Ha debuttato ieri la nuova edizione de Il Collegio, un esordio però che non ha del tutto entusiasmato. Il programma di Rai Due ha infatti registrato solamente un 5,83% di share con un totale di 1.051.000 telespettatori.
Probabilmente si parla del debutto più basso del format in tutta la storia delle varie edizioni; ecco di seguito infatti le passate percentuali con le relative date di esordio:
2 gennaio 2017 2 132 000 telespettatori pari al 8,20% 26 settembre 2017 1 820 000 telespettatori pari al 7,70%[ 12 febbraio 2019 1 634 000 telespettatori pari al 6,70% 27 ottobre 2020 2 520 000 telespettatori pari al 11,60% 26 ottobre 2021 1 719 000 telespettatori pari al 8,50% 18 ottobre 2022 980 000 telespettatori pari al 5,90% 24 settembre 2023 1 051 000 telespettatori pari al 5,83%
Questo nonostante la presenza nel cast di alcuni volti popolari tra cui Antonio Orefice, il Totò della famosissima serie tv Mare Fuori. Poi anche Carmelina Iannoni, la figlia di Carmen Di Pietro che proprio ieri si è vista nella puntata andata in onda e ha fatto il suo ingresso nella scuola. Qui di seguito il suo video di presentazione:
Ma cosa ci riserverà di nuovo questa nuova edizione de Il Collegio? A parlarne a SuperGuidatv è stato uno dei volti storici del docu-reality di Rai 2, Andrea Maggi:
Sicuramente l’ambientazione, non siamo mai arrivati così in avanti nel tempo. Siamo nel 2001, che per noi adulti è ieri, ma per i ragazzi è ancora le Guerre Puniche, perchè i collegiali di questa edizione ancora non erano nati. Ci saranno tante novità rispetto alle passate edizioni, come ad esempio i primi cellulari. Una grande novità è anche il premio finale. I collegiali concorrono per vincere una borsa di studio di sei mesi negli Stati Uniti.
Il docente è sicuramente il personaggio più confermato di tutte le edizioni, a tal proposito ha svelato:
Sono contentissimo del fatto che la Rai mi abbia dato e confermato fiducia per tutte le otto edizioni, significa che sono riuscito nel mio piccolo a trasmettere qualcosa. Ogni giorno ci sono moltissimi contatti con persone che mi manifestano la loro stima, anche chi mi chiede consigli. Questa accade forse perchè hanno trovato in me una figura di riferimento, e non può solo che farmi piacere, anche se è comunque una grande responsabilità. A me piacciono le sfide, mettermi alla prova. Sono felicissimo di esser stato confermato e di poter continuare.
Com'è cambiato il mondo nella visione della scuola e della figura del docente in generale, con l'arrivo di questo reality? A raccontarlo è stato il diretto interessato:
Il programma è stato elogiato da tanti e da molti anche criticato, questo significa che è stato molto seguito. Il pregio che può avere questo programma è sicuramente quello di aver messo al centro il mondo della scuola e quello dei giovani. La sua fortuna la fa la sua doppia faccia: da un lato nasce come reality tv ma dall’altra parte c’è tutto il mondo social che è uno dei maggiori canali con cui si dialoga con i giovani. Un programma che collega il mondo degli adulti legato ancora alla televisione a quello dei giovani che invece vivono molto il mondo dei social non si era mai visto prima. Tantissimi genitori mi hanno detto che solo attraverso questo programma riescono a dialogare con i loro figli.
Ed ecco anche quale, secondo il professore, quale sarebbe il vero successo di questo reality show:
Credo perchè mette in contatto due diverse generazioni, la seconda ragione credo perchè è l’unico programma in cui gli adulti fanno gli adulti e i ragazzi fanno i ragazzi. Molto spesso chi si approccia ai giovani, anche sui social, sono dei finti adulti, persone che vogliono trattarli da amici. Bisogna invece distinguere le due cose. Noi siamo la generazione precedente e lasciare ai ragazzi fare i ragazzi. Dobbiamo insegnare ai ragazzi di imparare dai propri sbagli.
Maggi, professore de Il Collegio, di recente e con l'aiuto della famiglia, si sta appassionando sempre più al mondo social. Qui è diventato anche Ambassador di alcune campagne sul web e si è riscoperto anche grande estimatore del mondo della televisione. Nonostante lui stesso ha svelato di aver rifiutato alcuni programmi televisivi (ma di non essersene pentito), ad altri programmi gli piacerebbe invece poter prendere parte:
Pechino Express mi piacerebbe moltissimo, porterei con me il sorvegliante Matteo Caremoli. Mi piacerebbe fare tanti programmi, ad esempio andare a Saremo in rappresentanza degli insegnanti, una categoria considerata lo zerbino d’Italia da un lato e dall’altra invece può salvare l’umanità. Siamo un po’ la bassa manovalanza della civiltà. Ballando con le stelle certo, mia moglie mi ammazzerebbe perché non la porto mai a ballare.