"Stare male, provare un dolore così forte da pensare che non passerà mai. E poi, invece, trovare la forza per reagire, andare avanti e ricominciare a lottare per la propria felicità. Di momenti così ne ho passati tanti: io la sofferenza la conosco bene. Ma oggi, finalmente, posso dire di essere serena e appagata sotto tutti i punti di vista. Ho una figlia che adoro, una bella casa e un lavoro che è tornato a darmi grandi soddisfazioni. Dopo aver versato tante lacrime, adesso la vita mi sorride". Esordisce così Karina Cascella, storica opinionista di Uomini e Donne, che ha recentemente aperto un negozio di abbigliamento tutto suo. "Però lo dico subito: non ho intenzione di lasciare la tv! Quando mi chiamano per partecipare a Uomini e Donne sono molto felice e, se arrivassero altre proposte interessanti per il piccolo schermo, accetterei. Però il mondo dello spettacolo non offre sicurezze, non dà garanzie per il futuro e io sentivo il bisogno di trovare un lavoro 'vero', un'attività in cui potessi investire il mio tempo e le mie energie. E poiché sono sempre stata appassionata di moda, ho scelto di aprire un negozio di abbigliamento. Tuttavia, non è il negozio la mia più grande soddisfazione del momento, che è vedere il sorriso sul volto di mia figlia e rendermi conto che sta crescendo serena, anche se io e il suo papà, l'ex tronista Salvatore Angelucci, ci siamo lasciati e lei ora ha una famiglia 'allargata'. Salvatore, infatti, ha da tempo un'altra compagna. E io, oggi, ho un bellissimo rapporto con entrambi e a volte mi sembra incredibile. Perché non è stato sempre così; la mia separazione da lui è stata durissima, lui mi ha spezzato il cuore". Quando le si chiede perché è finita questa storia, Karina racconta: "Per un motivo molto semplice: un giorno è venuto da me e mi ha detto 'Karina, mi dispiace, io non ti amo più'. Le parole peggiori da sentirsi dire per una donna che, invece, è ancora follemente innamorata del proprio uomo. In realtà, dopo la nascita di Ginevra, avevamo già avuto una crisi, ma l'avevamo superata, o almeno credevo. E invece, di punto in bianco, lui mi ha lasciato e mi ha fatto subito capire che non c'era più nulla da fare. Mi è crollato il mondo addosso. E quello che mi è successo dopo è stato ancora peggio. Io ho sempre voluto che Ginevra mantenesse un rapporto costante col suo papà e quindi Salvatore ha continuato a venire a casa nostra. Per me, ogni volta, le sue visite erano un colpo al cuore: avere davanti l'uomo che ami e sapere che non è più 'tuo', che non lo sarà mai più, è una tortura, uno strazio. Ho sofferto tanto, è stato un periodo terribile. E' durato un anno, poi un giorno mi sono detta: 'Karina, devi farti forza, reagire. In fondo, nella tua vita, hai superato cose peggiori della perdita di un fidanzato'". Quando le si chiede a cosa si riferisce, lei racconta: "Innanzitutto, il difficile rapporto con mio padre, che ogni tanto beveva qualche bicchiere di troppo e a volte perdeva il controllo. A farne le spese eravamo io, mia madre e mia sorella. Infatti, a 15 anni, sono andata via di casa per vivere con il mio fidanzato di allora. Mi sono riavvicinata a mio padre solo quando si è ammalato di tumore, 13 anni fa, prima che morisse. Il più grande dolore della mia vita, però, è stato un altro: la scomparsa di mia madre, a cui ero legatissima. E' successo all'improvviso, ha avuto un ictus, io ero lontana e non sono riuscita nemmeno a salutarla per l'ultima volta. Mi sono resa conto che se sono 'sopravvissuta' a tutto questo, sarei potuta 'sopravvivere' anche alla fine della storia con Salvatore". Quando le si chiede se ora anche lei ha un nuovo amore, Karina dichiara: "No, dopo Salvatore ho avuto qualche avventura e anche un legame importante, ma ora sono sola, anche se mi hanno 'attribuito' diversi fidanzati. Il dj Ilario Alicante è un mio caro amico, non è mai successo nulla. Certo, ci vediamo spesso, è una persona meravigliosa e ogni tanto mi è capitato di farci un 'pensierino'. Ma ho subito cambiato idea, perché lui vive a Berlino ed è sempre in giro per lavoro. Avere una storia sarebbe troppo complicato e io di storie complicate ne ho avute già abbastanza. E poi, non ho fretta di innamorarmi". Infine, parlando del suo negozio, racconta: "L'ho aperto da un paio di mesi e posso dire che gli affari stanno andando bene. Meno male, perché ho investito tutti i miei risparmi, guadagnati grazie a serate ed eventi. Da sola non ce l'avrei mai fatta. Ho coinvolto nel progetto due cari amici, ora anche miei soci, che si chiamano Dorian e Ketty, da cui il nome del negozio, DKK, come le nostre iniziali. Io servo i clienti, parlo con i fornitori, scelgo la merce, controllo la contabilità e ho pure disegnato delle linee di magliette che vendiamo. Vengo qui tutte le mattine alle 10, dopo aver accompagnato Ginevra a scuola e rimango fino alle 15, quando vado a prenderla. Il pomeriggio lo passo con lei, perché non ho una tata fissa. Insomma, ho una vita intensa e finalmente, piena di cose belle. Dopo tanto dolore, credo di meritarmelo".