Isola 16, Alvin si sbilancia sui naufraghi svelando le sue preferenze poi annuncia: “La finale si farà in Honduras!”

Si sta per concludere la sedicesima edizione de L'Isola dei Famosi e con essa anche l'ennesima esperienza di Alvin nei panni di inviato. Intervistato da Fanpage.it il conduttore ha parlato della finale del reality:



Si farà in Honduras abbiamo preparato una cosa pazzesca. Per me poi sarà emozionante, delle mie 4 isole questa è la prima che condurrò da qui.

Alvin ha rivelato qual è la caratteristica che, secondo lui, deve avere l'inviato dell'Isola:



Credo saper navigare il presente. Ogni Isola è stata un'esperienza a sé, quest'anno sono partito con l'idea di affrontare tutto da zero, ed è stata la chiave di lettura giusta. Avevo una sorta di background che mi indicava che direzione imboccare per assecondare gli avvenimenti di ogni puntata. La cosa migliore, quindi, è adagiarsi al flow e indirizzarlo verso l’obiettivo che ti eri prefissato, ma senza forzare troppo la situazione.

Spesso non è facile cercare di mantenere il controllo soprattutto quando i malumori dei naufraghi si fanno sentire:



Cerco di fare del mio meglio. Il mio ruolo impone un certo rigore, poi i naufraghi hanno firmato il contratto di un gioco e sanno di dover seguire delle regole, sanno che hanno scelto di essere lì, cosa che gli ho ricordato sin dall'inizio. Però loro vivono il disagio di dormire male, non avere l’acqua calda per lavarsi, non avere cibo, quindi è chiaro che si arrabbino spesso, abbiano delle scenate d’ira e sono da comprendere non da tarpare le ali.

Questa edizione è stata la più lunga di sempre e gli imprevisti non sono mancati:

Si inizia ad accusare il colpo dopo tre mesi. Quest’anno è molto più difficile perché siamo in una bolla, in un posto che per quanto sia il Caribe non ha niente: spesso ti manca la corrente in casa, l’acqua calda salta, devi ricordati di caricare il telefono perché se lo devi usare e non l’hai caricato non hai neanche il cellulare. Una serie di disagi, nulla perché siamo qui per lavoro, però è comunque un'esperienza pazzesca che ti rivolta come un calzino, sia da naufrago che da operatore.

Anche lui, come i naufraghi, ha passato tre mesi lontano da casa:

Nelle quattro isole, purtroppo, ho perso vari compleanni della mia famiglia, però poi li abbiamo recuperati tutti. Quest’anno ho perso sia quello di mia figlia che di mio figlio, abbiamo un rapporto per cui accusiamo il distacco, ma sappiamo che ci riprenderemo, proviamo a stare in contatto il più possibile nonostante internet che salta ogni due minuti.

E' stata un'Isola 16 caratterizzata da molti infortuni e Alvin ha provato a darsi una spiegazione:

Questa è stata un’Isola dove ci sono stati parecchi infortuni, è vero, ma questa cosa l’ho associata immediatamente alla voglia dei naufraghi di viversi il reality al 100%. Quando abbiamo iniziato ho fatto una chiacchiera un po’ con tutti loro e gli dicevo "l’isola vi regalerà tantissimo, più vivrete intensamente questa esperienza, più sboccerà dentro di voi quando tornerete". E in effetti così hanno fatto.

Durante questa edizione spesso le regole non sono stare rispettate e le punizioni non si sono fatte attendere:

Purtroppo per loro, a prescindere dal caso in questione, vengono puniti davvero. È chiaro che se nella prova in diretta, Carmen Di Pietro piuttosto che Nicolas Vaporidis o Alessandro Iannoni prendevano degli spaghetti in più, li mettevano in bocca o li tenevano in mano qualche secondo per poi mangiarli, io li lasciavo fare. Ma se la cosa diventa più ingente, nel senso che li mettono nelle mutande e li portano in Playa scattano punizioni, così come è accaduto e avete visto nel daytime più di una volta.

Si è molto parlato dei presunti malumori tra Alvin e Ilary Blasi:

Credo che quest’Isola abbia scoperchiato le nostre personalità, abbiamo lavorato insieme in parecchi programmi. A Top of The Pops, che era una trasmissione musicale facevamo dei lanci sulle canzoni del momento, quindi la gente non poteva capire davvero chi fossero i conduttori. In Eurogames già traspariva questo rapporto tra me e lei, il gioco, i doppi sensi, il prendersi in giro, perché è più di vent’anni che facciamo così. Il nostro manager Franchino, che purtroppo non c’è più, quando era in giro con me diceva dai mandiamo un messaggio a Ilary prendiamola un po’ in giro e lo stesso facevano loro con me.

Alvin si è sbilanciato sul percorso di uno dei naufraghi dell'Isola 16:

Non vorrei sbilanciare il mio giudizio, ma credo che la storia di Nicolas sia stata interessante dal punto di vista editoriale. Un attore che viene da un mondo di successo, dal cinema e lo vedi collocato in una situazione diametralmente opposta che è quella dell'Isola dei Famosi. Lui ha avuto una trasformazione incredibile, come se fosse diventato davvero un naufrago, ma senza interpretare un ruolo, sarebbe impossibile farlo continuativamente per tre mesi. Però penso che tutti i naufraghi, a modo loro, siano riusciti ad emergere per le proprie caratteristiche.

Il conduttore si è espresso anche su Carmen Di Pietro e suo figlio Alessandro Iannoni:

Sono innamorato di Carmen, è veramente un personaggio pazzesco, perché riporta tutto ad uno stadio semplice che servirebbe anche a noi dopo questi anni di Covid, di lockdown, di pressioni psicologiche in generale, e lei con una battuta ridimensiona il tutto. Alessandro è un ragazzo giovane, ma molto maturo per l’età che ha, quindi è interessante il contrasto tra mamma Carmen, che l’ha educato per farlo diventare così, ma nonostante tutto riporta tutto alla leggerezza e questa roba qua secondo me è potente.

Sulla decisione del ragazzo di abbandonare il gioco, ha infine detto:

Sono fan delle persone che sanno cosa vogliono dalla vita. Non giudico quello che vuoi, se desideri qualcosa e fai di tutto per ottenerla, hai la mia stima. In questo senso Alessandro è stato un grande, perché ha 22 anni, soprattutto nell’epoca attuale in cui abbiamo mille distrazioni, siamo bombardati dalle informazioni è difficile avere una bussola interna che ti dica cosa devi fare per raggiungere il tuo obiettivo, ancor di più se l’obiettivo è lo studio, l’educazione, la crescita, l’evoluzione. Quindi complimenti ad Ale.