Ilaria D'Amico, giornalista e volto del piccolo schermo, si è detta felice della sua vita, ma, più di quello che è stato, di "quello che sarà". Ha esordito così in apertura dell'intervista per il Corriere della Sera.
Quasi cinquantenne, ha ammesso di aver captato una certa festa a sorpresa organizzata dal suo compagno, ormai da dieci anni, Gigi Buffon: "Io faccio finta di non sapere nulla, ma sia io che lui siamo un po’ pasticcioni e ci facciamo beccare".
La loro è una splendida famiglia allargata e si è detta contraria in merito a chi le famiglie allargate non le digerisce:
Non capisco chi non concepisce le famiglie allargate: la vita stessa è una comunità allargata. Rispetto a quelle con un unico nucleo la nostra è una factory: i genitori hanno un ruolo chiaro e c’è rispetto, ma se ami una persona non puoi che amare tutto di lei. Per me questo ha significato accogliere i figli di Gigi sentendoli parte del mio mondo come lui ha fatto con mio figlio, prima che ne avessimo uno nostro. Questo non toglie nulla agli altri genitori, ma una calda accoglienza è la parola chiave per amalgamare una famiglia allargata. Almeno per me.
In totale, con il suo bambino avuto dalla precedente relazione, i due figli del portiere avuti con Alena Seredova, e il loro Leopoldo Mattia contano quattro maschi. Tre sono abbastanza vicini d’età, e questo, a detta di Ilaria, ha aiutato molto nella gestione: "Loro sono felici di stare insieme, fanno comunità."
Innamorarsi del calciatore, nelle vesti di giornalista che si occupa di sport, per Ilaria è stato difficile da digerire. Proprio come i primi sette anni insieme. I giornalisti e i paparazzi ovunque, a detta sua, hanno complicato le cose: i bambini idealizzavano spesso le macchine fotografiche per delle "pistole". Insomma, per la D'Amico che racconta la sua vita privata con poca generosità non è stato facile mantenere il riserbo.
Alla fine, insomma, è arrivata la fatidica proposta di matrimonio da parte di Buffon, stavolta quella "originale":
Ha più impegni di prima. Però devo ammettere che a gennaio ho ricevuto la fatidica proposta. Sono rientrata a casa, a Parma, e ho trovato il caminetto acceso. La musica, le lucine ed è arrivata la sua dichiarazione. Finalmente fatta come si deve, dopo anni in cui me lo chiedeva nei modi meno romantici possibili. Tipo, a cena, di punto in bianco, diceva: “Ma come mai io e te non ci siamo ancora sposati? Lo facciamo?”. Una volta me lo ha chiesto con un messaggio via Whatsapp da Parigi... ma alla nostra età le cose vanno fatte come si deve.
E in merito alla data da stabilire, è ancora tutto in forse a causa degli impegni di lui:
Sì, anche se serve almeno un po’ di tempo per organizzare. Ci eravamo detti di farlo a giugno 2024, con calma, poi è arrivato il nuovo impegno di Gigi con la Nazionale e quindi rischieremmo, con gli Europei, di sposarci in una birreria bavarese... scherziamo e diciamo che siamo come Renzo e Lucia. Vedremo, magari anticiperemo, ma sarà di certo un momento intimo, senza clamore.