Lo scorso 7 maggio l'ex naufraga Giada De Blanck è stata ascoltata in Tribunale in seguito alla sua denuncia nei confronti di Christian K., un ragazzo sloveno di 30 anni che le ha tolto la pace: "Nel 2004, dopo l'Isola dei famosi, ho ricevuto molte e-mail sul mio fan club, incluse quelle di questo ragazzo che mi apprezzava per il mio fisico e la mia aria pulita. Io ringraziai, ma non l'ho più sentito. Si è poi rifatto vivo tre anni fa, quando mia madre Patrizia era ricoverata in gravi condizioni e io facevo la spola tra casa e la clinica: trovavo quasi ogni giorno una rosa rossa sul motorino. Pensavo fosse il gesto galante di un medico che mi piaceva! Poi si è fatto avanti e mi ha scritto, chiamandomi la sua "fatina bionda", ma non mi faceva paura. Il campanello d'allarme è suonato quando ho trovato fiori fuori casa: aveva saputo dove abitavo e la cosa mi metteva ansia. Il portinaio mi aveva detto di un ragazzo col cappuccio nero che girava intorno al palazzo. Mi lasciò un walkie-talkie e mi chiese di parlare con lui con dei nomi in codice. A quel punto ho fatto un esposto ai Carabinieri, che lo hanno fermato fuori casa mia: aveva precedenti per lo stesso tipo di reato. L'ho conosciuto dai Carabinieri, con mia madre. Mi è sembrato molto solo e ho cercato di farlo ragionare. Mi ha assicurato che mi avrebbe lasciato in pace, ma una volta mi ha fatto trovare un pezzo di marmo, simile a una lapide, con una rosa rossa. Inoltre scriveva cose strane, alternando cose da sette esoteriche a invocazioni alla Madonna di Medjugorje, parlando di una sua misteriosa missione. Sono arrivata al limite della sopportazione e l'ho denunciato. Ho chiesto al giudice di essere tutelata, perché, come mostra la cronaca, certe situazioni possono portare a tragedie: mi ha procurato uno stress incredibile, avevo la sensazione di non essere padrona della mia vita. Ora ho saputo dal suo avvocato che il ragazzo è irreperibile; io ho paura di come reagirà sentendosi sul banco degli imputati, ma non mi lascio dominare e voglio continuare la mia vita con coraggio".