‘Isola 14’, le prime parole di Marco Maddaloni dopo la vittoria!
Martina Aprile 2, 2019
Si è conclusa con la vittoria di Marco Maddaloni la quattordicesima edizione de L’Isola dei Famosi. Il judoka partenopeo ha infatti battuto al televoto finale l’ex gattamorta Marina La Rosa, salendo sul gradino più altro del podio, lui che si podi se ne intende eccome.
Vincente sia sopra che lontano dal tatami, Marco ha dimostrato di sapersela cavare bene non solo nel judo ma anche nei reality show. Dopo aver vinto in coppia con Massimiliano Rosolino la seconda edizione di Pechino Express, il campione ha bissato portando a casa anche il trionfo all’isola, e al Corriere.it – ancora frastornato dalla vittoria – ha raccontato quanto la sua natura di sportivo e l’uso saggio che ha fatto di tattica e strategia l’abbiano aiutato in questa esperienza:
Anche i valori senza strategia e tattica non vanno da nessuna parte. Erano più di venti naufraghi, uno più furbo dell’altro, uno più intelligente dell’altro. E quindi per farti conoscere e durare nel tempo servono strategia e tattica: io ne ho usata veramente tanta, ma l’ho usata essendo sempre Marco Maddaloni. [..] Sono per la famiglia, per le regole e per il rispetto. Però la strategia nella vita ci vuole, e poi questo è un gioco.
Nonostante l’utilizzo di un po’ di astuzia, Marco giuria di esser sempre rimasta fedele a se stesso, sia in questa esperienza che in quella vissuta con Pechino Express qualche anno fa, due avventure completamente diverse ma che gli hanno lasciato davvero molto:
Pechino Express è un adventure game in cui tu stai sempre in movimento e non pensi alla vittoria. E poi era un altro Marco Maddaloni, era un giovane in movimento che vinceva le gare. L’Isola è fatta di pazienza, di noia. L’iperattività uccide: stai lì buttato su una spiaggia e pensi e ripensi. Ci è arrivato un Marco Maddaloni diverso, padre di due bambini, di cui una lasciata quando aveva un mese e mezzo, dopo 12 giorni in terapia intensiva. Un mese, poi, non l’ho proprio pensata per non far ingelosire il mio re, che è Giò Giò (il suo primo figlio). Non la conosco proprio, vorrei tornare a viverla. Ma forse proprio questo mi ha dato la forza.
E’ stato il pensiero dei suoi figli e della compagna Romina Giamminelli a dargli sempre la forza di non mollare e non arrendersi anche quando avrebbe voluto abbandonare tutto per riabbracciarli, e proprio la consapevolezza di non voler più vivere un solo giorno lontano dai suoi amori grandi gli ha fatto anche pensare ad una meravigliosa proposta di matrimonio per la sua dolce metà avvenuta ieri sera in diretta davanti agli occhi attoniti dei presenti (QUI il post):
Io glielo avrei chiesto il primo giorno che l’ho conosciuta, solo che io sono un judoka, non sono un calciatore: oggi ho la possibilità di realizzare tutti i miei sogni. Voglio darle quello che merita, un matrimonio come si deve, una cerimonia come si deve. Il 14 luglio noi faremo dieci anni di fidanzamento. Quel giorno non ci saranno santi in paradiso che mi impediranno di sposarmi e se riesco già ho pensato che lo farò nella mia chiesa di Miano, vicino a Scampia. Voglio che il mio quartiere mi veda lì.
Pronto a rimettersi il kimono addosso e a tornare a lottare nonostante i suoi 34 anni e le 5 operazioni subite al crociato, Maddaloni non pare disposto a fermarsi! Anzi sembra che la sua vera avventura sia appena iniziata!
Voi cosa ne pensate della sua vittoria e delle sue parole?
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