Alvin, inviato de L’Isola dei Famosi - per la quarta volta - ha raccontato le sue sensazioni a caldo per SuperGuidaTv alla vigilia della prima puntata del game show.
L’Isola aprirà infatti i battenti nella serata di lunedì 17 aprile e il volto di Mediaset non vede l’ora di godersela tutta, come fosse la prima volta:
Inizialmente è una sorta di déjà vu, dovuto dalla presenza qui negli altri anni, sembra di non aver mai lasciato questo posto. Un po’ come una grande e unica esperienza che ormai dura da più di un anno, perchè quest’anno supererò l’anno di permanenza in Honduras con tutte le edizioni, quindi questa è la prima emozione che ho. Per il resto cerco di affrontarla come se fosse sempre la mia prima volta, perché se no dai per scontato tante cose e non te le godi. Cerco quindi di adottare lo spirito del principiante. Anche perchè la realtà dei fatti dimostra che ogni isola è diversa. Cambia il cast, cambiano le dinamiche.
Alvin ha anticipato che ci saranno tante novità in questa edizione, soprattutto nei giochi:
Come sempre accade, l’isola si rinnova ogni anno, e porta avanti dei grandi classici. C’è una sorta di connubio tra grandi classici e innovazione. Ci saranno situazioni specifiche relative ai giochi che saranno completamente nuove. Meccanismi del reality completamente nuovi. È entusiasmante riuscire a mettere insieme ogni anno anche cose nuove.
E a proposito di chi ha parlato di una lite tra lui e Ilary Blasi, ha fatto sapere con grande ironia:
Come si chiama la ragazza? Ilaria?. Io e Ilary ci conosciamo da oltre 20 anni abbiamo questo rapporto piuttosto singolare, ci siamo sempre presi in giro. Abbiamo avuto lo stesso manager sin da ragazzi, e ci ha sempre spronati a fare quello che poi è venuto fuori all’isola. Quando eravamo in giro, mi diceva sempre ‘dai mandiamo un messaggio a Ilary, la prendiamo un po’ in giro, e faceva la stessa cosa con Ilary. Franchino ha messo le basi che hanno fatto crescere il nostro rapporto. L’isola è un programma che offre lo spazio per far venir fuori queste dinamiche.
Il loro rapporto è infatti così da anni, da quando si sono conosciuti a Top of the Pops:
Noi ci siamo conosciuti sul set di ‘Top of the pops’. Prima di partire per l’isola abbiamo fatto un servizio fotografico per il programma, e un’amica anche lavorava con noi all’epoca mi ha mandato un video di un classifica di ‘Top of the pops’, ed eravamo io insieme ad Ilary. C’era già qualcosa di magico che ci univa. Le ho mostrato la foto. Ci siamo conosciuti così. Da quel momento la nostra amicizia dura da anni. Non siamo mondani, non ci teniamo a fare vedere più di tanto la nostra amicizia, all’isola è uscita in maniera naturale e cerchiamo di cavalcarla divertendoci.
Proprio perché si definisce suo amico, si è detto pronto a spalleggiarla, qualsiasi cosa accada. Visto il chiacchieratissimo divorzio da Francesco Totti, l’ultimo periodo, per lei, non è stato proprio sereno:
Io credo che i periodi burrascosi facciano parte della vita di ognuno di noi. Credo che ognuno abbia il diritto di viversi questi momenti nel modo in cui uno meglio crede. Penso che Ilary sia una persona per come la conosco forte, solida, caratterialmente sa cosa vuole dalla sua vita, e sa esattamente cosa vuole fare. Quindi è giusto che lei viva questo periodo come esattamente crede di viverlo. Io, essendo suo amico, sono vicino a lei in qualsiasi cosa avesse bisogno, io sono lì, ed è a questo che servono gli amici.
Passando agli opinionisti, non ha aspettative su Enrico Papi, non conoscendolo, a differenza del precedente Nicola Savino:
Personalmente non lo conosco, quindi non ti saprei dire. Con Nicola ci conosciamo invece da molti anni, quindi era più semplice ipotizzare un loro posizionamento all’interno delle dinamiche dell’Isola. Lo conosco solo professionalmente, credo che insieme possano costruire una dinamica interessante per me e Ilary e soprattutto per i naufraghi.
Tornando a questa diciassettesima edizione in partenza, invece, si è detto curioso: ogni Isola, per lui è diversa e originale:
Tutte le edizione a loro modo ti lasciano un segno, la mia non è una risposta di circostanza. L’isola ti stravolge come un calzino ogni anno. Ogni isola io la ricordo per qualcosa di diverso. C’è stata l’isola dell’Alvin-Alvin-Alvin, quella del Divino Otelma. Ci sono state le edizioni dell’uragano. Lo scorso anno è stata l’isola con Ilary, con la vittoria di Nicolas che è stata la vittoria di un sopravvissuto, lui ha vissuto l’esperienza da vero naufrago, quello a me ha regalato tanta soddisfazione e gioia.
Ovviamente il tutto deve essere sempre bilanciato con una parte comica perché stiamo facendo intrattenimento non stiamo facendo un documentario, altrimenti il linguaggio sarebbe un altro. Noi dobbiamo fornire la parte seria che racconta la sofferenza dei naufraghi e poi la parte di intrattenimento che richiede un format televisivo come l’isola.
A detta sua, la prima regola per essere un naufrago perfetto è lo spirito di adattamento:
La selezione naturale non è quella dei più forti ma di coloro che si riescono ad adattare. Questa è una metafora che io nella mia vita prendo in considerazione un po’ per tutto, perchè lo spirito di adattamento è quello che serve più di tutto. Vivere per così tanto tempo su una spiaggia, vedere queste stelle che così non hai mai visto nella tua vita, contro le difficoltà di non avere un materasso, l’umidità del mare, quella della sabbia, gli insetti, sapere che non sei li a fare una vacanza, quindi la capacità di adattarsi credo sia la cosa più importante.
Passando al discorso “conduzione” dell’Isola, Alvin ha ammesso che non accetterebbe un’eventuale proposta:
Non sono interessato alla conduzione dell’Isola dei Famosi, nel senso che amo il mio lavoro e che è legato alla conduzione dei game show, quindi i quiz. Questo è un po’ quello che si avvicina a quel mondo. Questo è quello che piace fare a me. La conduzione dell’Isola dei Famosi non rientra nelle mie corde. Poi, è vero che ho fatto mille cose, dai documentari, alle classifiche, alle serie tv, ma semplicemente per il fatto che sono eclittico, però se devo scegliere una direzione, allora ti direi quella dei quiz e dei game show.
La sua massima fonte di ispirazione infatti, sono Gerry Scotti e Carlo Conti:
Allo zio Gerry, ma non voglio rubarlo, ci conosciamo, sono anche andato a fare delle puntate zero in Inghilterra. Lui per me è un po’ il maestro, come lo è Carlo Conti. Vedi sono quella televisione che eredita lo spirito dei Corrado, Mike Bongiorno, Pippo Baudo. Tutta quella tv con la quale sono cresciuto. Mi piace che ci sia questa simpatia, questa naturalezza, questo impatto con il pubblico. Conduttori molto molto seri. Quindi ti direi un programma di Gerry, come “Caduta Libera”, dove anche lì ho un record perchè ho fatto più puntate di tutti.
Ma se avesse potuto fare un salto indietro nel tempo, Alvin, tra i programmi che avrebbe scelto senza dubbio il Festivalbar:
Sfondi una porta aperta, io ho fatto così tanta televisione, partendo da quella per i bambini a quella dei ragazzi ad arrivare con Verissimo che è quella delle famiglie. Ti direi sicuramente “Il pranzo è servito”, “Ok il prezzo è giusto” di Iva Zanicchi, Anche il “Festivalbar”, fatto però negli anni 90′, non fatto oggi, perchè non avrebbe già senso con la società che è cambiata. Oggi l’impatto della musica sul pubblico è completamente diverso rispetto al passato.
Al momento, di Sanremo nemmeno l’ombra. È una meta, a detta sua, e vuole ancora godersi il viaggio:
Sanremo rimane la meta, bisogna concentrarsi però sul viaggio non sulla meta. Bisogna avere l’obiettivo ma bisogna viversi il viaggio. Passerei in Rai se mi proponessero un game show che sia intrattenimento leggero dove ci si diverte e si riesce anche a far passare un messaggio bello di speranza.