J-Ax mette un punto al dissing con Paolo Meneguzzi: “Il pop che deve parlare di ideali è una stron*ata, io rivendico il diritto di…”

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J-Ax ha deciso di mettere un punto definitivo al dissing con Paolo Meneguzzi.



Da giorni infatti non si fa altro che parlare di questa diatriba social tra i due colleghi che, tra un'intervista e un'altra, se ne sono dette di ogni.

Ieri, J-Ax però ha voluto condividere un lungo video sfogo su Instagram che è così iniziato:



Allora stasera si suona nuovamente dopo questa settimana surreale. Vorrei prima di tutto chiedervi di smetterla di andare sotto i post di Meneguzzi per insultarlo perché adesso la "rissa" è finita e mi so anche difendere da solo. Inoltre, a tuo modo, Pablo hai dimostrato di avere una minima autoironia e poi, sinceramente a me la storia del "piccolo Pablo che va a letto con il disco degli Articolo 31" mi ha fatto tenerezza. E quindi mi sono trasformato in Alessandro.

Poi rivolgendosi direttamente al suo collega ha proseguito:



Devi capire, Pablo che io come Bruce Banner, quando mi inca**o mi esce il mostro. Che non è un mostro ma è il me stesso ventenne che è idealista sì, ma anche stron*o ed egoriferito. Ed è lui che mi ha protetto in questi 30 anni di music business. Quindi caro Pablo, lasciando da parte le ca**ate nostalgiche, tipo: "Ti ricordi i tempi delle Converse?" che sembrano robe pescate nei gruppi Facebook, tipo "Noi nati negli anni..". O quando dici: "Tanta gente era d'accordo con me", adesso che ti ho dimostrato che tanta altra gente era d'accordo anche con me, forse è il caso che insieme analizziamo un po' la cosa.

J-Ax ha allora spiegato:

Primo: se io non avessi rilanciato con una storia le tue critiche nell'intervista, si sarebbero perse. Non sarebbero certo diventate virali. L'ho fatto perché sapevo quello che sarebbe successo. E non l'ho fatto tanto per stuzzicare te, il Meneguzzi in sé, ma per stuzzicare l'insieme di persone di cui sei diventato in quel momento, più o meno consapevolmente, portavoce. Tutta quella sfera di "scontriti" della musica che a me ha rotto il ca**o ma non recentemente, ma dal 96'. Vedi, le critiche che ci venivano mosse ai tempi per Tranqi Funky erano molto simili a quelle che arrivano oggi per Disco Paradise, o due estati fa per Salsa, o tre estati fa per Ostia Lido, o quattro per Senza Pagare. Poi ancora cinque Vorrei ma non Posto, sei per Maria Salvador e così indietro fino a Ohi Maria del 93'.

Il rapper, proseguendo il suo lungo sfogo ha poi  raccontato di com'è nata la collaborazione con Fedez e Annalisa per la canzone Disco Paradise:

Il problema è che io perdo la brocca quando sento parlare di: "canzoni create a tavolino". Ragazzi, se esistesse un tavolino, una formula, nessuno con i soldi o i mezzi per pagarsi queste fantomatiche "spinte", flopperebbe mai. Invece, capita anche ai Big di non beccare la Hit. Quest'estate è capitato a molti, anche a me è successo svariate volte. Per esempio nell'estate di Una voglia assurda. Quello che odio è che certa gente pensa che certe canzoni si facciano solo con in mente i soldi. Disco Paradise, quando me l'hanno proposta mi è piaciuta proprio a livello viscerale. L'idea musicale del maestro Simonetta, che è un artigiano della musica mica un'intelligenza artificiale, era citare Girls Just Wanna Have Fun, di Cyndi Lauper che è uno dei miei pezzi preferiti. Anche se al livello di testo non è che sia Revelation Song di Bob Marley, altro mio pezzo preferito.

Ed ecco cosa ha pensato J-Ax quando gliel'hanno proposta:

Ho pensato: che bomba! Se poi dovevo lavorare con Jad e Fedez che sono miei amici di vita vera, quelli con cui si sca**a e si fa pace, e contemporaneamente gli artisti con cui ho firmato grandi successi. Poi anche con Annalisa, con cui ho già fatto un pezzo nel 2019. Perché Perché sono suo fan dalla prima volta che l'ho sentita cantare. Ho detto: "Dai, ragazzi andiamo in studio e divertiamoci!". Ed è qui il punto.

Per me sta cosa del Pop che deve sperimentare, parlare di ideali, è una stron**ta. Sì lo può anche fare, ma io rivendico il diritto di scrivere anche per puro divertimento fine a sé stesso. Non avere pretese di nessun tipo, raccontare anche solo la gioia di vivere e di essere al mondo. E questo, Disco Paradise, lo fa benissimo. Sta cosa che è successa mi ricorda un po' la polemica contro i film Marvel che ha alzato sù Martin Scorsese quando aveva detto che non sono vero cinema. Io mi sono divertito a guardare i film Marvel e a volte ho anche pianto. Quindi se una cosa non ti piace, non la guardi, non l'ascolti. Puoi dire che ti fa ca**re ai tuoi amici, in un post. Ma se sei uno che lavora nello stesso campo e lo fai, fidati, che 9 su 10 è perché stai rosicando.

Poi ancora:

Questo discorso non vale per i rapper perché lì ci sono altre regole che non sto qui a spiegare nel 2023. Poi un'altra cosa: ho visto tutti esaltati dalla stron**ta di dissing che ho fatto in 3 ore e tanti a dire:"è così che ti vogliamo, ecco". Bhè, io vi dico. Di pezzi così ci sono in tutti i dischi che ho pubblicato, anche nei recenti e i veri fan lo sanno. Ma tutti gli altri giudicano solo i singoli perché ormai la gente ha la capacità di concentrazione di un criceto. E sono loro per me la vera massa idiota, quelli per cui se i singoli vanno bene, sono scritti a tavolino. Altrimenti sono dei flop e ti danno del fallito.

Infine J-Ax si è riferito nuovamente a Meneguzzi dicendo:

E tu, Pablo, lo sai molto bene. Perché quando c'eri tu con VeroFalso, al posto di Disco Paradise, te ne hanno dette di tutti i colori. Sei stato sfottuto dai giornalisti musicali che praticamente erano i boomer di Facebook di quei tempi e mille canzoni rapper. Però mai nelle mie. Vedi, Pablo, oggi che sono rientrato in me stesso mi piace pensare che abbiamo "trollato" entrambe le parti di questa massa social che è governata non certo dalle canzoni o canzonette, ma dagli algoritmi. E magari da questa stron**ta ne viene fuori qualche altro punto interessante. Buona estate caro.

Ecco di seguito il video sfogo di J-Ax: