Cristina Scuccia è pronta per approdare a L'Isola dei Famosi, il reality condotto da Ilary Blasi che prenderà ufficialmente il via lunedì 17 aprile su Canale 5.
L'ex suor Cristina ha già rilasciato diverse dichiarazioni prima di partire per l'Honduras, ma intervistata da Il Corriere della Sera ha aggiunto dei dettagli, circa la sua partecipazione all'Isola, che hanno destato molta curiosità. Nello specifico la Scuccia ha dichiarato che ha deciso di non indossare il bikini che solitamente utilizzano le naufraghe:
Sarà una versione del costume rivisitata. Il bikini non mi metteva a mio agio: voglio rispettare i miei tempi e anche quelli di chi mi ha conosciuto in un modo diverso. Io ho metabolizzato il mio cambiamento: arriva dopo un percorso di anni. Ma non tutti si sono abituati, potrebbero pensare che sia impazzita. Non volevo urtare le sensibilità. Ho deciso di indossare dei pantaloncini principalmente perché non mi sentivo pronta io.
Poi Cristina ha parlato anche della possibilità di innamorarsi in Honduras e ha affermato che non rientra tra i suoi piani:
Per ora non sto considerando questo aspetto per niente. Per accogliere qualcuno devi essere ben centrato. Poi l’amore è imprevedibile: non sai mai dove si nasconde. Su un’isoletta? Ecco, no. Lì eviterei.
Inoltre l'ex vincitrice di The Voice of Italy ha rivelato che grazie alla vita religiosa che ha condotto in passato, non teme le privazioni:
E infine la futura naufraga, ha confidato al Corriere come vorrebbe che la vedessero gli altri all'interno de reality:Vengo da una vita religiosa, le privazioni non sono un problema. Anzi, le vivo come l’occasione per farmi più forte. Quando facevamo le recitate con i bambini: i genitori erano affannati a riprenderli e non si godevano il momento. A volte, privandoci di qualcosa ne facciamo tesoro. Vivo la privazione così, come un dono, come in fondo erano i voti.
Vorrei che mi si vedesse umana. Come suor Cristina venivo percepita un po' distante: ora vorrei scoprissero una persona. C’è chi mi giudica senza sapere, ma vengo da un percorso di dolore. L’ingresso in istituto religioso era stato naturale, l’uscita, invece, devastante. Non convincerò tutti, ma sarò me stessa. Se tramite la mia storia anche una sola persona troverà il coraggio per cambiare la sua vita, ne sarà valsa la pena.c