Isola 17: l’opinione di Chia sulla quinta puntata

Mica c'aveva tutti i torti Enrico Papi quando ieri sera ha esclamato che "comunque sta diventando la prima edizione dell'Isola in cui non viene eliminato nessuno, ma si autoeliminano tutti. Praticamente c'è la selezione naturale!", eh. Cioè, prima Claudia Motta, poi Marco Predolin, quindi Simone Antolini (con Alessandro Cecchi Paone annesso) e ora pure Fiore Argento. Il tutto mentre Nathaly Caldonazzo, che il pubblico aveva eliminato due puntate fa, con un televoto flash è rientrata in gioco.



In sintesi, se un naufrago vuol tornare a casa non deve puntare a finire in nomination ma in infermeria direttamente.

In realtà penso che quel televoto flash più che premiare la Caldonazzo mirasse ad evitarci il ritorno in Playa di Christopher Leoni e le sue supercazz*le, a ben vedere, ma calcolando che fucina di meraviglioso trash è Nathaly (alla quale magari saranno gli autori a fare domande scomode durante i confessionali, sicuramente. Del resto seminare zizzania fa parte del loro lavoro. Ma lei non mi pare si sia mai tirata indietro nel dare risposte perfide, eh...) il suo come back non potrà che giovare alle dinamiche.



Peccato solo che Cecchi Cafone nel frattempo si sia ritirato, perché era proprio negli scontri con lui che la showgirl dava il suo meglio. L'unica capace di rendere pan per focaccia a tutta quella tracotante boria, sfociata nella scorsa puntata nella sbroccata cringe "o con Simone o niente!". Al secondo round del loro catfight avrei assistito volentieri, mannaggia.

Piuttosto che trovare conferma a certi rumor circolati nelle ultime ore su possibili nuovi ingressi (anche se, essendo già arrivati al giro di boa di questa edizione, mi sembrerebbe strano vedere entrare qualcuno quando poi mancherebbero solo una manciata di puntate alla finale...) meglio che sia tornata in gioco Nathaly, comunque. Che anche alla disperazione più nera di fronte a tutte queste inaspettate defezioni c'è un limite, voglio di'. E a certa gente già troppa visibilità è stata data, di perseverare non troverei il senso. Anche perché di rivederli in tv, onestamente…



Soprattutto perché a quei poracci a Playa Tosta già tocca sopportare Helena Prestes, e non è cosa semplice. Settimana dopo settimana sta uscendo esattamente la stessa Helena che si era vista a Pechino Express: arrogante, scorretta, pericolosissima (cit.) e soprattutto drama queen inside. Una che prima provoca (ci avete fatto caso a come ha istigato Alessandra Drusian, ieri in diretta?) e poi - appena ottiene la reazione veemente a cui puntava sin dall'inizio - fa la vittima di chissà quale "complotto". Una così ingenua e lontana dalle dinamiche dei reality che appena sbarcata sull'Isola ha cercato un'amichetta perché "se diventavamo amiche diventavamo più forti". Che per quel ruolo non abbia puntato una ClaudiaChi o una Pamela Camassa ma direttamente Cristina Scuccia, la più chiacchierata dell'intero cast, è solo un caso ovviamente…

Per sua sfortuna l'hanno già inquadrata tutti, però. Non solo i naufraghi (che a telecamere spente pare tratti in tutt'altro modo, stranamente!) ma anche Alvin (che ieri sera, mentre lei recitava la parte del povero bersaglio del gruppo, triste e affranta dalla situa, le ha giustamente chiesto "non credi che sia un po' il tuo atteggiamento nel rispondere alle Chicas che le accende?") e Vladimir Luxuria, che ieri ha messo in guardia tutti ricordando loro come certi comportamenti nei reality (purtroppo) paghino sempre. "Più Helena si sente isolata più si fortifica. E' una che sta giocando la sua partita, FA l'isolata e questo fa di lei un personaggio molto forte. Attenzione, perché questa potrebbe essere una sua strategia...".

Ma nonostante sia francamente insopportabile non vorrei MAI che venisse eliminata al televoto. Non fino alla semifinale, almeno. Perché una persona così fastidiosa e irritante da far perdere la pazienza anche ai santi è NECESSARIA, là in mezzo. Che a noi di vedere le sfide sui barchini a remi interessa meno di zero, noi bramiamo le polemicozze e il peggio disagio. E lei ce ne regala sempre a frotte.

