Il Collegio, Maria Sofia Federico racconta perché ha scelto di sbarcare su 0nly Fans (e come hanno reagito i suoi genitori!)

Maria Sofia Federico è una delle protagoniste più discusse de Il Collegio, il docu-reality in onda su Rai Due che ha saputo conquistare una grande fetta di pubblico. Nonostante gli ascolti dell’ultima edizione non siano stati del tutto eccellenti, numerosi sono i personaggi che sono abbastanza seguiti sui social.

Tra questi sicuramente emerge appunto Maria Sofia Federico che solamente l’anno scorso aveva raccontato ai suoi follower di avere un grave problema di depressione.

Oggi, la stessa in una lunga intervista a FanPage.it ha raccontato come ha iniziato la sua avventura al Collegio:

Tempo fa ho dichiarato di aver partecipato al Collegio solo per i followers. Avendo un bacino d’utenza molto ampio sul mio canale Instagram, avevo bisogno di far arrivare i miei messaggi a più persone possibili. Ho sempre avuto lo scopo di cambiare le cose servendomi della visibilità, che comunque avevo già prima della partecipazione al programma.

Da sempre molto famosa per le sue numerose battaglie da attivista, femminista, animalista, vegana, Maria Sofia ha espressamente ribadito:

In tutti i miei contenuti troverai solamente delle teorie argomentate sul perché la mia tesi sia valida. Nessun personalismo di fondo. Portare avanti le battaglie con il mio corpo non è altro che un altro modo per parlare di un tema esterno a me, avrei parlato di sex work anche se non lo avessi fatto. Lo faccio perché mi piace, non saprei dare una risposta più argomentata. È anche una questione politica, farlo ha comunque una valenza maggiore, almeno io mi sono sentita così quando ho iniziato. Sensibilizzare con una categoria iniziando a farne parte.

Ma anche un’altra è stata la decisione professionale intrapresa da Maria Sofia Federico, ossia quella di iscriversi su 0nlyFans. Dal mese di Febbraio infatti, l’attrice ha iniziato a guadagnare sulla famosa piattaforma e per questo la stessa lo reputa un lavoro vero e proprio:

Come un lavoro stabile, perché io lo faccio per passione. In tutta onestà vorrei spostarmi su P0r*Hub perché è una piattaforma pubblica che mi permetterebbe di far vedere i miei contenuti a più persone possibili. A me piacerebbe diventare una regista porno e fare cose à la Erika Lust (nota regista che si è molto impegnata nel campo della pornografia etica e femminista, ndr), vorrei sia stare dietro che davanti alla macchina e ovviamente non vorrei si pagasse un abbonamento, mi piacerebbe quelle cose arrivassero a più persone possibili.

E a proposito del rapporto che si crea con i clienti ha svelato se è più mirato alla sensibilizzazione o al semplice lavoro punto:

Non potrebbe esistere il mio lavoro senza quella sensibilizzazione, altrimenti starei sfruttando un pubblico che mi oggettifica per guadagnare, portando avanti un sistema sbagliato. Ogni volta che una persona mi manda una foto senza consenso, io scrivo di non farlo, anche perdendo dei potenziali guadagni.

Le richieste dei clienti, ha confessato che sono svariate come contenuti fetish, sex chat e lei risponde spesso di non avere tempo. Altre volte invece chiedono di fare del se**o con una persona e lei in quel caso lo fa con la sua ragazza o con altre persone che stanno con lei. I prezzi invece variano:

Va in base alla tipologia di richiesta, al giorno, quanto mi sta simpatica la persona con cui parlo. C’è a tutti gli effetti una trattativa, mi rapporto con delle persone.

Alla domanda di cosa le piace esattamente di questo lavoro, Maria Sofia ha svelato:

Il bello del sex work è vendere l’accesso alla tua intimità, la cosa eccitante è quella, così si instaura un legame con la persona che te lo sta chiedendo.

Nella società però, questo modo di vedere le cose e queste sue decisioni l’hanno condizionata, soprattutto sotto l’aspetto familiare:

Dipende dal punto di vista da cui si osserva la cosa. Per quanto riguarda la famiglia il rapporto è peggiorato, ma già da prima era bello che sfaldato. a settembre ho comunicato ai miei genitori di volermi incamminare nell’industria del porno. Loro hanno un po’ accantonato e sottostimato la cosa e quando l’ho fatto per davvero c’è stato uno shock. Ma io ero sempre stata chiarissima sui miei intenti, non ho mai sentito di voler mettere da parte le mie idee e le mie libertà personali, soprattutto se hanno un tale impatto sulla comunità.

Sul modo in cui mi percepiscono le persone non posso che parlare dell’ambito lavorativo e dire che, contro ogni aspettativa, la mia figura sui social sembra essere quasi migliorata. Prima non venivo chiamata per collaborazioni particolari, adesso succede.