Il Volo: “E adesso voliamo a Sanremo!”
Edicola Febbraio 9, 2015
Cinque anni fa i componenti de Il Volo erano tre ragazzini provenienti da Agrigento, Marsala e Roseto che interpretavano brani lirici e classici italiani in un programma televisivo, Ti lascio una canzone. Adesso, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble hanno nel loro curriculum un tour con Barbra Streisand, duetti con Eros Ramazzotti, Anastacia, Laura Pausini e Placido Domingo e un premio ai Latin Billboard Awards. Da realizzare rimane solo il sogno di conquistare anche la loro Italia, impresa che tenteranno al prossimo Festival di Sanremo con il brano Grande amore: “Ma ci vestiremo da giovani” scherza Gianluca, il più esuberante dei tre. “La verità è che cantiamo brani lirici per un pubblico giovane, cosa che non fa nessuno. Se facessimo pop saremmo come tanti altri, o meglio, sarebbero meglio loro. E’ giusto restare umili, ma ciò che abbiamo realizzato in questi anni è talmente incredibile che ci riempie di gioia e lo vogliamo condividere con il nostro Paese“. Quando si chiede loro com’è stata la loro adolescenza, Piero risponde: “E’ volata, lavorando in un mondo adulto con enormi responsabilità siamo diventati più grandi dell’età che abbiamo. Sentivamo la necessità di tornare da dove eravamo ripartiti“, e Gianluca aggiunge: “Non c’è adolescenza migliore di quella in cui fai quello che ti piace. A 16 anni non ti pesa andare tre volte al mese a Los Angeles o in Australia. Certo, può darti alla testa, ma proveniamo da famiglie semplici, sappiamo chi siamo e non lo dimentichiamo“. “Se non avessimo avuto questo successo, io avrei aiutato mia sorella in pizzeria, Piero il papà a fare il carrozziere e Gianluca, giocherebbe nella Roma!” conclude Ignazio. “Chi dice che non facciamo gli errori tipici dell’adolescenza? Siamo una squadra, ci spalleggiamo: gli amici veri sono quelli che non ti fanno fare una cavolata…Da solo! Chiaro che le ragazze ci piacciono, quindi anche se siamo concentrati sulla musica, qualche “cavolata” la facciamo“. Parlando invece di come gli Italiani accoglieranno il loro pop lirico, i tre ragazzi rispondono: “Puntiamo tutto su questo Sanremo; chi pensa che porteremo qualcosa di classico resterà sorpreso. In giro per il mondo siamo stati accolti con affetto, speriamo che ci ascoltino prima di giudicarci. A Ti lascio una canzone siamo stati colpiti dalle critiche perché eravamo minorenni, ma per un bambino esibirsi sul palco è un gioco, i genitori devono assecondarli senza forzarli.E poi, una volta c’era Canzonissima, adesso senza i talent come si scoprirebbero i nuovi Al Bano e Biagio Antonacci?”. Infine, quando si chiede loro cosa è rimasto di quei tre bambini paffuti e intonati, Ignazio risponde: “Piero ha perso 24 chili, io 30. E’ nato tutto da me: lui ha scoperto suo malgrado di essere intollerante al formaggio, io ho avuto una febbre a Shangai che mi ha fatto perdere 5 chili e mi sono detto: ‘Già che ci sono, perdo anche gli altri!’. Ora mi manca il bacio della buonanotte di mia madre e sentire la sua voce, ma cerco di rifarmi in quei pochi giorni che sono a casa“. E Piero conclude: “Viviamo ancora con le nostre famiglie e non c’è niente di più bello di un abbraccio dopo una lunga assenza. Mio nonno mi disse: ‘Ricordati che potrai dire di essere arrivato solo quando sarai a Sanremo’. Non riesco ad immaginare quello che proverò quando salirò su quel palco!“.
Fonte: Chi
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