Isola 16: l’opinione di Chia sulla decima puntata

Certo che se già l'Isola 16 non brilla per ascolti (ingiustamente, visto che il potenziale c'è tutto) e loro continuano a variare palinsesto ad minchiam non aiutano di certo, eh. Già dover essere sempre noi a fare un passo indietro rispetto a Supervivientes e mai il contrario mi dà ai nervi a sufficienza, che manca solo di tatuarci "Bienvenido" in fronte e come zerbini degli spagnoli siamo proprio perfetti. Ma tirarci pure la zappa sui piedi da soli mi pare too much, ecco.



Lunedì scorso Ilary Blasi aveva salutato i telespettatori ricordando loro che la decima puntata sarebbe andata in onda il 25 aprile, saltando l'appuntamento del giovedì per il debutto dell'edizione spagnola, e manco 24 ore dopo avevano già cambiato idea. "Ma sì, chissene se ieri avevamo detto una cosa diversa, sticaz*i se finora siamo sempre andati in onda il giovedì. Spostiamoci totally random al venerdì, effetto sorpresa! Altro che Enrico Papi, loro accendono la tv convinti di trovarsi Big Show e... cucù, c'è Alvin!".

Per carità, se confermassero lo spostamento al venerdì e questo servisse ad evitarci quella fastidiosissima differita che ci siamo puppati lo scorso anno (sempre perché per gli spagnoli siamo tipo i figli della serva, loro decidono e noialtri ci attacchiamo al ca**o, in sintesi) ne sarei ben contenta. Però ecco, tra i motivi per cui il telespettatore medio fatica ad affezionarsi a questo reality (oltre all'assenza di live e all'incredibile sproporzione tra dirette e daytime, con più di 7 ore di puntate serali a settimana contro la mezz'oretta totale degli appuntamenti giornalieri messi insieme) ci aggiungerei anche tutti 'sti cambiamenti di palinsesto improvvisi. Che se poco poco uno non bazzica molto il web e di tv ne guarda poca, manco lo sapeva dello spostamento. E quando accenderà la tv lunedì non capirà nemmeno dov'è sparito Gustavo Rodriguez.



A proposito dei Rodriguez, fatemi dire che è un peccato esserceli giocati entrambi nel giro di un paio di puntate. Le percentuali bulgare con cui sono stati eliminati me le aspettavo, visto che il sentiment dei social nei loro confronti era abbastanza chiaro, certo. Però ci siamo persi non solo due dei naufraghi più fumantini di questa edizione, ma anche gli unici che riuscivano a far saltare i nervi a Nicolas Vaporidis, fin troppo pacifico in loro assenza.

Sia chiaro, umanamente apprezzo tantissimo la sua estrema riservatezza e quel pudore dei propri sentimenti che è merce rara, in tv. E che è venuto a galla anche ieri quando, con gli occhioni sberluccicosi, ha parlato per la prima volta della sua fidanzata che finora aveva evitato di menzionare proprio per tutelarla da eventuali attenzioni morbose della gente. In uno showbiz dove - pur di guadagnarsi un'ospitata - la maggior parte sarebbe disposta veramente a tutto, tutta la mia stima a chi preferisce una copertina in meno ma un briciolo di riserbo in più.



Però siamo pur sempre all'Isola, qua, non stiamo mica girando un documentario per Discovery. E lo spirito incredibilmente zen di Vaporidis non collima granché con la nostra sete di trash. Subito pronto a ridimensionare gli scontri a semplici "chiarimenti". Solerte nello specificare che ciò che vediamo nelle clip "sembra un attacco gratuito, estrapolato così, ma mi era stato chiesto chi mi sarebbe mancato meno tra i miei compagni". Così convinto che "in questo reality ognuno è chiamato a cercare di fare qualcosa, non a primeggiare rispetto agli altri". Noooone, Nic! NCS, non ci siamo proprio!

E come se non bastasse lo spirito 'peace and love' di Vaporidis a smorzare il fuego sulla Playa, hanno ben pensato di sciogliere pure le tribù. Mossa che mi spiego poco, soprattutto alla luce del prolungamento di un mese dell'Isola 16. Che abbiano abolito le coppie dopo una manciata di puntate ci stava, alla fine l'elemento novità c'era stato, qualche dinamica l'aveva creata ed eliminare ogni puntata due naufraghi non serviva più. Ma perché estinguere così presto anche le tribù, perché? Dobbiamo campare fino al 27 giugno, se leviamo tutti gli elementi che possono creare attriti la vedo dura a riempire due puntate a settimana, eh.

