E' stato un giocatore decisamente insolito a L'Isola Dei Famosi 12, il modello israeliano Raz Degan, e non si è smentito neanche dopo la vittoria, a riprova del fatto che lui non abbia assolutamente interpretato un personaggio durante la sua avventura in Honduras, anzi, ha portato nel reality esattamente la persona che lui effettivamente è anche nella sua vita quotidiana.
Il lupo solitario dell'Isola, infatti, dopo essere stato proclamato vincitore indiscusso del programma dal televoto, non si è goduto l'acclamazione come tutti si sarebbero aspettati ma ha preferito rifugiarsi nei camerini, senza prestarsi alle interviste né ai successivi festeggiamenti, ai quali hanno presenziato tutti gli altri ex naufraghi.
Il Corriere.it racconta:
Le telecamere erano ancora calde, la diretta terminata da qualche istante. I naufraghi sul palco e il vincitore, Raz Degan, con ancora addosso i lustrini fatti esplodere al momento del verdetto. Ma non appena gli si sono avvicinati, come da tradizione, agenti, persone varie della produzione, uffici stampa che volevano portarlo a fare qualche fotografia e le diverse interviste, l’attore ha gelato tutti con una frase degna dei migliori colpi di scena: «Io non faccio proprio niente, il mio contratto finisce qui». Che fossero praticamente da sempre «fatti suoi», questo si sapeva. Ma il fatto che il modello, attore e ora documentarista si sia rifiutato di seguire quello che di solito è il placido cerimoniale del post reality ha spiazzato molti, anche a Mediaset.
A tentare di persuadere Raz c'ha provato la sua bionda, Paola Barale, ma a quanto pare senza risultati:
A nulla è valso nemmeno il tentativo di intercedere da parte di Paola Barale. Gli sguardi sognanti e pieni d'affetto che c'erano tra i due sono presto svaniti, di fronte al disappunto di lei, che dopo aver provato a fargli cambiare idea, avrebbe detto rassegnata: «Sono stanca di tentare di farlo ragionare», lasciando poi gli studi di Cologno. Degan sarebbe dunque rimasto solo in camerino, con nessuna intenzione di parlare con la produzione o di ammorbidire la sua posizione. E dopo circa un'ora di barricamento, se ne sarebbe andato. Non ci sono dunque interviste post vittoria, fedele alla linea del silenzio.
A difendere la scelta del vincitore è stato Alberto Dandolo, giornalista di Dagospia, intervenuto con queste parole su Facebook:
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