Uscirà domani su Netflix lo spin off de La Casa di Carta, ovvero Berlino, la serie televisiva spagnola creata da Alex Pina.
Interpretata da Pedro Alonso, la trama di Berlino si svolge prima degli eventi raccontati nella prima stagione dell’acclamatissima serie in onda dal 2017.
A Roma per presentare la serie Netflix, l’attore è stato intervistato all’ombra del Colosseo da Ilary Blasi, in queste settimane anche lei protagonista sulla piattaforma digitale con il documentario Unica.
Fra una chiacchierata sull’amore, qualche lezione di romanesco e due Spritz, la conduttrice ha cercato di carpire qualche anticipazione in merito agli episodi che vedremo a partire da domani.
Pedro Alfonso ha voluto spiegare cosa c’è di lui in Berlino:
Da qualche anno ho capito che la mia naturalezza come attore non si manifestava nell’ imitare ma dovevo cercare un collegamento con i personaggi che interpreto, non solo con Berlino. Tutto quello che dico con un personaggio come Berlino è dentro di me, ma amplificato.
Ne La Casa di Carta eravamo un gruppo di personaggi e io ero lì, parte del gruppo ma non al centro dell’azione. Quando appariva però il mio personaggio aveva un certo peso. Ora il mio personaggio è al centro dell’azione, ma sono ancora circondato da uno straordinario gruppo di attori. Il fatto è che abbiamo evoluto la serie verso qualcosa che ha più della commedia romantica. Ovviamente una commedia romantica con un personaggio come Berlino che è pericolosissimo.
L’attore spagnolo ha poi raccontato i motivi per cui secondo lui la gente si è appassionata a Berlino:
Dovrei mantenere il segreto, ma credo ci siano tre cose di questo personaggio che hanno toccato il cuore della gente. Una è l’arte di raccontare le storie che ha a che fare con il fermare il tempo. Berlino si permette in un certo senso di rallentare il tempo in una forma molto sorprendente. Non si sa mai cosa farà.
Due, direi il senso dell’umorismo. È un personaggio molto acuto, molto intelligente che legge molto bene le persone che ha di fronte e sa dove sono le contraddizioni. È molto veloce nel trovare una forma umoristica per smontare ciò che ti circonda. Le persone, le situazioni intorno a lui con un punto di vista brillante e divertente. Nella vita siamo tutti più formali. Berlino no. Lui studia la gente e le persone si innervosiscono.
Tre, non ha nessun problema morale. Nella vita noi ci tratteniamo. A Berlino questo non interessa. Scopre quali sono i limiti e li salta tutti.
Berlino si può definire romantico? La sua risposta:
Sì, ma è impresentabile, inaccettabile e indecente. Pericolosamente amorale. Probabilmente mi farei un cocktail con Berlino, ma non due. È uno che vuole vivere ogni momento come se fosse la prima e ultima volta. L’intensità e la connessione con il momento presente del personaggio è meravigliosa ma è impresentabile.