Qualche altro commento random sulla puntata di ieri:

- se manco l'intervento strong di Asia Argento (che le cose più soft che ha detto ieri al telefono per cercare di convincere la sorella a restare sono state "Non te ne puoi andare, non te lo permetto, né io né papà. Hai scelto tu di fare questo gioco estremo, non puoi mollare per un mignolo di un piede. E' da vigliacchi!") è bastato per far desistere Fiore dall'intento di abbandonare si vede che stava davvero male, porella. E, a differenza di tutti gli altri abbandoni di quest'edizione, il suo m'è spiaciuto parecchio perché era un personaggio così surreale e naif da risultarmi irresistibile. Un vero peccato non averne potuto godere più a lungo.

- del ritiro di Antolini e Cecchi Paone m'è dispiaciuto meno di zero, invece. O meglio, m'è dispiaciuto solo perché due elementi così supponenti come loro erano perfetti per scatenare liti becere. Ma quel coming out sulla paternità di Melissa (che "nella famosa foto che ha reso nota la nostra storia era presente sulla barca, ma ovviamente sotto coperta perché bisognava tutelarla, anche se non pensavamo di essere fotografati". E allora stava sotto coperta per essere 'tutelata' da cosa, di grazia? Dagli schizzi d'acqua?) era clamorosamente telefonato, su.

E fatemi anche aggiungere che quella precisazione di Cecchi Paone sulla "grande capacità accuditiva, paterna e materna insieme, di molte coppie om0sessuali" l'ho trovata paradossalmente molto più discriminante di certe sparate di Pillon. La "capacità accuditiva", come molte altre qualità, o ce l'hai o non ce l'hai, a prescindere da genere, orientamento, età o colore della pelle. E generalizzare in modo così inopportuno non mi pare serva a perorare alcuna causa, vi dirò.

- che siano benedette Stefania&Stefania per aver FINALMENTE sbloccato il lato villain di Marco Mazzoli e Paolo Noise. Che io non stavo aspettando altro. Mattatori indiscussi delle prime puntate grazie al loro noto sarcasmo (che ha portato Ilary Blasi a interpellarli spesso e volentieri, rendendoli così automaticamente invisi a gran parte degli altri naufraghi che, anche se molti non lo danno a vedere, non vedono palesemente l’ora di botolarli quanto prima…), ad una certa tutta quella nostalgia delle mogli stava ahinoi prendendo il sopravvento. Ma gli è bastato riabbracciarle per fargli ritrovare il focus e la giusta 'cattiveria' da reality, quella che "è un gioco. Forse non avete capito, ma li faremo fuori tutti!". Ora sì che ci sarà da divertirsi...

- ma sbaglio o durante la prova leader, mentre la Camassa sembrava dover mantenere l'equilibrio su un tacco 15 con plateau, Andrea Lo Cicero tutt'al più stava sul tacco 3 che usano le sciure milanesi quando vanno a Messa? No, perché la storia ci insegna che all'Isola qualche prova non esattamente equa ogni tanto ci scappa. Citofonare a Fariba Tehrani ricordandole i sacchi di riso "proporzionati al peso del naufrago" per conferma...

- io ancora ferma a Ilary Blasi che interrompe Alvin per dirgli che "nella vita ogni tanto si è statue e ogni tanto si è piccioni. Io me sento piccione adesso!". Penso che potrei guardarli stuzzicarsi dalle 21.40 all'una di notte ininterrottamente, 'sti siparietti totally no sense sono VITA.

- capisco che vedere i naufraghi urlare dal terrore appaghi il sadismo del telespettatore medio (e io quando Noise gridava appresso a Helena che aveva la mano nella teca con le innocue blatte e le gelatine ho sputato un polmone, momento più surreale della serata a mani basse!) però nella rosa dei tre naufraghi scelti non si sa con quale criterio dallo Spirito dell'Isola per fare la prova di coraggio era proprio necessario inserire anche Corinne Clery? Boh, non so, io certe fobie della gente non le prenderei proprio così alla leggera, specie se si tratta di persone di una certa età, ecco...

E ora andrei ad accertarmi delle condizioni di quei due sull'Isola di Sant'Elena, che manco messi insieme ne fanno uno sano. Che tra Christopher che va a sotterrare le scatolette di cibo a favor di telecamera e Gian Maria Sainato che aspetta i cameramen per "fare lo show" (cit.) scomodando il cliché del bullismo già ampiamente - e impropriamente - sfruttato nei reality, io di questa combo di linci avrei quasi paura.