J Ax rivela un’altra delle ragioni della sua rottura con Fedez

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J-Ax è uno dei cantanti dello scenario musicale italiano più apprezzati e seguiti, non solo per le sue canzoni ma anche per il carisma e il carattere che lo hanno sempre contraddistinto.



Il rapper non ha mai fatto mistero del suo passato burrascoso e degli alti e bassi della sua carriera artistica, ed è di questo e di molto altro che ha parlato nel podcast di Luca Casadei One More Time, partendo proprio dal disco Di sana pianta che inizialmente non venne apprezzato:

Di sana pianta, un disco ad alto budget in cui credevano tutti, giornalisti, casa discografica, produttori. Una previsione di vendita di trecentomila copie, vende trentamila copie. La discografica mi disse: "Non vogliamo più sentir parlare di te". Mi mandano a fare i concerti nelle sagre di paese. Come ho vissuto quel momento? Iniziai a drogarmi come un pazzo, stetti malissimo. Mi drogavo per non pensarci troppo, cominci a dire: "Ho fatto un disco così bello, così scomodo, che il sistema non mi capisce e mi boicotta", le solite stron*ate che i falliti dicono di loro stessi per potersi guardare allo specchio.



J-Ax è poi tornato a parlare della collaborazione con Fedez, che non si è interrotta nei migliori dei modi:

Con Fedez avevo innanzitutto un’affinità artistica. Io sono un artista, quindi la prima cosa che devi fare è toccarmi l'ego in qualche modo. Fedez mi ha detto e me l'ha provato di essere un grande fan dell'album "Domani smetto". Poi ci ha unito l’amore per il punk rock. Fedez mi sembrava e lo è, uno che voleva spaccare il sistema da dentro. Lui mi fece notare che dalla scrittura della canzone al video, facevamo tutto noi. Mi disse: "Finanziamoci da soli le nostre idee". E visto che ci pensavo da tempo, l'ho fatto. Ho provato a fare l’imprenditore con lui, però mi fa ca*are".



E ancora:

Pensavo di farcela, ma il pensiero di dovermi alzare e andare a fare la riunione per discutere un contratto che non è nemmeno mio, mi toglieva la serenità. Anche avere dipendenti. E se poi fallisco? Avevo paura per loro, non smetterò mai di vedere il mondo della musica e dello spettacolo, come un posto in cui da domani per qualsiasi stron*ata può finire tutto. Io voglio serenità, sono un paranoico che soffre d’ansia, la sera pensavo: "Quanti dipendenti ho?", invece Fedez diceva che a lui piaceva avere dei dipendenti. Ogni volta che assumevamo uno, mi dicevo: "Questo ha un'altra famiglia che si basa sul fatto che io e Fede andiamo bene o no". Questo è un limite mio e mi sono tolto…anche per altre ragioni, ma una era questa.

Nel corso dell'intervista  J-Ax  ha spiegato anche perchè all'epoca ha deciso di mettere fine agli Articolo 31 e di separarsi  Dj Jad:

Avevamo bisogno di prendere strade diverse, ma da lì in poi la scena rap ha iniziato a darmi del venduto. Tutti i rapper di quella generazione lì sono falliti. Riuscire a fare delle hit uscendo dal mio genere mi ha salvato la carriera".

Infine, ha rivelato perchè accettò di fare il giudice a The Voice, anche se poi decise di andarsene in quanto non era d'accordo con le scelte della produzione:

Accettai perché mia moglie guardava la versione americana e mi piaceva. Il mio manager sparò una cifra alta pensando che rifiutassero, e invece accettarono. È stata una grande esperienza. Poi non fui d'accordo con delle scelte della produzione e me ne andai sbattendo la porta, ma col senno di poi li devo ringraziare perché fu indubbiamente una svolta nella mia carriera. Imparai che potevo commuovermi davanti a tutti e non avrebbero riso di me. Non c'è più il personaggio J-Ax. Sono sicuro della mia sessualità e anche se mi commuovo in tv, non me ne frega un caz**.