Se i naufraghi non fossero stati divisi in due fazioni, per esempio, questa settimana non ci saremmo goduti l'ennesimo cocco-gate a suon di "è il nostro territorio!" e "sono i nostri cocchi!". Con quei geni dei Tiburón che ne trovano improvvisamente un mucchietto nascosto e mica se lo domandano, chi ce li aveva messi lì. Se ne sono appropriati direttamente, sfoderando pure del discreto coraggio nel dire ai Cucaracha che non si fidavano molto della loro versione dei fatti. Perché notoriamente i cocchi spuntano dalla sabbia, a gruppi di otto, ben ammucchiati, ceeerto.

Va detto che le due squadre al momento erano un po' sproporzionate, effettivamente, e ad ogni prova di forza i Tiburón riuscivano ad avere facilmente la meglio sui Cucaracha. Ma ho come il sospetto che se li avessimo sottoposti a qualche sfida basata più sulla perspicacia che sui muscoli la situa si sarebbe potuta riequilibrare un pochino, ecco.

Mi pare infatti discretamente oggettivo che i Tiburón non spiccassero per acume, e la querelle che ha visto protagonista Licia Nunez l'ha palesato abbastanza. Che l'attrice durante la puntata di lunedì avesse chiesto nemmeno troppo velatamente ai suoi compagni di lasciarle vincere la prova leader non le fa certo onore, ovvio. Ma avoja a puntarle il dito contro, dopo, se quando vi ha detto di buttarvi nel pozzo voi vi ci siete buttati e pure giulivi, eh. Furba lei e fessi voi, che ve devo dì.

Ma da una come Estefania Bernal che ci vogliamo aspettare, del resto? Dopo vent'anni di reality pensa di venire a rubare a casa dei ladri. E ci fa davvero allocchi se crede che ci facciamo bastare quelle due moine super mosce che si scambiano lei e Roger Balduino per abboccare alla coppietta fake. "Il nostro amore ci porterà in finale", ha esclamato convinta la modella (esplicitando, tra le righe, il reale scopo della loro liaison). Peccato che per ora gli porterà solo Beatriz Marino in Honduras.

Furente ex fidanzata di Roger a parte, comunque, urge qualche new entry che riesca a risvegliare la parte più bellicosa di Vaporidis. Che io gli voglio pure bene, però da quelle parti non abbiamo bisogno di chi fa "un passo indietro", gioia di zia. Necessitiamo chi ne fa due o tre avanti, così de botto proprio.

Tipo Edoardo e Guendalina Tavassi, per esempio. Certo, vedere dei purosangue come loro fare a gara con dei pony come Blind o Roger è un po' uno spreco, ma tocca accontentarsi.

E mentre il modello (che nel dire che Guenda ha una voce fastidiosa ne ha di coraggio, eh, vista udita la sua!) punta sul pietismo lacrimando di nuovo mentre racconta del figlio (che stranamente la puntata scorsa sembrava che nemmeno potesse citare, visto che ha creato tutto quell'hype dicendo "voglio salutare un mio amico!", pena chissà quali pesantissimi risvolti legali, mentre ieri scopriamo che "avevo fatto un patto coi suoi nonni, solo questo!") e il rapper nomina Edoardo ergendosi a buon samaritano che "so che è forte e sensibile, vorrei che ascoltasse più se stesso e il suo cuore!" quando la verità è che lo soffre CLAMOROSAMENTE e non vede l'ora di levarselo dalle scatole, TUTTA LA VITA i Tavassi che rimangono fedeli a se stessi, sempre.

E il passo indietro non lo fanno nemmeno quando i loro rivali diventano leader, pur sapendo di rischiare di finire al televoto. Anzi, rincarano pure la dose sottolineando l'ennesima gara falsata. "Italiani, avete visto e state a capì quando uno ve dice le cazzate, sì?", ha esclamato eroico Edoardo dopo la vittoria fake di Blind. In un'epoca dove regna tanto stucchevole buonismo a favor di telecamera, finalmente qualcuno che se ne sbatte le ba**e dei rapporti di facciata.