiche principesse Hailé Selassié. Non mancano i personaggi con una storia forte alle spalle, come Ainett Stephens o Manuel Bortuzzo. E poi c’è la solita dose di “Ma chi?” tra cui si annoverano Nicola Pisu e Samy Youssef, che potrebbero sempre riservare sorprese.
Perché se c’è qualcosa che abbiamo imparato, in un ventennio di reality, è che non è certo il grado di celebrità a fare la differenza, quando si tratta dei concorrenti. Abbiamo visto nomi forti deluderci al primo colpo, e semi sconosciuti regalarci gioie infinite. Solo il tempo (non troppo, si spera, che io già vivo nel terrore dei prolungamenti ad minchiam) ci svelerà il reale potenziale di ciascuno di loro.
Al momento – partendo dal presupposto che cast femminile batte cast maschile a mani basse, e che non vedo l’ora di veder volare extension posticce come se piovesse – se dovessi puntare un nichelino su qualcuno, lo punterei non solo sulla Sorge ma anche su Manila (che emana vibes alla Stefania Orlando, e a me le donne forti e dirette fanno impazzire) e soprattutto su Manuel. E’ illuminante pensare che – nella stessa giornata in cui una 71enne come Gemma Galgani ci ha sbattuto in faccia le sue nuove poppe da ventenne innestate impunemente su quel petto ossuto pur di accalappiare qualche giovane preda facendo passare il tutto come “un atto di coraggio, una grande prova contro me stessa” – qualcuno che la vita ha DAVVERO messo alla prova ci ha mostrato il modo migliore in cui reagire. Con determinazione, tenacia e forza di volontà.
E mentre qualcuno si trincera dietro presunti “periodi difficili” pur di giustificare un vanesio tour tardivo dal chirurgo, qualcun altro – molto più giovane ma incredibilmente più maturo – semplicemente VA AVANTI. “Mi chiedono se ho perdonato le persone che mi han fatto tutto questo“, ha detto Manuel al suo ingresso nella Casa, “ma a volte non serve perdonare, a volte basta andare avanti senza perdersi troppo dietro alla rabbia che mi toglieva tempo prezioso per cose ben più importanti“.
Chi invece non avrei mai voluto vedere premiato con un (altro) programma in prima serata su Canale 5 è Tommaso Eletti. Un ventenne che, in un’epoca in cui i femminicidi sono tristemente all’ordine del giorno, aveva già fatto abbondantemente sfoggio della sua mentalità pericolosamente medievale già a Temptation Island, e che l’unico posto in cui meritava di finire dopo l’Is Morus Relais era lo studio di uno bravo. Ma bravo sul serio. Che gli facesse comprendere quanto certe esternazioni siano indiscutibilmente gravi e certi comportamenti oggettivamente sbagliati. E invece no. A quanto pare non solo Tommaso dopo l’esperienza a Temptation non ha capito una beata mazza (e quel “ma se a Valentina andava bene, qual è il problema?” della sua clip lo dimostra), ma gli stiamo anche regalando un’ulteriore occasione per diffondere messaggi pericolosissimi. Casomai qualcuno quest’estate fosse stato al mare e se lo fosse perso da Bisciglia, tipo.
Però poi evitiamole le ramanzine della serie “Non bisogna mai confondere l’amore con il possesso, lo sai?” dopo che – pur sapendo bene il rischio che si correva nel prenderlo nel cast – quel rischio si è scelto di correrlo comunque. E, soprattutto, non descriviamolo come “un bambino che come tutti i bambini a volte dice cose sbagliate“. Perché minimizzare le nefandezze uscite con convinzione da quella bocca è quasi peggio che dirle.
Non mi resta che confidare nel televoto. E in un eloquente plebiscito.
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