Il tempo passa anche per Pino Insegno: “Questa terza paternità mi pesa un po’, perché non dormo mai!”
Edicola Maggio 12, 2015
Oltre ad un’intensa attività di doppiaggio, Pino Insegno al momento è impegnato con Domenica In, trasmette in radio, insegna all’Università e segue la sua società di comunicazione. E in più, fa da papà ai suoi tre figli Matteo, Francesco e Alessandro. Dopo il divorzio da Roberta Lanfranchi, mamma dei primi due, nel 2012, l’attore ha sposato la collega Alessia Navarro, mentre Roberta si è risposata con l’autore tv Emanuele Del Greco ed ha avuto un altro figlio, Ettore. Insomma, una famiglia allargata: “In effetti la nostra famiglia funziona anche per questo. Con Roberta divido due figli al 50%, non sono un padre che li vede il sabato ogni tre settimane, ci frequentiamo tutti i giorni“. E come sono i rapporti tra i primi due figli e la sua attuale moglie Alessia? “Delle loro fidanzate, raccontano più a lei che a me! Del resto si sa che i figli parlano volentieri con i genitori degli altri! Anche se devo dire che Matteo è molto diretto e trasparente con me. Ha 17 anni, frequenta il liceo artistico e gioca con gli allievi nazionali della Lazio. Francesco ne ha 11 e mezzo ed è molto più maturo della sua età, è un vero leader e dotato di simpatia. Lo sento simile a me e spero che farà il mio mestiere. Sono tutti e due ragazzi straordinari, in gambissima. Con Alessandro, mi incuriosiva questa paternità a un’età così diversa dalle altre due, invece ho scoperto che è tutto uguale. Sto provando le stesse responsabilità che ho sempre sentito. La notte è più dura perché non sono più un giovincello, mi servirebbe dormire un’oretta in più. Ho sempre teorizzato che dormire fosse una perdita di tempo, ma ora sarebbe bello tornare a casa per appisolarsi un po’! Alessandro dorme pochissimo, anche tre ore a notte. Da qualche giorno sappiamo che Alessia rappresenterà l’Italia in Messico, dove sarà in tournée con lo spettacolo Il ritratto di una donna, in cui interpreta Frida Kahlo e io rimarrò qui con Alessandro. Però mi darà una mano mia suocera, che è giovanissima: ha la mia età! E comunque abbiamo una baby sitter che ci aiuta. Io sarò in scena con il mio amico Roberto Ciufoli al teatro Brancaccio con Ciufolinsegnosciò. Con l’aiuto di orchestra e ballerine facciamo la storia dell’avanspettacolo: ormai siamo gli unici a poterla raccontare perché l’abbiamo vissuta. Siamo gli eredi diretti dei grandi del passato: nel 1980 eravamo al Sistina con Gino Bramieri e prima di formare la Premiata Ditta, abbiamo partecipato al G.B. Show, spettacolo del sabato sera su Raiuno. L’attività che mi rappresenta di più, comunque, è il doppiaggio, perché non ammette scorciatoie. Puoi conoscere chi vuoi, ma se non bravo non c’è spazio. E’ l’unico ambiente in cui c’è una struttura artistica molto alta, non ci sono raccomandati ed è bellissimo”.
Fonte: Nuovo
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